Cronaca
Castellammare, Cimmino non ritira l’ordinanza: restano chiuse le scuole
Dopo la bocciatura del dispositivo di De Luca da parte del Tar, il Sindaco di Castellammare precisa che le scuole resteranno chiuse

Castellammare di Stabia. Restano chiuse fino al 15 gennaio tutte le scuole di ogni ordine e grado a Castellammare di Stabia. Lo precisa il Sindaco Gaetano Cimmino dopo che il Tar Campania ha accolto il ricorso presentato da due genitori sull’analoga ordinanza emanata dal Governatore De Luca che prevedeva la chiusura di tutte le scuole, eccetto le superiori. Quindi per gli studenti frequentanti le scuole stabiesi resta tutto invariato anche se «al momento – fa sapere Cimmino – è in corso una riunione dell’Assessorato alla Pubblica istruzione con i dirigenti scolastici del territorio per fare un nuovo punto della situazione».
Intanto arriva un nuovo aggiornamento dei nuovi positivi nella città delle acque. Sono complessivamente 1275 i contagiati. Ieri 34 nuovi casi di contagio con 9 di essi che accusano sintomi lievi della malattia. Il dato – fatto sapere dal comune di Castellammare di Stabia – emerge dalla lavorazione di 439 tamponi per cui la percentuale dei nuovi positivi rispetto ai tamponi effettuati è al 7,7%. 6, invece, i cittadini di Castellammare che hanno sconfitto il coronavirus.
LEGGI ANCHE:
Il Tar sospende l’ordinanza di De Luca, ora si torna a scuola

Cronaca
Comune, la commissione ordina controlli antimafia alle ditte appaltatrici
Controlli per i cinque anni precedenti alle aziende titolari di contratti

Controlli antimafia a tutte le ditte appaltatrici e agli operatori che lavorano per il Comune di Castellammare. E’ questa l’ultima indicazione della triade commissariale che regge le sorti di Palazzo Farnese. In realtà si sta applicando la legge, per cui nei casi di scioglimento per infiltrazioni chiunque abbia rapporti con l’amministrazione comunale. Non a caso si legge in un avviso pubblicato sul sito dell’ente:
“In virtù di quanto disposto dall’art. 100 del Decreto Legislativo n. 159/2011, l’Ente locale, sciolto ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 267/2000, deve acquisire, nei cinque anni successivi allo scioglimento, l’informazione antimafia precedentemente alla stipulazione, all’approvazione o all’autorizzazione di qualsiasi contratto o subcontratto, ovvero precedentemente al rilascio di qualsiasi concessione o erogazione indicati nell’articolo 67 indipendentemente dal valore economico degli stessi. Pertanto alle istanze presentate sul portale impresainungiorno.gov.it è necessario allegare il modello di informazione antimafia. Tale modulo deve essere compilato (e ritrasmesso con allegato un documento di identità del dichiarante in corso di validità o firmato digitalmente) da parte di tutti i soggetti sottoposti alla verifica antimafia ai sensi dell’art.85 del Decreto Legislativo del 6 settembre 2011, n. 159”.
-
Politica6 giorni fa
Sentenza storica della Cassazione, gli ex termali dovevano essere assunti da Sint
-
Politica21 ore fa
ELEZIONI | Buonajuto rinuncia alla candidatura, Renzi capolista al Senato
-
Cronaca6 giorni fa
Castellammare, lite finisce nel sangue: 45enne in ospedale
-
Cronaca7 giorni fa
Maltempo, allerta gialla in Campania da domani alle 12