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Cronaca

Castellammare, anziano lasciato morire solo in pronto soccorso

La denuncia del figlio: «Mio padre lasciato in una stanza nel pronto soccorso perchè posti nei reparti non c’erano»

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Castellammare

Castellammare di Stabia. Angelo è morto da solo in pronto soccorso a 48 ore dall’arrivo senza nemmeno essere visto dalla moglie. A raccontare l’episodio avvenuto nei giorni scorsi è il figlio Raffaele. Il padre «è stato 48 ore nel Pronto Soccorso dell’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Una stanza piccola, con tanti lettini e malati. Avrebbe dovuto essere trasferito in reparto per curare un epatopatia ma nonostante le nostre ripetute richieste è rimasto lì, perché posti non ce n’erano. Nostro padre – prosegue il racconto pubblicato dai colleghi di Vico Equense Online – era una persona non autosufficiente, aveva bisogno di assistenza continua, lo abbiamo fatto più volte presente, anche con la documentazione. Ma vederlo e prendersene cura, come volevamo fare noi e nostra mamma, è stato quasi impossibile.  Non vogliamo attaccare nessuno, soltanto un sistema che lascia pazienti per giorni e giorni nelle stanze del Pronto Soccorso, in condizioni difficili e non consone alla degenza e alle cure necessarie. La sera prima della morte – continua il racconto – abbiamo accompagnato mia madre per fargli visitare il marito. Ci hanno fermato, detto che non si poteva entrare e che mio padre era tranquillo con il cellulare, ma non c’era nessuna urgenza. Abbiamo insistito con educazione e rispetto per il lavoro altrui ma niente da fare. Di notte la telefonata che era deceduto improvvisamente. Era cardiopatico, sappiamo e sapevamo dei suoi problemi e, fermo restando la possibilità di richiedere la cartella clinica, che è un nostro diritto, segnaliamo, a nostro avviso, la poca umanità, la poca empatia e il poco rispetto di una​ persona anziana che aveva bisogno di essere accudita H24 e che invece è stata lasciata sola, senza l’affetto dei suoi cari, proprio negli ultimi giorni di vita Le norme non prevedono le visite nei Pronto Soccorso, ma neanche che una persona che ha bisogno urgente di cure specialistiche stazioni in un Pronto Soccorso per giorni. Inoltre, ci sono eccezioni che il personale sanitario deve valutare, come nel caso di persone dichiarate invalide e non autosufficienti, titolari di “accompagno. Nostro padre non avrebbe dovuto essere lì, ma in un reparto dove poter ricevere le cure specialistiche necessarie e le visite quotidiane dei familiari. Una situazione che sappiamo essere comune a tanti ma che resta intollerabile per una società che dovrebbe avere grande rispetto per gli anziani, per chi ha lavorato una vita intera pagando tasse per garantirsi anche cure sanitarie dignitose che spesso non sono adeguate».

Nei giorni scorsi il primario dell’Unità complessa di Medicina d’Urgenza, Pietro Di Cicco, aveva lanciato l’allarme sulla carenza di personale. Cinque i medici in organico assegnati al pronto soccorso. Un numero basso da non riuscire a coprire i turni di una giornata: «Ad agosto ci sono giorni per i quali non riusciremo a garantire nemmeno i codici rossi, non so come fare i turni. Lavoriamo in condizioni disumane, la situazione è ingestibile». Il pronto soccorso dell’ospedale stabiese abbraccia un’utenza di oltre 200mila abitanti del comprensorio e mediamente si registrato circa 150 accessi al giorno di ogni tipo, dal codice bianco a quello rosso, con attese che superano anche le 12 ore.


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Cronaca

Venditori ambulanti e giocattoli contraffatti in Villa, scatta il maxi-sequestro. Multa record a un bengalese

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Castellammare

Venditori ambulanti e giocattoli contraffatti in Villa, scatta il maxi-sequestro. Questo pomeriggio personale di Polizia Municipale in particolare il Nucleo Operativo di Polizia Commerciale, agli ordini del Comandante Colonnello Antonio Vecchione e coordinati dal Tenente Donato Palmieri, hanno effettuato un’operazione di polizia che ha portato sequestro di merce di illecita provenienza in Villa Comunale.
Sono state sequestrate merci di diverso tipo di illecita produzione (giocattoli, cover e pellicole per smartphone) in violazione alle Leggi Regionali e Locali sul Commercio in Forma itinerante. Alla vista degli operatori, diversi ambulanti lasciavano la merce esposta sul suolo e si dileguavano tra le traverse laterali di Corso Garibaldi in quel momento gremito di persone. Un cittadino di Nazionalità Bengalese residente nel Comune di Napoli è stato identificato e sanzionato per le normative in materia commerciale e si è visto commisurare una sanzione amministrativa da euro 5mila oltre al sequestro finalizzato alla confisca delle merci. Le attività di controllo continueranno nei prossimi giorni sopratutto mei fine settimana.

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Cronaca

Pimonte, droga in cucina: arrestato 22enne

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PIMONTE: droga in cucina, 22enne arrestato dai Carabinieri

I carabinieri della stazione di Pimonte e quelli della sezione operativa di castellammare di stabia hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Antonio Attianese, 22enne del posto già noto alle ffoo. Durante una perquisizione domiciliare i militari hanno rinvenuto in un mobile della cucina 61 grammi di marijuana già divisi in 20 bustine e 1 “pallina” di cocaina. E ancora un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento e 40 euro in contante ritenuto provento illecito. Attianese è ora ai domiciliari, in attesa di giudizio.

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Cronaca

Il Comune nega agli ultras la festa di compleanno della Juve Stabia

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Castellammare

Dopo aver seguito il percorso burocratico previsto, oggi, a due giorni dall’evento in Villa Gabola per vivere insieme al quartiere un bene comune, in occasione del compleanno della Juve Stabia domenica 19 marzo, è stata negata l’autorizzazione da parte del Comune di Castellammare.
É protesta a Castellammare: “Tanti sono gli sforzi volontari che da settimane noi, Curva Sud UJS, Gli Amici della Filangieri e Stabiesi Post Fata, stiamo facendo per organizzare e diffondere un evento che ha l’obiettivo di aggregare in allegria e mettere la Villa Gabola a disposizione del quartiere e di tanti bambini per i quali erano pronte tante attività.

Le motivazioni dei dirigenti comunali che abbiamo dovuto ascoltare erano ragioni di ordine pubblico, per concomitanza con gara Juve Stabia-Latina e, udite udite, mancanza di personale per apertura/chiusura Villa. A poche ore dalla prima PEC inviata, alla quale il Comune ha reagito non segnalando criticità, questi due elementi, la gara e la disponibilità di personale, erano già noti a chi di dovere ed è inoltre una falsità che l’evento rappresenti un problema di ordine pubblico, dopo il grande successo e l’assenza di alcun tipo di criticità durante il primo evento di riapertura della Villa Gabola del 5 marzo. Il tutto, quando normalmente e tristemente la Villa Gabola è chiusa tutte le domeniche.

Intanto, esprimiamo pacificamente così il nostro dissenso e lo faremo anche domenica 19 marzo di mattina all’esterno della Villa Gabola, augurandoci ancora che il buon senso possa prevalere e che possa celebrarsi una giornata nata dagli stabiesi per gli stabiesi, senza interessi di alcun tipo se non quelli legati al vivere insieme un bene comune”.

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