Politica
ELEZIONI GRAGNANO | “Gragnano libera” punta tutto sulla buona sanità: in campo Coppola, Santarpia e Cascone

Il potenziamento dell’offerta sanitaria a Gragnano. Paolo Cimmino, sindaco uscente e ricandidato alla riconferma, si affida alla lista “Gragnano Libera” per portare avanti idee e ridare un ruolo centrale all’ospedale di Gragnano. A rappresentare la compagine di ispirazione “deluchiana” c’è in prima linea il dottor Antonio Coppola, front-man dell’Asl Napoli 3, punta di diamante nella lotta anti-Covid sin dall’inizio del periodo di pandemia. E’ stato lui l’organizzatore della campagna vaccinale che ha raggiunto ottimi risultati, soprattutto con gli open day per intercettare i non vaccinati. Mentre nella prima fase pandemica si è occupato della delicata fase della prevenzione con i centri-tamponi. Tra gli ispiratori anche Martino Santarpia, funzionario dell’Asl e più volte consigliere comunale a Gragnano. Apporto fondamentale anche da parte di Ciro Cascone, attuale assessore della giunta di Pompei, referente sul territorio di Campania Libera, la formazione politica del governatore De Luca

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Scioglimento, ecco il “ricorso in bianco” per desecretare la relazione della commissione d’accesso
La strategia dell’ex sindaco per interrompere i termini e puntare a “smontare” le motivazioni del ministero

Un ricorso “in bianco”. Così è stato definito durante le riunioni tenute dall’ex maggioranza di Gaetano Cimmino. Una soluzione prospettata dallo studio Clarizia, uno dei principi del foro di Roma, per interrompere i termini e tentare di ribaltare lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche.
Stando a quanto depositato dagli avvocati dell’ex sindaco, si tratta quindi di un ricorso che principalmente punta a far desecretare le motivazioni che hanno spinto il governo a sciogliere il consiglio comunale. Perché in realtà, ufficialmente, questi atti non ci sono. Anche se il contenuto è ben noto per essere stato riportato dalle testate giornalistiche. Ma non sarà possibile smontare queste motivazioni, almeno per il momento. Quindi si proverà a richiedere gli atti ufficiali, che per il momento il Prefetto non ha concesso, per poi provare a fare un “ricorso nel ricorso” entrando nel merito della questione.
La maggior parte dell’ex maggioranza ha firmato senza battere ciglio, in tre invece non se la sono sentita di dare il mandato all’avvocato Clarizia.
Daniele Di Martino
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