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Cimmino dynasty, eletto a Gragnano il fratello del sindaco di Castellammare

Ecco il nuovo consiglio comunale: Scotognella a 20 anni recordman con quasi mille preferenze

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Adesso chiamatela Cimmino Dinasty. Già, perché il sindaco di Castellammare è riuscito ad eleggere a Gragnano il fratello Michele. Con oltre 360 preferenze, il gioielliere stabiese noto alle cronache per una violenta rapina ai suoi danni (che gli fece incassare anche la solidarietà di Salvini) entra in consiglio comunale a sostegno del nuovo sindaco Nello D’Auria. La famiglia Cimmino a questo punto si espande anche nella vicina Gragnano, aumentando il peso specifico sul piano politico, anche in ottica elezioni per la città metropolitana.
Ci sono anche altri volti più o meno noti che faranno ingresso nel nuovo consiglio comunale. E’ una new entry assoluta quella di Catello Scotognella, 20enne alla prima candidatura che incassa quasi mille voti con la lista “Cambiamo!”. Due consiglieri a testa per le liste “Nello D’Auria Sindaco” e Gragnano Hub: Francesco Scala, Alfonso Elefante, Antonio Scala ed Edgardo Esposito.
Eletto anche Michele Cimmino, fratello del sindaco di Castellammare, con 361 preferenze per la lista “Oltre”. Ritorna in consiglio anche Giovanni Sorrentino con “Gragnano Popolare”, Salvatore Castrignano con “Insieme Democratico”, Andrea Gaudino con “Liberi e Forti per Gragnano” e Vincenzo Stile con “Officina Futuro”.
All’opposizione l’unica donna: Alessandra Polidori, moglie di Michele Inserra, eletta nella lista “Paolo Cimmino Sindaco” insieme ad Antonio D’Arco. Logicamente ci sarà in consiglio anche Paolo Cimmino, sindaco uscito sconfitto. Prima esperienza per Alfonso Cesarano con “Forza Gragnano”, nipote del capogruppo regionale di Forza Italia Annarita Patriarca. Per “Unione di Centro” eletto Mario Di Nola con oltre 600 preferenze (il più votato all’opposizione), riconferma per Antonio De Angelis eletto nella lista “Uniti per Gragnano”.

Alberto Cimmino

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