Politica
Elezioni e Referendum 2020: tutte le informazioni utili al voto

Pubblicate tutte le info utili per gli elettori chiamati alle urne il prossimo 20 e 21 settembre
Ritorno alle urne per gli italiani domenica 20 e lunedì 21 settembre. Si vota – dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì – per il referendum costituzionale confermativo relativo alla riduzione del numero dei parlamentari, per le Elezioni suppletive del Senato, per le regionali e le comunali. Per le sole comunali, in Sicilia si vota il 4 e 5 ottobre e in Sardegna il 25 e 26 ottobre. Secondo l’ultima rilevazione semestrale pubblicata online dal Viminale sulla piattaforma Eligendo, sono 51.559.898 gli elettori per il referendum costituzionale e 18.590.081 quelli per le Elezioni regionali, che interessano sei regioni a statuto ordinario (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) e una a statuto speciale (Valle d’Aosta). Per le Elezioni suppletive del Senato, gli aventi diritto al voto sono 467.122 per la Sardegna (Collegio plurinominale 01 – Collegio uninominale 03 Sassari) e 352.696 per il Veneto (Collegio plurinominale 02 – Collegio uninominale 09 Villafranca di Verona). Le amministrative, che interessano in tutto 962 comuni – tra cui Agrigento, Arezzo, Bolzano, Crotone, Mantova, Reggio Calabria, Trento e Venezia -, coinvolgono 5.725.734 elettori. Gli eventuali ballottaggi sono fissati per il 4 e 5 ottobre (18-19 ottobre in Sicilia e 8-9 novembre in Sardegna).
TESSERA ELETTORALE. Chi ha necessità di rinnovare la tessera elettorale può farlo presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. E’ opportuno – raccomanda il ministero dell’Interno – che gli elettori interessati si rechino per tempo presso tale ufficio al fine di evitare una concentrazione delle domande nei giorni immediatamente antecedenti e in quelli della votazione: l’ufficio elettorale resterà comunque aperto dalle 9 alle 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nei giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle 7 alle 23 di domenica 20 settembre e dalle 7 alle 15 di lunedì 21 settembre.
DOCUMENTI DI IDENTITÀ. I documenti di identità da presentare al momento del voto sono: 1) carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, rilasciato da una pubblica amministrazione, anche se scaduto; 2) tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purchè munita di foto e convalidata da un Comando militare; 3) tessera di riconoscimento rilasciata da un Ordine professionale, purchè munita di fotografia. Chi non ha ancora ricevuto dal Comune la carta d’identità elettronica (CIE) richiesta, in mancanza di altro documento d’identificazione, può votare con la ricevuta della richiesta perchè quest’ultima contiene la foto e i dati anagrafici del richiedente e il numero della CIE cui si riferisce. NIENTE CELLULARE. Il cellulare deve essere consegnato ai componenti del seggio prima di entrare nella cabina elettorale. Sono previste sanzioni per chi non si attiene a tale disposizione. SOSTITUZIONE SCHEDE. Secondo la più recente giurisprudenza, l’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.

Politica
Alunni al freddo e al gelo in altre due scuole, coro di proteste dei genitori

E’ un coro di proteste. Non solo la Bonito-Cosenza è rimasta senza riscaldamenti. A patire le pene del rigido inverno di questi giorni anche gli alunni più piccoli delle elementari. E’ il caso della scuola San Marco Evangelista nel quartiere San Marco e la Basilio Cecchi al centro cittadino.
Le proteste dei genitori si sono trasformate in segnalazioni giunte a StabiaNews.it. Il problema è sempre lo stesso: la mancata fornitura di gasolio da parte del Comune di Castellammare di Stabia.
Molti istituti stanno cercando di ovviare facendo entrare gli alunni alle 10 del mattino, quando le temperature sono leggermente in risalita. Ma è chiaro che è una situazione temporanea. I ritardi del Comune ormai sono sotto gli occhi di tutti. Una macchina amministrativa che fa acqua da tutte le parti, sia con la gestione politica che commissariale. Insomma, cambiare tutto per non cambiare niente.
Politica
“Portatevi il plaid”, alunni della Bonito-Cosenza al freddo da dieci giorni

“Portatevi il plaid da casa”. I professori sono costretti a suggerire metodi rudimentali per combattere il freddo. Nella settimana più fredda dell’anno, con temperature al minimo storico, gli alunni della scuola Bonito-Cosenza restano al freddo e al gelo. Da dieci giorni l’impianto di riscaldamento è fuori uso, a causa della mancata fornitura del gasolio. Dovrebbe provvedere il Comune di Castellammare di Stabia, in particolare il settore Lavori pubblici. Ma la fornitura tarda ad arrivare. Non è chiaro ancora il motivo di tale ritardo. Fatto sta che la caldaia ha smesso di funzionare e non si contano le proteste dei genitori.
Pariamo di una delle scuole più grandi di Castellammare. Quasi mille alunni, provenienti in parte dalla periferia e in parte dal centro cittadini. I professori riescono a fatica a tenere a bada i ragazzi, molti tentati dal disertare la scuola. Il Comune in tutto questo non è ancora pervenuto. Eppure è retto da una triade commissariale inviata dal ministero dell’Interno.
Ultime Notizie
Crac Terme di Stabia, chiesto il processo per Bobbio e i suoi ex manager

Crac Terme di Stabia, la Procura invoca il processo per l’ex sindaco di Castellammare Luigi Bobbio e altri dieci tra manager e revisori dei conti della società partecipata del Comune stabiese fallita nel 2015. Il gup del Tribunale di Torre Annunziata, Antonio Fiorentino, ha fissato per il mese di marzo l’udienza preliminare, su richiesta del pm Marianna Ricci.
L’ex sindaco Luigi Bobbio è oggi giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Nocera Inferiore e sarebbe tra i nomi che circolano per la candida a sindaco. Oltre a dover superare un altro scoglio giudiziario come quello della bancarotta Terme, dovrà risarcire il comune per poco meno di 170mila euro per effetto di una sentenza della corte dei conti.
Daniele Di Martino
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