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Cronaca

Dietrofront di De Luca, niente lockdown ma “Napoli zona rossa”. IL PUNTO

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DE LUCA

Per ora niente lockdown in Campania: a far cambiare idea al governatore Vincenzo De Luca è stata la conferenza Stato-Regioni, da cui “è  emersa l’indicazione del Governo di non assumere drastiche misure restrittive a livello nazionale.

In queste condizioni diventa improponibile realizzare misure limitate a una sola regione, al di fuori quindi di una decisione nazionale, che comporterebbe anche incontrollabili spostamenti al di fuori dei confini regionali”. Altro elemento e’ l’assenza al momento di un piano socioeconomico di ristori, che De Luca ha sempre detto di considerare essenziale prima di varare drastiche chiusure.

“In questa situazione – prosegue la nota – l’unica decisione realistica e immediata e’ quella di affrontare i due o tre fronti di maggiore diffusione del contagio”. L’Unita’ di crisi rende noto che “il Governo ha sottoposto ai Presidenti delle Regioni la proposta di chiusura dei locali (bar e ristoranti) alle ore 18 e la decisione di portare al 75% la didattica a distanza nelle scuole”.
Nel corso della riunione, il Presidente De Luca ha ritenuto “indispensabile per la situazione epidemiologica attuale portare al 100% la didattica a distanza e, in relazione agli orari di apertura dei locali, ha ritenuto improponibile la chiusura alle ore 18, riconfermando quindi la volonta’ di mantenere gli orari gia’ previsti dall’ordinanza regionale, con chiusura alle 23. In assenza di una misura restrittiva generale non ha senso adottare norme che mettono in ginocchio intere categorie”.

Per De Luca “l’obiettivo realistico da perseguire, in questa situazione, e’ duplice: bloccare la movida come luogo principale di diffusione del contagio e adottare la didattica a distanza nelle scuole vista la crescita dell’epidemia”. Per quanto riguarda la scuola, il ‘governatore’ ha chiesto “di inserire nel dpcm misure straordinarie per la concessione di congedi parentali riservati ai genitori di alunni della scuola primaria e bonus per l’acquisto di computer”. In relazione alla categorie produttive, De Luca ha chiesto “una moratoria di tre mesi per i pagamenti ai fornitori e per i prestiti bancari”.

Inoltre, per l’edilizia, “il rilascio di permessi a costruire per via informatica e l’approvazione di una misura immediata che consenta la stipula di contratti con le strutture private accreditate per l’incremento di posti letto”. La “premessa” di tutte queste indicazioni, si spiega nella nota, “e’ l’approvazione di un piano socio-economico immediato sul modello di quello approvato nei mesi scorsi dalla Campania a sostegno di famiglie, imprese e pensionati”.

In sede di Conferenza Stato-Regioni De Luca ha quindi chiesto di inserire nel Dpcm misure straordinarie per la concessione di congedi parentali riservati ai genitori di alunni della scuola primaria e bonus per l’acquisto di computer. In relazione alla categorie produttive, De Luca ha chiesto una moratoria di tre mesi per i pagamenti ai fornitori e per i prestiti bancari. Inoltre per l’edilizia il rilascio di permessi a costruire per via informatica e l’approvazione di una misura immediata che consenta la stipula di contratti con le strutture private accreditate per l’incremento di posti letto.

“Premessa di tutte le indicazioni emerse e’ l’approvazione di un piano socio economico immediato sul modello di quello approvato nei mesi scorsi dalla Campania a sostegno di famiglie, imprese e pensionati”, si ricorda dalla Regione.

