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Giù i veli dal nuovo Puc. La giunta approva in extremis il piano urbanistico

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Sulla scena politica stabiese irrompe il Puc. Il piano urbanistico comunale, lo strumento che dovrebbe ridisegnare la città. Si spera in meglio e non in peggio. Ma è una corsa contro il tempo per far digerire al consiglio comunale il documento preliminare. Perché la giunta ha approvato quasi sul «gong» l’importante documento urbanistico, dopo l’aut aut della Regione Campania. Palazzo Santa Lucia ha dato come termine ultimo il 31 dicembre 2020, dopo più di un decennio fatto di inutili proroghe.
Insomma, soltanto pochi giorni per i consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, per valutare l’elaborato urbanistico affidato a una società di Bologna e su cui ha messo le mani in prima persona l’assessore Fulvio Calì. L’ex funzionario del Comune di Castellammare, ora delegato all’urbanistica nella giunta Cimmino e intoccabile in vista dell’imminente rimpasto, è la vera anima del Puc. Da quanto filtra da Palazzo Farnese, Calì – con al fianco Giovanni Russo, assessore ai lavori pubblici – avrebbe partecipato personalmente alla stesura dell’impianto del nuovo piano urbanistico. Ma di momenti di urbanistica partecipata se ne sono visti davvero pochi. Un Puc partorito nelle segrete stanze di Palazzo Sant’Anna e con rari momenti di confronto pubblici.
Ed ora si chiede al consiglio comunale di approvare un documento urbanistico fondamentale, che andrà a sostituire il vecchio piano regolatore, in venti giorni. Soltanto oggi pomeriggio il documento è apparso sull’albo pretorio del Comune di Castellammare. Toccherà all’assise ratificare il piano, nel frattempo si apre la fase delle osservazioni. Tutti i cittadini potranno presentare tali osservazioni.

Daniele Di Martino

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