Cronaca
Sabato sera nel caos a Castellammare tra sosta selvaggia, traffico, furti e atti vandalici
Movida incontrollata anche a 24 ore dalla sparatoria in centro: auto in sosta selvaggia, traffico, ragazzini che lanciano spazzatura e furti di auto

Castellammare di Stabia. La sparatoria di venerdì sera ai danni di due ragazzi non è servita a riportare ordine e controllo per le strade del centro città. A Castellammare di Stabia ieri un altro sabato di caos. E’ da poco passata la mezzanotte e ci imbattiamo lungo le strade della movida: auto parcheggiate anche in quarta fila a Piazza Monumento, una sosta selvaggia che blocca il normale flusso circolatorio con auto incolonnate a partire da Via Nocera da una parte e Via Bonito dall’altra. Extracomunitari intenti a vendere merce contraffatta in Villa Comunale, scooter che sfrecciano tra le auto rischiando di investire i pedoni. Nessuna forza dell’ordine a controllare, almeno, il centro città a poco più di 24 ore dal raid in Piazza Giovanni XXII in cui una 23enne è finita in ospedale dopo essere stata colpita da un proiettile al piede mentre era in compagnia di un 20enne, con piccoli precedenti, del Centro Antico. Invece a Via Amato un gruppetto di ragazzi ha iniziato a lanciare sacchetti della spazzatura mentre a Via Raiola un gruppo di ragazzi al momento di riprendere l’auto, intorno all’una, non l’ha più trovata: era stata rubata.
Nell’ultimo mese, oltre alla sparatoria di venerdì, a Castellammare di Stabia abbiamo assistito al pestaggio di uno studente spagnolo in Erasmus in città: il giovane aveva provato a difendere un’amica da un tentativo di rapina e fu raggiunto a colpi di casco da alcuni ragazzi in villa comunale. La scorsa settimana, invece, una coppia fu avvicinata da un malvivente nella centralissima Via Roma. L’uomo puntò un coltello alla gola del ragazzo mentre salutava la fidanzata costringendolo a dargli i soldi, meno di cento Euro, per poi dileguarsi in sella ad uno scooter.

Cronaca
Morì senza ricovero, giustizia per Schiavone: condannato il medico

La morte di Vincenzo Schiavone fu dovuta ad un’imperizia. È arrivata a distanza di più di 4 anni la condanna per il medico che dimise dall’ospedale il sindacalista e lavoratore della nettezza urbana che morì a causa di un infarto dopo essersi recato al San Leonardo.
Una vittoria per la famiglia: “Giustizia e verità è stata fatta su una morte assurda – si legge nel messaggio diffuso dai familiari di Schiavone – La famiglia fin dal primo momento parlò di imperizia, imprudenza, negligenza. Dati che emersero anche dalla relazione autoptica che fu predisposta dal Tribunale di Torre Annunziata.
Quella di Vincenzo fu un’odissea finita male. La famiglia da sempre unita nel ricordo del sindacalista esprime soddisfazione anche se nessuna sentenza potrà più restituire indietro l’amato Vincenzo, resosi protagonista di tante battaglie in città per i lavoratori”.
Cronaca
Emergenza criminalità a Castellammare: sfonda la vetrina di un negozio, ferito si dà alla fuga

E’ sempre più emergenza criminalità a Castellammare di Stabia. Raid a un negozio di tabacchi, l’ennesimo furto ai danni dei commercianti stabiesi. Nel mirino una rivendita di Santa Maria dell’Orto, in pieno centro, presa di mira da un ladro. In pratica il malvivente ha sfondato la vetrina per portare via materiale di pelletteria di un discreto valore. La rottura del vetro ha però causato il ferimento del ladro, che si è allontanato sanguinante, riuscendo a portare via soltanto poche cose.
Si tratta del secondo episodio nel giro di pochi giorni. Almeno due settimane fa lo stesso negozio ha subito anche una rapina. Tutto questo a riprova che l’emergenza criminalità è ancora nervo scoperto per la città di Castellammare di Stabia.
Cronaca
Ratti e spazzatura nel centro città: degrado ed abbandono nel salotto buono di via Roma

Degrado ed incuria nel centro di Castellammare di Stabia. Sono anni ormai che le aree dove dovrebbero esere ricostruiti due palazzi nella centralissima via Roma a Castellammare sono diventate vere e proprie discariche. Nonostante numerose denuncedi residenti e richieste di pulizia, seguite poi da ordinanze comunali, le aree rimangono sede di cumuli di rifiuti di ogni genere. Il contenzioso che ricade sull’area non è materia semplice, tanto da bloccare le operazioni di ricostruzione. Negli anni, varie amministrazioni comunali si sono succedute ed altrettanti funzionari e dirigenti comunali hanno letto i documenti per la ricostruzione, ma tutto rimane fermo al palo. Area in stato di abbandono ed oggetto di lancio di rifiuti da parte di alcuni residenti. «Dai palazzi intorno qualcuno fa anche il “lancio del sacchetto” dal proprio balcone» dice un residete della zona. Nell’ultimo anno il commissario prefettizio ha ordinato almeno due volte alla proprietà di pulire l’area, ma nulla è accaduto fino ad ora. Ultima in ordine di tempo è l’ordinanza del 2 febbraio scorso ”… adottare ad horas … gli interventi di pulizia e di manutenzione…”, ma ad oggi ancora nulla. L’area rimane una discarica a cielo aperto, covo di ratti e focolaio di probabili infezioni. Nel centro della città.
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Morì senza ricovero, giustizia per Schiavone: condannato il medico
Filomena Criscuolo
29 Maggio 2022 @ 10:04 at 10:04
In tutta questa sfilza di negatività avete dimenticato di citare i topi in Villa Comunale.Mi meraviglio di voi che siete stati così precisi nel raggruppare tante info utili per i nostri potenziali turisti, come avete fatto a dimenticarlo?