Cronaca
Caos elezioni sindacali al comune, il CSA chiede di non rimandare il voto
Castellammare di Stabia. Il coordinamento sindacale autonomo chiede di non rimandare il voto per le elezioni sindacali del comune di Castellammare di Stabia e «lasciare alle urne il compito della misurazione dei valori in campo». A dirlo in una nota è Emilio Pagano, rappresentante territoriale del sindacato, che interviene sulle polemiche relative alla presentazione delle liste e dei candidati. «Le scelte calate dall’alto sono state accettate nell’assoluto silenzio ed ora all’avvicinarsi dell’appuntamento
elettorale si cercano giustificazioni per una probabile debacle o ci si propone come il nuovo che salva – prosegue nella nota Pagano – Da parte nostra Noi abbiamo “liberamente” scelto di presentare solo 3 candidati perché non è nostra intenzione, anche nella remotissima ipotesi di un plebiscito di voti, occupare la RSU che è e rimane un
organismo dei lavoratori e non delle Organizzazioni Sindacali ed abbiamo temporaneamente sospeso l’incarico dirigenziale al nostro Coordinatore cittadino affinché quale Presidente della Commissione Elettorale possa svolgere con serenità il delicato ruolo affidatogli ed essere elemento di imparzialità e trasparenza per tutti».
«Sono passati decenni – afferma Pagano – da quando la politica della promessa si è sostituita a quella della rappresentanza intesa quale strumento di difesa e non mi sembra affatto che in questo ampio trascorso di tempo si siano sollevate barricate o cori d’indignazione, anzi, e purtroppo spesso, i lavoratori si sono dovuti adattare a queste logiche pur di trovare nel “sindacato” un qualcosa a cui aggrapparsi. Che poi questa strategia abbia o non abbia portato al risultato è un altro paio di maniche ed in tutta onestà penso che siano pochi i casi nel panorama nazionale in cui dalle promesse si sia passati ai fatti. Tutt’al più si è trattato di millanteria e per questa non esistono antidoti. Ricordo a me stesso, visto che l’argomento sembra poco appetibile, che alcuni lavoratori di questo Ente ancora non si vedono riconosciute delle indennità previste dal contratto decentrato e delle prestazioni rese in regime di straordinario, che questa Organizzazione Sindacale è stata l’unica a richiedere la partecipazione alle riunioni del Protocollo Covid, che è quella che ha indicato nella modifica del contratto l’unica strada percorribile per risolvere la problematica dell’indennità di condizioni lavoro per il personale interno della Polizia Locale ed era pronta all’approvazione degli atti già nel mese di luglio affinché poi si intavolasse quanto prima la discussione per estendere il beneficio a tutti i lavoratori che si trovavano nelle stesse condizioni. Non siamo stati noi a fermare prima delle ferie estive la contrattazione perché fu posta la pregiudiziale dell’elevazione al massimo dell’indennità salvo poi accettare in silenzio il diniego dalla parte pubblica che non ha voluto indennizzare nemmeno il rischio contagio per coloro che hanno garantito la presenza in servizio durante il periodo emergenziale».