Tutta l’area metropolitana di Napoli “dovrebbe essere zona rossa”. E’ quanto ha paventato, secondo quanto si apprende, il presidente della Campania Vincenzo De Luca nel corso della riunione tra governo e regioni.
“I disordini di Napoli sono inaccettabili. E anche solo l’ombra della criminalità e della destra fascista dietro gli scontri deve spingerci a condannare e reprimere queste azioni, ovunque accadano, con tutte le forze. Ma per togliere ogni alibi e prima di ogni stretta sul terreno delle libertà personali, lockdown compreso, c’è bisogno che lo Stato stabilisca le condizioni di un patto: prima un reddito universale di emergenza per le persone e aiuti selettivi alle imprese e ai settori sottoposti alle chiusure, poi le chiusure.

O, se preferite, le due cose contemporaneamente. Crisi sanitaria, crisi sociale e crisi democratica si intrecciano in un groviglio drammatico. L’abbiamo imparato nella prima ondata. Non vederlo nella seconda sarebbe una grave responsabilità”. Così su Facebook il senatore di Leu Francesco Laforgia.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca condivide in Fb quello che chiama “aggiornamento sul Covid-19”. “Diversamente da quanto sostenuto da Massimo Gramellini, si conferma che la Campania ha posti letto sufficienti (posti letto di degenza Covid attivati fino alla giornata di ieri: 1.500 – posti letto di degenza Covid occupati: 1.118), soprattutto per le terapie intensive (posti letto di terapia intensiva Covid attivati fino alla giornata di ieri: 227 – Posti letto di terapia intensiva Covid occupati: 105) per far fronte all’attuale emergenza”, scrive, riproponendo le cifre contenute nel bollettino quotidiano diffuso dall’Unita’ di crisi regionale.

“Per il resto si conferma, da parte degli epidemiologi, che e’ in crescita la gravita’ delle condizioni dei pazienti Covid. Ho mostrato la Tac di un paziente, semplicemente per rendere chiaro a tutti la serieta’ del problema che abbiamo di fronte – ricorda – la proposta di misure restrittive che avanzo e’ legata alla valutazione dell’Unita’ di crisi e ha l’obiettivo di frenare l’espansione dell’epidemia a tutela dei nostri concittadini. Ogni altra interpretazione e’ francamente gratuita”.

Il 60% dei contagiati e’ nell’area metropolitana di Napoli. Abbiamo vietato la mobilita’ tra le province ma dovremmo fare zona rossa tutta l’area metropolitana di Napoli”. Cosi’, a quanto si apprende, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca durante l’incontro tra i ministri Boccia e Speranza e gli enti locali. De Luca ha parlato anche di “un progressivo aggravamento della situazione, con molti asintomatici” chiedendo un “maggiore coinvolgimento dei medici di base, anche per evitare i ricoveri”.

Didattica a distanza al 100 per cento e “improponibile” la chiusura d bar e ristoranti alle ore 18: e’ la posizione espressa dal governatore campano Vincenzo De Luca in conferenza Stato-Regioni. Per i locali De Luca conferma la volonta’ di mantenere gli orari gia’ previsti dall’ordinanza regionale, con chiusura alle 23. “In assenza di una misura restrittiva generale non ha senso adottare norme che mettono in ginocchio intere categorie”, dice il governatore.

Sui fatti di Napoli, dove ieri si sono verificati scontri in strada, “chiediamo al governo di adottare misure rigorose e drastiche: sono cinque anni che a Napoli avvengono queste gazzarre, sono gli stessi che ci hanno aggredito tre anni e mezzo fa a Pozzuoli e due anni fa ad Aversa”. Cosi’ il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della riunione di oggi fra governo ed enti locali. Inoltre, secondo quanto si apprende, il governatore avrebbe aggiunto: “Serve il controllo militare dopo le 23”.

Nell’ordinanza di domani del presidente della Giunta regionale della Campania verra’ confermata la chiusura delle scuole per il contenimento del virus Covid 19. Lo si apprende da fonti della Regione Campania. Il livello dei contagi, in particolare dai giovani, dopo la riapertura, non permette la ripresa della didattica in presenza e quindi si proseguira’ con la dad. Resteranno aperti gli asili da 0 a 6 anni e saranno permessi i progetti delle scuole da svolgere con bambini e ragazzi disabili o autistici, con partecipazione volontaria da parte degli studenti e dei docenti. Le scuole avevano riaperto in Campania il 24 settembre, dopo le elezioni regionali, e sono state chiuse il 15 ottobre.

