Cronaca
La gratitudine del comune di Meta per l’impegno contro il Covid19
Nel corso della seconda giornata nazionale dedicata alle vittime del Covid19, il Sindaco di Meta e l’amministrazione comunale hanno consegnato un attestato di riconoscenza per l’impegno profuso durante l’emergenza epidemiologica in città.

Meta. Un attestato di riconoscenza per l’impegno profuso durante l’emergenza Covid19. E’ l’iniziativa dell’amministrazione comunale di Meta, comune della penisola sorrentina, guidata dal Sindaco Giuseppe Tito che in occasione della seconda giornata nazionale dedicata alle vittime del Covid19 ha voluto ricordare i concittadini che non sono riusciti a sconfiggere il virus ma anche omaggiare chi nel corso dell’emergenza sanitaria si è speso per la comunità cittadina.
Proprio il primo cittadino nel corso della cerimonia in sala consiliare ha ripercorso i momenti del lontano, ma non troppo, marzo 2022. «Ci guardavamo negli occhi e non sapevamo dare una spiegazione a quei momenti – racconta – E’ stato un percorso duro che ha visto coinvolti tutti, c’era paura di quello che poteva succedere. In quei momenti di paura, si è vista l’unione di questa comunità di cui sono orgoglioso di essere il primo cittadino. Ci siamo messi a lavoro cercando di aiutare le persone senza pensare all’orario. Sono orgoglioso di come ha risposto la città, la mia amministrazione e i funzionari del comune». Tra i premiati con una targa che esprime «sincera gratitudine per l’opera prestata a favore della comunità metese nell’emergenza Covid19» anche il dottor Antonio Coppola, referente ASL Napoli 3 Sud per l’emergenza Covid, per l’attività messa in campo a Meta durante tutta la prima fase ma anche nel corso della campagna vaccinale ancora in corso. A ricevere il premio anche il personale sanitario impegnato in prima linea, funzionari e protezione civile. emidav

Cronaca
Morì senza ricovero, giustizia per Schiavone: condannato il medico

La morte di Vincenzo Schiavone fu dovuta ad un’imperizia. È arrivata a distanza di più di 4 anni la condanna per il medico che dimise dall’ospedale il sindacalista e lavoratore della nettezza urbana che morì a causa di un infarto dopo essersi recato al San Leonardo.
Una vittoria per la famiglia: “Giustizia e verità è stata fatta su una morte assurda – si legge nel messaggio diffuso dai familiari di Schiavone – La famiglia fin dal primo momento parlò di imperizia, imprudenza, negligenza. Dati che emersero anche dalla relazione autoptica che fu predisposta dal Tribunale di Torre Annunziata.
Quella di Vincenzo fu un’odissea finita male. La famiglia da sempre unita nel ricordo del sindacalista esprime soddisfazione anche se nessuna sentenza potrà più restituire indietro l’amato Vincenzo, resosi protagonista di tante battaglie in città per i lavoratori”.
Cronaca
Emergenza criminalità a Castellammare: sfonda la vetrina di un negozio, ferito si dà alla fuga

E’ sempre più emergenza criminalità a Castellammare di Stabia. Raid a un negozio di tabacchi, l’ennesimo furto ai danni dei commercianti stabiesi. Nel mirino una rivendita di Santa Maria dell’Orto, in pieno centro, presa di mira da un ladro. In pratica il malvivente ha sfondato la vetrina per portare via materiale di pelletteria di un discreto valore. La rottura del vetro ha però causato il ferimento del ladro, che si è allontanato sanguinante, riuscendo a portare via soltanto poche cose.
Si tratta del secondo episodio nel giro di pochi giorni. Almeno due settimane fa lo stesso negozio ha subito anche una rapina. Tutto questo a riprova che l’emergenza criminalità è ancora nervo scoperto per la città di Castellammare di Stabia.
Cronaca
Ratti e spazzatura nel centro città: degrado ed abbandono nel salotto buono di via Roma

Degrado ed incuria nel centro di Castellammare di Stabia. Sono anni ormai che le aree dove dovrebbero esere ricostruiti due palazzi nella centralissima via Roma a Castellammare sono diventate vere e proprie discariche. Nonostante numerose denuncedi residenti e richieste di pulizia, seguite poi da ordinanze comunali, le aree rimangono sede di cumuli di rifiuti di ogni genere. Il contenzioso che ricade sull’area non è materia semplice, tanto da bloccare le operazioni di ricostruzione. Negli anni, varie amministrazioni comunali si sono succedute ed altrettanti funzionari e dirigenti comunali hanno letto i documenti per la ricostruzione, ma tutto rimane fermo al palo. Area in stato di abbandono ed oggetto di lancio di rifiuti da parte di alcuni residenti. «Dai palazzi intorno qualcuno fa anche il “lancio del sacchetto” dal proprio balcone» dice un residete della zona. Nell’ultimo anno il commissario prefettizio ha ordinato almeno due volte alla proprietà di pulire l’area, ma nulla è accaduto fino ad ora. Ultima in ordine di tempo è l’ordinanza del 2 febbraio scorso ”… adottare ad horas … gli interventi di pulizia e di manutenzione…”, ma ad oggi ancora nulla. L’area rimane una discarica a cielo aperto, covo di ratti e focolaio di probabili infezioni. Nel centro della città.
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