Cronaca
Fincantieri, domani mattina il varo. Nel pomeriggio manifestazione cittadina a difesa dello stabilimento

Dopo due rinvii domani mattina il varo dell’unità navale di “Jacques Chevallier”
Castellammare di Stabia. E’ previsto per domani mattina alle ore 11 il varo della sezione di prua di “Jacques Chevallier”, prima di quattro unità di supporto logistico LSS (Logistic Support Ship) ordinate a Fincantieri da Chantiers de l’Atlantique nell’ambito del programma FLOTLOG (“Flotte logistique”) in costruzione nello stabilimento stabiese dal 10 febbraio scorso. Dopo due rinvii, a seguito dello stato di agitazione degli operai, domani mattina il troncone scivolerà dallo scalo. E’ quanto emerge da un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia che ha vietato «dalle ore 10 e fino al termine delle operazioni di varo e relativo ormeggio della costruzione n° 6327 al Molo Foraneo presso la “Banchina Allestimento” della Fincantieri S.p.a., nello specchio acqueo portuale di Castellammare di Stabia, sono vietati il transito, l’ormeggio e qualunque movimento di navi, galleggianti e natanti in genere non interessati alle operazioni di varo, se non espressamente autorizzati».
La costruzione del troncone rientra nell’ambito del programa FLOTLOG prevede la costruzione di quattro navi di supporto logistico (LSS) per la Marina francese da parte del consorzio temporaneo formato da Chantiers de l’Atlantique e Naval Group nell’ambito del programma franco-italiano LSS guidato da OCCAR (Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti) per conto di DGA, la Direzione generale per gli armamenti francese, e della sua controparte italiana NAVARM. Il progetto LSS, al pari di quello delle altre unità del programma pluriennale per il rinnovamento della flotta della nostra Marina Militare, è caratterizzato da un altissimo livello di innovazione che rende la nave estremamente flessibile nei diversi profili di utilizzo e con un elevato grado di efficienza. La LSS coniuga capacità di trasporto e trasferimento ad altre unità navali di carichi liquidi (gasolio, combustibile avio, acqua dolce) e solidi (parti di rispetto, viveri e munizioni).
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Confermata la manifestazione. E’ confermata per domani pomeriggio una manifestazione cittadina a difesa dello stabilimento stabiese. Il corteo partirà alle 18 da piazzale Amendola e sfilerà per le strade cittadine fino alla Cassarmonica. Ad organizzarlo le sigle sindacali preoccupati per il futuro del cantieri a seguito di una serie di progetti che interessano il porto di Castellammare. «I progetti recentemente resi noti mettono seriamente in discussione il futuro di questo cantiere: lo spostamento di alcune attività, e il restringimento delle aree portuali dedicate alla cantieristica, rischiano di pregiudicare definitivamente la possibilità di costruire navi, attività cui è vocato questo cantiere e che deve restare obiettivo prioritario della politica e delle istituzioni a tutti i livelli». Si legge in una lettera pubblica. «Siamo contrari, infatti, all’idea di “declassare” il cantiere navale, facendolo diventare una sorta di officina destinata a riparazioni e piccole lavorazioni; pensiamo, al contrario, che Castellammare debba, come accade da secoli, produrre e varare navi. Naturalmente siamo favorevoli allo sviluppo turistico del territorio: il turismo può, e anzi deve rappresentare una leva fondamentale del nostro sviluppo, per creare buona occupazione o soprattutto per valorizzare il nostro territorio. Questo sviluppo turistico deve passare attraverso la valorizzazione dell’ambiente e della sua biodiversità, della storia del territorio e del suo patrimonio ambientale, oltre che del suo enorme portato culturale e gastronomico. Perciò pensiamo che il turismo nella nostra terra vada incentivato puntando sulla rigenerazione urbana, sulla bonifica del Fiume Sarno, sulla mobilità sostenibile, sul recupero dei quartieri degradati, sulla ristorazione e sull’accoglienza di qualità che si realizza valorizzando le maestranze e le produzioni del territorio».
Cronaca
Centinaia di assunzioni negli Ambiti sociali campani approvate dal Ministero

