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Cronaca

Falò dell’Immacolata, nei quartieri è già tempo di raccolta del legno

Gruppi di ragazzi immortalati a trasportare pedane. Tre anni fa il clan lanciò messaggi contro i pentiti di camorra

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falò dell’immacolata

Gruppi di giovani impegnati nelle ronde per assicurare la legna dell’Immacolata. E’ già tempo di «fucaracchi» a Castellammare, in vista del tradizionale (quanto illegale) fenomeno dell’accensione dei falò nella notte del 7 dicembre.

Falò fuorilegge che, negli anni, sono stati capaci di lanciare messaggi di minaccia. Non ultimo lo striscione del rione Savorito contro i pentiti di camorra. Era il dicembre 2018 quando le immagini rimbalzarono sui tg nazionali. Un manichino e uno striscione con sopra impresso: «Così devono morire i pentiti».

Le ultime edizioni sono state da massima allerta, con uno spiegamento di forze di polizia impressionante. Anche se, in qualche quartiere, qualcuno è comunque riuscito nell’intento di rispettare questa tradizione.

Lo stesso cercheranno di fare anche quest’anno nei quartieri, nonostante i divieti che sono pronti ad essere emessi dall’amministrazione comunale. Si attende anche di conoscere un programma di eventi per la notte dell’Immacoltata, considerate – ora – le blande restrizioni anti-Covid. La speranza è di rivedere i falò sull’arenile, come vuole la vera tradizione: pire di legno controllate e senza alcun rischio per la cittadinanza.

Daniele Di Martino

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