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Sedici milioni di debiti Asam, il Tar “salva” per ora Palazzo Farnese

Bocciato il ricorso per far rientrare il debito nel dissesto finanziario

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Il Tar salva per il momento il Comune di Castellammare. I sedici milioni di debiti dell’Asam, l’azienda che prima di Gori gestiva il servizio idrico, non finiranno nel calderone del dissesto finanziario. L’azienda aveva proposto un ricorso contro la decisione dell’organismo di liquidazione. Anche se si tratta di debiti antecedenti al 2012, l’Osl aveva respinto le richieste non ammettendo l’azienda speciale alla massa passiva. Una decisione assunta dopo aver chiesto un parere alla Corte dei Conti e un legale esterno. Per la magistratura contabile il Comune non poteva ripianare le perdite e quindi nemmeno i 16 milioni di debiti dell’Asam, azienda che un tempo gestiva l’acqua pubblica e che nel 2008 ha dovuto cedere tutti i servizi alla Gori (nonostante le resistenze del Comune e una lunga battaglia giudiziaria). L’azienda in liquidazione ha proposto ricorso al Tar, ma per il momento i giudici amministrativi non si sono espressi, dichiarando il reclamo inammissibile. Toccherà infatti al giudice ordinario esprimersi. Ma almeno per ora il Comune non dovrà accollarsi i debiti Asam.

dadimar


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