Sono state accolte dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali le proposte avanzate da 51 Ambiti territoriali Sociali della Campania che lo scorso anno avevano risposto all’avviso ministeriale Manifestazione d’interesse per le azioni di incremento della capacità degli Ambiti Territoriali Sociali.In Campania, presumibilmente dal prossimo autunno, attraverso questa misura lavoreranno altri 410 professionisti, che saranno impegnati negli Ambiti territoriali sociali.L’Avviso, rivolto agli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), aveva la finalità di accertare al 30 giugno 2024 e il fabbisogno per il prossimo triennio, per varie figure professionali, da impegnare a tempo pieno e in modo esclusivo e dedicato nelle attività connesse alla corretta implementazione e attuazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.I profili professionali riguardano funzionari Amministrativi; funzionari Contabili – Economi finanziari/funzionari esperti di rendicontazione; funzionari Psicologi e funzionari Educatori Professionali Socio Pedagogici/Pedagogisti.
I costi saranno coperti a valere sulle risorse finanziarie del Pon Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027, entro un limite massimo di 300 milioni di euro.La procedura di selezione e le risorse necessarie alla loro assunzione per il prossimo triennio saranno assicurate direttamente dal Ministero.Dichiara il presidente di Adips Campania Carmine De Blasio: “E’ Un altro importante passo in avanti nella costruzione di un sistema più stabile dei servizi essenziali ai cittadini.Sarebbe un grave errore non cogliere questa nuova opportunità per realizzare e completare quel processo di rafforzamento della governance locale.
Dopo lo sforzo, ancora non compiuto fino in fondo da tutti gli Ambiti campani, di assumere un assistente sociale ogni 5.000 abitanti, , ora si presenta l’occasione di rafforzare anche i sistemi organizzativi con amministrativi e contabili e gli interventi specializzanti alle fasce fragili della popolazione con psicologi ed educatori.L’Associazione dei Dirigenti Politiche Sociali della Campania (A.Di.P.S.) assicurerà tutto l’impegno perché non si sprechi questa occasione”.
Attualità
In gita sulla nave da crociera. Studentessa stroncata da infarto

La giovane era in gita scolastica sulla nave da crociera. Alle ore 01:30 del 18.03.2025 la sala operativa della Capitaneria di porto di Napoli riceveva richiesta d’intervento a bordo di una nave passeggeri italiana, in navigazione tra Napoli e Palermo.Al momento della chiamata la nave si trovava a circa 25 miglia nautiche a sud ovest di
Capri.
Il Comando di bordo riferiva di una passeggera in gita scolastica (A.B.di 19 anni originaria di Grosseto), in arresto cardiaco già assistita dal medico di bordo che già effettuava le manovre di rianimazione cardiopolmonare con l’ausilio del defibrillatore.
La nave veniva intercettata prontamente dalla più vicina motovedetta S.A.R. (search and rescue) della Guardia Costiera sulla quale veniva trasbordata la giovane col medico di bordo che continuava a rianimarla.La motovedetta approdava dopo poco al più vicino porto di Sorrento (Marina Piccola), ove era già presente personale e mezzi del servizio 118 appurando – col medico di bordo – il decesso della ragazza.
I genitori della giovane sono giunti nelle prime ore mattinali a Castellammare di Stabia da Grosseto.Gli stessi sono stati ricevuti e accolti dal personale della locale
Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia apprendendo il decesso della figlia.
Al familiari è stato, sin da subito, offerto supporto umano e psicologico da professionalità coordinate dal Comandante del porto Capitano di Fregata Andrea
PELLEGRINO.Sono tuttora in corso le attività d’indagine delegate alla Guardia Costiera stabiese dalla competente Procura della Repubblica di Torre Annunziata volte ad accertare la dinamica e la causa del decesso anche mediante gli esami medico legali.
Cronaca
Scanzano, ascoltati i primi ragazzi presunte vittime di violenza: a scuola proiettato video porno

Sono stati ascoltati oggi dagli inquirenti quattro studenti della scuola Salvati di Scanzano.Domani, invece, toccherà essere ascoltato, nell’ambito degli incidenti probatori, al minore che sarebbe stato costretto a subire un atto sessuale.Dagli accertamenti dei Militari dell’Arma dei Carabinieri è venuto fuori che su uno dei computer della scuola sarebbero stati visionati dei filmati pornografici.Anche se i ragazzi nelle loro testimonianze hanno sempre parlato di immagini proiettate su una lavagna elettronica
Tra i colleghi della docente indagata – come riporta l’Ansa- che sono stati ascoltati dai carabinieri e dai magistrati c’è anche la vice preside la quale ha riferito una particolare circostanza: uno degli insegnanti le avrebbe fatto sapere, dopo la sospensione di due studenti trovati a fumare con una sigaretta elettronica in bagno, di averne udito alcuni mentre parlavano di mettersi d’accordo per vendicarsi della prof indagata in quanto responsabile del provvedimento nei loro confronti.La vice preside è stata tra coloro che lo scorso 14 novembre subirono l’aggressione dei genitori, con la prof e il padre di quest’ultima, perché ritenuta colpevole di non avere preso provvedimenti sul caso.Un’aggressione scattata il giorno dopo la denuncia formalizzata da un gruppo di genitori e su cui le indagini vanno avanti.
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