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Cronaca

Morto carbonizzato a Lettere, ucciso per una polizia assicurativa

Svolta nell’omicidio dello scorso 30 marzo. Fermato dai carabinieri il fratello della vittima

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Svolta nell’omicidio del 33enne ritrovato morto carbonizzato in un casolare agricolo a Lettere lo scorso 30 marzo. I carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo nei confronti del 36enne M.A., gravemente indiziato dell’omicidio premeditato, pluriaggravato, del fratello 33enne, Domenico.

La serrata attività d’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia e coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, ha consentito di far luce sul ritrovamento di un cadavere carbonizzato nelle campagne di Lettere, avvenuto lo scorso 30 marzo. In quell’occasione i militari dell’Arma, allertati da alcuni residenti della zona che avevano notato il propagarsi delle fiamme e una colonna di fumo alzarsi da un fondo agricolo, erano intervenuti in un terreno distante poche centinaia di metri dal centro abitato di Sant’Antonio Abate, ove avevano rinvenuto il cadavere di un uomo completamente carbonizzato, ancora avvolto dalle fiamme, adagiato sotto una piccola tettoia.

I primi accertamenti hanno permesso di ipotizzare che si trattasse di Domenico Martone, la cui autovettura, era stata parcheggiata in una stradina distante poche decine di metri dal luogo del macabro ritrovamento. Gli immediati accertamenti medico-legali ed i primi approfondimenti investigativi sulla vita privata della vittima, priva di qualsiasi precedente penale e di polizia, hanno indotto gli inquirenti a focalizzare l’attenzione investigativa sul contesto familiare della stessa.

L’analisi delle immagini di videosorveglianza pubbliche e private della zona ha permesso di ricostruire gli ultimi momenti di vita della vittima e di accertare la presenza sul luogo del delitto, in un orario compatibile con quello in cui è stato commesso l’omicidio, del fratello del deceduto, nonché di ricostruire il tragitto percorso da quest’ultimo, a piedi, successivamente all’evento delittuoso, nell’allontanarsi dal luogo dell’omicidio.

I successivi approfondimenti investigativi, comprensivi di acquisizioni documentali e di accertamenti, di natura sia tecnica che medico-legale, hanno permesso di delineare un gravissimo quadro indiziario a carico dell’odierno indagato, dal quale è emerso che il giovane fermato avrebbe dato fuoco al corpo del fratello, dopo averlo aggredito e tramortito, mentre questi era ancora in vita, e ne avrebbe premeditato l’omicidio, al fine di riscuotere l’indennizzo di una polizza assicurativa sulla vita della vittima, stipulata più di un anno prima proprio su iniziativa dell’odierno fermato, unico beneficiario della stessa.

Al fratello della vittima viene contestato il reato di omicidio aggravato dalla premeditazione, dai motivi abbietti, per averlo commesso al fine di riscuotere l’indennizzo dell’assicurazione sulla vita del fratello, e dalla crudeltà, per avere dato fuoco a quest’ultimo mentre era ancora in vita. L’adozione del provvedimento di fermo si è resa necessaria stante il concreto e fondato pericolo di fuga del presunto autore dell’omicidio, sul quale si era concentrata l’attenzione investigativa degli inquirenti, trattandosi di un marittimo, legato da vincoli affettivi ad una persona di nazionalità straniera e residente all’estero. Il fermato, dopo le formalità di rito, è stato trasferito nel carcere di Poggioreale.

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Cronaca

In giro per Castellammare con i datteri in uno zaino: arrestato pregiudicato

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Lettere

L’azione degli uomini e delle donne della Guardia Costiera stabiese riprende, silenziosamente assestando l’ennesimo “colpo” ai “predoni del mare” che continuano a deturpare i tratti di costa della bellissima penisola sorrentina ricadente, in parte, anche nell’Area Marina Protetta di “Punta Campanella”.

Brillante operazione di polizia giudiziaria condotta nella mattinata odierna. I
militari della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia si sono mossi al fine di scardinare le maglie del “sistema” illecito che quotidianamente immette sul mercato ingenti quantità di datteri di mare della preziosa specie protetta “Lithophaga – lithophaga”, che vengono offerti e venduti dal semplice consumatore (professionisti e imprenditori), al ristorante ed alla pescheria.

Con il coordinamento delle Procure della Repubblica di Napoli e Torre Annunziata, sempre attente nei confronti del perpetrarsi di questo illecito fenomeno, il nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia è riuscito a cogliere in flagranza un noto soggetto che, nelle ore notturne, aveva deturpato e distrutto la roccia sommersa in un tratto di costa della bellissima penisola sorrentina.

