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Il restauro della Cassa Armonica affidato a un architetto stabiese

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cassarmonica

Sarà un architetto stabiese a curare il restauro della Cassa Armonica. La progettazione è stata affidata alla professionista Maria Rosaria Fontanella, con studio a Castellammare, risultata seconda in una graduatoria di 18 aspiranti. Infatti, dopo la rinuncia di un architetto veneto risultato primo, a Palazzo Farnese hanno optato per affidare il lavoro alla professionista arrivata seconda. Si tratta di un’opera di restauro da 300mila euro del padiglione in stile Liberty, progettato dall’architetto Eugenio Cosenza, completata il 28 aprile del 1900, dalla ditta Minieri di Napoli.
La Cassa Armonica nel 1909 fu distrutta da una libecciata e successivamente ricostruita dallo stesso architetto che ne abbassò l’altezza, creando in cima uno sfiatatoio e addolcendo le forme;
Successivamente l’opera fu riconsegnata il 4 agosto del 1911 con la fusione degli elementi del nuovo padiglione eseguiti dalla ditta Catello Coppola.
Alla fine degli anni ‘80, a seguito di gravi dissesti statici e a qualche devastazione vandalica, si sono resi necessari dei lavori di restauro affidati nel maggio 1987 alla ditta Ranieri di Pompei
che l’ha riportata all’antico splendore. Ma nel corso degli anni sono stati diversi i crolli che, spesso e volentieri, hanno costretto il Comune a interdire la struttura.
dadimar

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