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Scioglimento, il Tar ordina di desecretare gli atti. Ma rinvia tutto a dicembre

La discussione slitta al 21 dicembre. Entro 45 giorni il Viminale dovrà trasmettere le motivazioni senza gli «omissis»

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Soltanto dopo l’udienza del 21 dicembre 2022 il Tar potrà esprimersi sullo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del consiglio comunale di Castellammare. Ma il tribunale amministrativo ha ordinato al ministero dell’Interno di desecretare gli atti e di consegnarli entro il termine di 45 giorni.

E’ quanto contenuto dall’ordinanza del Tar del Lazio a cui si è appellata buona parte dell’ex amministrazione comunale, con in testa l’ex sindaco Gaetano Cimmino, affidando il ricorso allo studio romano di Angelo Clarizia, un principe del foro della capitale.

Un piccolo risultato è stato ottenuto: avere accesso alla relazione della commissione d’accesso senza gli «omissis». Ma i tempi si allungano di tantissimo. La prossima udienza, che discuterà nel merito, è convocata per il 21 dicembre 2022.

Intanto, 14 dei politici menzionati nella relazione della commissione d’accesso sono attesi dall’udienza del 5 luglio, presso il tribunale di Torre Annunziata per discutere della proposta di incandidabilità avanzata dal Viminale.

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