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Cronaca

Svolta sull’omicidio Corrado: ecco i mandanti e i killer. Spunta un sindacalista-talpa

Avviso di conclusione indagini per quattro indagati: secondo la Dda i mandanti furono i boss dei D’Alessandro

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Arriva la svolta sull’omicidio Corrado: spuntano 4 indagati e il movente del delitto. Dopo trent’anni, grazie alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, la Dda di Napoli sembra riuscita a far luce sull’omicidio dell’allora consigliere comunale e dipendente dell’Usl 35. Tutto ruota attorno alla sfera lavorativa e in particolare al suo ruolo di addetto dell’ufficio economato dell’azienda sanitaria. Secondo gli investigatori, Sebastiano Corrado sarebbe stato punito per non aver tenuto contro del clan D’Alessandro nel momento in cui intascava le mazzette degli appalti. Corrado avrebbe frazionato gli affidamenti proprio per sfuggire al controllo della camorra. E per questo sarebbe stato punito. La Dda avrebbe individuato i mandanti: Michele D’Alessandro, boss defunto, Luigi D’Alessandro alias Gigginiello, attualmente libero. Mentre Ugo Lucchese, ora 60enne, sarebbe stato il killer entrato in azione in via Virgilio, alle ore 14 dell’11 marzo 1992, insieme a un altro sicario non ancora identificato.

Ma spunta anche una talpa interna all’asl. Un ex sindacalista, Gregorio Brunetti ora in pensione, colui che all’epoca avrebbe accompagnato Corrado all’esterno dell’ospedale San Leonardo, dove ad attenderlo c’erano i killer a bordo di una Kawasaki che di lì a poco avrebbero esploso i colpi di pistola nella vicina via Virgilio. Ai quattro indagati è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini, facendo finalmente luce sul delitto Corrado, precisamente dopo 30 anni.

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