Politica
Il Puc disegna la nuova città: una colata di cemento nell’area nord di Castellammare
Mille nuove case tra via De Gasperi e periferia nord. Spunta un nuovo svincolo del raccordo in un terreno privato

Nelle pieghe del Puc ormai si legge il futuro di Castellammare: una nuova colata di cemento, tra l’altro inutile in un territorio saturo di case. E a nulla servono le smentite di sorta o le precisazioni. Housing sociale o meno, la sostanza non cambia. Castellammare si appresta a subire una nuova ondata “palazzinara”, nonostante la scongiurata ipotesi di costruzione di case di lusso all’interno del porto turistico di Marina di Stabia, nell’ambito del progetto delle opere a terra.
Si legge di mille nuovi appartamenti, divisi tra la periferia nord di Castellammare. In particolare 226 nell’area ex Cirio, progetto già bloccato dopo l’inchiesta giudiziaria, 16 nell’area ex Molini Nuova Daunia e 175nel terreno, finora non edificabile, dove spesso e volentieri viene ospitato il circo e riconducibile a un imprenditore nel campo delle onoranze funebri.
Insomma, case al posto di progetti di sviluppo in un’area che meriterebbe di essere rilanciata dal punto di vista turistico.
E poi ancora spuntano 11 appartamenti in via Petraro e 99 nell’ex fabbrica dell’Aranciata Faito. Ancora 9 appartamenti a Pioppaino, a due passi dalla stazione Circum, nell’area che una volta ospitava l’azienda Navalcarena e finita all’asta nell’ambito di una procedura fallimentare.
Infine 353 alloggi al rione Savorito, al posto delle case popolari costruite dopo il terremoto, e 134 case a Moscarella, alle spalle dello stadio Romeo Menti.
Desta curiosità l’area individuata in via Annunziatella, nei pressi dell’autolavaggio e dell’istituto alberghiero, individuata nel Puc per la realizzazione di un asse viario, probabilmente con un’uscita dal raccordo autostradale. Si tratta di un terreno privato che il Comune dovrebbe espropriare per realizzare l’opera.
Nel piano urbanistico è prevista, poi, la delocalizzazione del mercato della frutta di via Virgilio in un’area già individuata nel quartiere di Ponte Persica, nei pressi della scuola elementare.
Daniele Di Martino
MOLINI DAUNIA | 16 |
AREA CIRCO VIA DE GASPERI | 175 |
EX CIRIO | 226 |
TERRENO ANNUNZIATELLA | asse viario |
VIA PETRARO | 11 |
EX ARANCIATA FAITO | 99 |
PIOPPAINO | 9 |
MERCATO FRUTTA | pubblica utilità |
MOSCARELLA | 134 |
SAVORITO | 353 |
TOTALE NUOVI ALLOGGI | 1023 |

Politica
Scioglimento, ecco il “ricorso in bianco” per desecretare la relazione della commissione d’accesso
La strategia dell’ex sindaco per interrompere i termini e puntare a “smontare” le motivazioni del ministero

Un ricorso “in bianco”. Così è stato definito durante le riunioni tenute dall’ex maggioranza di Gaetano Cimmino. Una soluzione prospettata dallo studio Clarizia, uno dei principi del foro di Roma, per interrompere i termini e tentare di ribaltare lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche.
Stando a quanto depositato dagli avvocati dell’ex sindaco, si tratta quindi di un ricorso che principalmente punta a far desecretare le motivazioni che hanno spinto il governo a sciogliere il consiglio comunale. Perché in realtà, ufficialmente, questi atti non ci sono. Anche se il contenuto è ben noto per essere stato riportato dalle testate giornalistiche. Ma non sarà possibile smontare queste motivazioni, almeno per il momento. Quindi si proverà a richiedere gli atti ufficiali, che per il momento il Prefetto non ha concesso, per poi provare a fare un “ricorso nel ricorso” entrando nel merito della questione.
La maggior parte dell’ex maggioranza ha firmato senza battere ciglio, in tre invece non se la sono sentita di dare il mandato all’avvocato Clarizia.
Daniele Di Martino
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