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FOCUS | Grandi manovre a due anni dal voto: centrodestra tentato dalle civiche, il centrosinistra è un cantiere aperto

Almeno 10 “candidabili” tra Pd e alleati. Massimo de Angelis chiama a raccolta i suoi

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Se Atene piange, Sparta non ride. E’ chiaramente il centrodestra stabiese ad affogare in una valle di lacrime, dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche e con l’ex sindaco Gaetano Cimmino fuori dai giochi (per il momento). Il futuro dell’ex maggioranza è tutt’altro che roseo e risollevare la coalizione non sarà facile. Si potrebbe puntare su un gruppo di civiche con alla guida uno dei nomi usciti indenni dalla relazione della commissione d’accesso. E tra questi ci sarebbe sicuramente Vincenzo Ungaro. Ma un altro che sta venendo fuori è quello di Massimo de Angelis, dopo la breve parentesi alla guida del centrosinistra. Il farmacista sta chiamando a raccolta i suoi: “Vediamoci” è il leit motiv di questi giorni. E anche in questo caso si tratterebbe di mettere in piedi una coalizione “civica”.

Il centrosinistra non ride perché è un cantiere a cielo aperto e si conterebbero almeno dieci “candidabili” tra Pd, sinistra, civiche e Italia Viva, senza dimenticare il Movimento Cinque Stelle, ormai parte integrante della coalizione. Nel Partito Democratico si è fatto di nuovo spazio Nicola Corrado con la sua discesa da Faito, ma non è ancora tramontata l’idea di Diego Belliazzi. C’è chi predilige la soluzione interna e quindi il presidente dell’assemblea dem Roberto Elefante oppure Mariella Verdoliva, presidente della fondazione Monti Lattari. Nel frattempo c’è chi lavora ancora a mettere tutti d’accordo sotto il nome di Gigi Vicinanza. Oppure chi è pronto a chiedere il ritorno di Salvatore Vozza. Mentre Andrea Di Martino, dopo aver lasciato Italia Viva, si è posizionato tra i “civici” con l’associazione Energia Pulita pur dialogando con il Partito Democratico.

Anche Italia Viva, rappresentata dall’ex sindaco Toni Pannullo e dal segretario Nino Longobardi, vorrebbe dire la sua. Per il momento i renziani sono sulle stesse posizioni del Pd per quanto riguarda il ritiro del Puc, ma c’è da trovare l’intesa sulle alleanze e sui nomi.

Daniele Di Martino

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