Singolare la dinamica dei fatti, in quanto il pescatore di frodo, al fine di eludere i controlli del personale della Guardia Costiera, dopo la battuta di pesca, si aggirava per le strade di Castellammare di Stabia, con il prodotto occultato in uno zaino per concludere la vendita del prodotto ittico abusivamente pescato. Riconosciuto il soggetto, già noto agli agenti e gravato da numerosi e specifici precedenti penali, interveniva personale militare della Capitaneria di porto per fermarlo e portarlo presso gli Uffici della Guardia Costiera stabiese, dove gli venivano contestati tutti gli addebiti del caso, con la rituale contestazione di una serie di reati tra cui spiccano la ricettazione e il danneggiamento ambientale.

Al termine delle operazioni, i militari procedevano al sequestro, ed alla successiva distruzione, di un quantitativo di datteri di mare di circa 5 chilogrammi.

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Cronaca

In sella a un calesse sull’arenile, due persone multate. Finalmente!

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Calpestavano l’arenile con un calesse. Una scena ripresa e postata sui social decine di volte. E per decine di volte i responsabili sono rimasti impuniti. Questa volta no. Per non parlare delle volte in cui gli escrementi degli animali sono rimasti sulla spiaggia antistante la villa comunale. L’ultima volta addirittura il giorno dopo la maxi-pulizia dell’arenile ad opera della ditta Velia Ambiente.

Questa volta è andata male. Due agenti di polizia municipale di Castellammare di Stabia si sono appostati in borghese e hanno raggiunto due persone che scorazzavano sull’arenile stabiese indisturbati, in sella a un cavallo di piccola taglia.

E’ arrivata così la sanzione, perché è vietato da regolamento comunale. Finalmente.

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Cronaca

Incidente mortale sul raccordo, sale il bilancio delle vittime: muore anche una donna

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Incidente mortale sul raccordo autostradale, sale il bilancio delle vittime. Si registra un secondo decesso. Non ce l’ha fatta la donna di 40 anni,  Carolina Di Pangrazio, moglie del 59enne romano Paolo Balli, morto sul colpo in seguito all’incidente tra la sua moto e un’auto proveniente da Sorrento.

La donna era stata trasportata dal 118 all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, per poi essere trasferita d’urgenza all’ospedale Del Mare in condizioni critiche. Per un giorno ha lottato tra la vita e la morte, ma le manovre rianimatore dei medici non sono bastate. Così sale a due il numero di morti in seguito allo spaventoso incidente di sabato mattina sul raccordo autostradale, in territorio di Castellammare di Stabia.

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Cronaca

Tentato furto in un garage di viale Europa, arrestato un ladro giovanissimo dopo la fuga. E’ caccia al complice

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Arresto notturno per i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia. A finire in manette il 21enne di Santa Maria la Carità Vincenzo Barba, già noto alle forze dell’ordine. I militari dell’Arma sventano un furto in pieno centro, riuscendo ad acciuffare uno dei due malviventi in azione per scassinare un garage.

Sono le 3.30 quando i militari – allertati dal 112 – intervengono a via Francesco Mascia, lì c’è un box-deposito con all’interno diversi elettrodomestici: due persone, con passamontagna e guanti, stanno forzano la saracinesca. Alla vista dei militari i 2 tentano di fuggire. Prima lanciano a terra una chiave stingi tubo da 60 centimetri e poi corrono dividendo tra loro le direzioni di fuga. La scelta dei militari ricade sul 21enne che viene raggiunto dopo circa 500 metri a viale Europa e con non poche difficoltà arrestato.Proseguono le indagini alla ricerca del complice mentre l’arrestato, deve rispondere di tentato furto e resistenza, è in attesa di giudizio.Il materiale utilizzato per il travisamento e l’oggetto utilizzato per scassinare sono stati sequestrati.

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Cronaca

Castellammare, lanciano una molotov nell’area di un palazzo abbandonato e filmano l’incendio (VIDEO)

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Molotov per incendiare spazzatura depositata in un palazzo crollato col terremoto dell’80.
E’ successo nella centralissima via Roma a Castellammare di Stabia dove un gruppetto di giovani ha incendiato con benzina un cumulo di rifiuti abbandonati in un terreno nella centralissima via stabiese.

Il terreno, abbandonato e non curato dai proprietari, da anni è diventato una vera discarica a cielo aperto. Anche il terreno adiacente, dove c’è un contenzioso tra comune e proprietari per la ricostruzione post terremoto, è diventato il deposito di un gruppo di giovani stabiesi che stanno accumulando la legna per l’immacolata.

Alcuni dei responsabili subito si sono dati alla fuga, mentre due sono rimasti a fare un video da pubblicare, forse, sui social.

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