Cronaca

Castellammare, insulti al Sindaco Cimmino. La solidarietà del CSA

Il Coordinamento Sindacale Autonomo esprime solidarietà al Sindaco per gli insulti ricevuti la vigilia dell’Immacolata

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Castellammare di Stabia. Insulti nei confronti del primo cittadino Gaetano Cimmino offeso da alcuni ragazzi prima dell’accensione del falò dell’Immacolata in Piazzale Licerta, nel Centro Antico. Un coro «Cimmino tu sei un figlio di…» fatto partire da alcuni giovani e ripreso in un video che è finito sulla scrivania del Sindaco oltre ad aver fatto il giro dei gruppi social della città.

L’episodio sarebbe da ricondurre al divieto di accensione dei fuochi nei quartieri e ai sequestri di legna nei giorni antecedenti alla festa dell’Immacolata ma che racchiude anche il malcontento per la gestione della città in special modo nel Centro Antico dove gli stessi residenti si sentono abbandonati dalla politica. «Quegli insulti – ha scritto sui social Gaetano Cimmino – fanno male non tanto a me quanto ancora una volta alla città intera. Non posso tollerare una città che si arrende all’illegalità, vedo occhi spenti che non riescono a vedere le potenzialità di questa terra. Quella brava gente – prosegue il Sindaco ricordando l’episodio del manichino bruciato a Moscarella – avrebbe dovuto insultare i camorristi che nel 2018 hanno tramutato la tradizione in una vergogna nazionale. In quel momento, quella notte di tre anni fa, abbiamo raggiunto un punto da cui è complicatissimo tornare indietro e cancellare tutto». Agli insulti è arrivata la vicinanza del Coordinamento Sindacale Autonomo (CSA) del Comune di Castellammare di Stabia rappresentato dai dirigenti Sindacali Pasquale Bonifacio e Emilio Pagano che hanno espresso «la loro piena solidarietà al Sindaco Cimmino ed a tutta l’Amministrazione Comunale, dissociandosi dai cori vergognosi ed offensivi che “alcuni” cittadini hanno proferito in occasione della Notte dell’Immacolata. Tutti noi siamo legati alle tradizioni appunto, attenendoci alle regole ed al rispetto di esse e della Città tutta, visto anche che tali comportanti indicibili, purtroppo riflettono un’ immagine di questa città indecorosa ed ingiusta, sia a livello regionale che nazionale. Siamo convinti – concludono i due esponenti sindacali – che il dissenso deve essere esercitato ed è necessario, ma deve essere manifestato nei modi democratici e civili consentiti». emidav

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