Cronaca
Scuole, il Codacons pronto a denunciare Castellammare e altri 70 comuni per interruzione di pubblico servizio

La vicenda relativa alla chiusura delle scuole in Campania, riaperte poi dal Tar che ha accettato il ricorso presentato all’ordinanza di De Luca, sembra non finire. In effetti ad essere sospesa è solo l’ordinanza di De Luca, restano in vigore quelle dei Sindaci che hanno facoltà di revocarle o meno. Ed è per questo che il Codacons, associazione dei consumatori, ha deciso di denunciare per interruzione di pubblico servizio i comuni nei quali l’ordinanza non è stata revocata. Castellammare di Stabia compreso. «E’ inaccettabile e assolutamente non condivisibile – scrivono in una nota a firma di Matteo Marchetti, vice segretario nazionale del Codacons – la decisione sconsiderata di alcuni sindaci campani di tenere ancora oggi e per i prossimi giorni chiuse le scuole. Per questo motivo in caso di chiusura procrastinata, si procederà a denunciare alle Procure della Repubblica competenti i sindaci dei comuni per il reato di interruzione di servizio pubblico». Sono oltre 70 i comuni che attraverso i sindaci hanno adottato ordinanza per posticipare il rientro in classe degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
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Cronaca
Comune, la commissione ordina controlli antimafia alle ditte appaltatrici
Controlli per i cinque anni precedenti alle aziende titolari di contratti

Controlli antimafia a tutte le ditte appaltatrici e agli operatori che lavorano per il Comune di Castellammare. E’ questa l’ultima indicazione della triade commissariale che regge le sorti di Palazzo Farnese. In realtà si sta applicando la legge, per cui nei casi di scioglimento per infiltrazioni chiunque abbia rapporti con l’amministrazione comunale. Non a caso si legge in un avviso pubblicato sul sito dell’ente:
“In virtù di quanto disposto dall’art. 100 del Decreto Legislativo n. 159/2011, l’Ente locale, sciolto ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 267/2000, deve acquisire, nei cinque anni successivi allo scioglimento, l’informazione antimafia precedentemente alla stipulazione, all’approvazione o all’autorizzazione di qualsiasi contratto o subcontratto, ovvero precedentemente al rilascio di qualsiasi concessione o erogazione indicati nell’articolo 67 indipendentemente dal valore economico degli stessi. Pertanto alle istanze presentate sul portale impresainungiorno.gov.it è necessario allegare il modello di informazione antimafia. Tale modulo deve essere compilato (e ritrasmesso con allegato un documento di identità del dichiarante in corso di validità o firmato digitalmente) da parte di tutti i soggetti sottoposti alla verifica antimafia ai sensi dell’art.85 del Decreto Legislativo del 6 settembre 2011, n. 159”.
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