“Il Governo ha sottoposto ai presidenti delle Regioni la proposta di chiusura dei locali (bar e ristoranti) alle ore 18. Il presidente De Luca ha ritenuto improponibile la chiusura alle ore 18, riconfermando quindi la volontà di mantenere gli orari già previsti dall’ordinanza regionale, con chiusura alle 23”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’unità di crisi della Regione Campania. “In assenza di una misura restrittiva generale – prosegue la nota – non ha senso adottare norme che mettono in ginocchio intere categorie”.


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Lettere: 5 chili di marijuana interrati in un capanno

Lo stupefacente è stato sequestrato e sarà distrutto.

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5 chili di marijuana interrati in un capanno a Lettere  sequestro dei Carabinieri
E’ ottobre il mese della raccolta delle infiorescenze.Perché con l’autunno le piante di cannabis raggiungono lo stato vegetativo ideale.Lo sanno bene i coltivatori dei Monti Lattari e pure i carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia.Il contrasto alla coltivazione di Cannabis continua anche nei mesi invernali ma nel mirino non ci saranno più le piantagioni ma i depositi per lo stoccaggio della marijuana prima della vendita al dettaglio.

I militari della stazione di Lettere ne hanno trovato uno in località Pagliano, in un terreno fitto di arbusti, nascosto in un capanno di legno.Interrati in un bidone, 5 chili di “erba” pronte per essere immesse nel mercato della droga.Lo stupefacente è stato sequestrato e sarà distrutto.


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Traffico di droga: cinque arresti a Gragnano

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<p>Traffico di droga : cinque arresti a Gragnano.Questa mattina i militari dell’Arma dei Carabinieri hanno eseguito, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia,  l’arresto  di 5 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e di detenzione a fine di spaccio di droga, commessi in Gragnano.Nel corso dell’attività di indagine, svolta attraverso attività tecniche, servizi di osservazione e pedinamento, sistemi di videosorveglianza ed escussione di persone informate sui fatti, sarebbero state individuate molteplici operazioni di vendita di droga in favore di numerosi clienti e sono stati sequestrati vari tipi di droga, in particolare marijuana, cocaina e crack.Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.


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Le Politiche Sociali: protagonisti e sinergie per una Città Solidale”,

Convegno alla Reggia

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Si terrà martedì 3 dicembre, alle ore 17:30, presso la sala convegni della Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia, il convegno dal titolo “Le Politiche Sociali – I protagonisti della Città Solidale”.Si tratta del primo incontro dedicato al confronto e al coordinamento tra i principali attori delle politiche sociali cittadine.

“Questo appuntamento rappresenta un’occasione fondamentale per rafforzare il dialogo e la collaborazione tra istituzioni, associazioni e comunità locali.Solo lavorando insieme possiamo costruire una città sempre più solidale e attenta ai bisogni di tutti” – hanno dichiarato il sindaco Luigi Vicinanza e l’assessore alle politiche sociali Alessandra Polidori.Al convegno parteciperanno, oltre al sindaco, anche l’assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Polidori.

Interverranno, inoltre: Antonio Ciccone, direttore UOC Socio-Sanitaria dell’ASL Napoli 3 Sud; Don Mimmo Leonetti, direttore della Caritas Diocesana Sorrento-Castellammare; Annapaola Di Martino, dirigente scolastico dell’I.C.Denza di Castellammare; Daniele Acampora, presidente della fondazione antiusura Exodus 94; e Andrea Somma, presidente de La Casa della Pace e della Non Violenza, responsabile ‘Asharam Santa Caterina’, bene confiscato alla camorra.


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