Cronaca
Turista spagnola vuole lanciarsi nel vuoto a Lettere: salvata dai carabinieri
Il gesto dopo aver assunto stupefacenti in un albergo. In manette pregiudicato di Scafati e 31enne venezuelana

Lettere. Una turista spagnola è stata salvata dai carabinieri, polizia locale e vigili del fuoco a Lettere mentre stava per lanciarsi nel vuoto. L’episodio nella giornata di ieri poco dopo le 14. Ad allertare i carabinieri alcuni passanti che hanno notato la donna in stato confusionario. Quando i militari si avvicinano la sua reazione è inaspettata. Inizia ad urlare e scavalca un muretto che si affaccia su uno strapiombo di 8 metri. Vuole lanciarsi ma il motivo non è chiaro. La scena è stata ripresa anche da un cellulare ed ha fatto il giro dei social.
Per salvarla saranno necessarie due ore di rassicurazioni e fiumi di parole ma solo la prontezza di riflessi dei militari e degli altri presenti eviterà il peggio. E’ ancora agitata e i carabinieri ipotizzano che il suo comportamento possa essere mosso dall’uso di stupefacenti. Scavano nelle ore precedenti e scoprono che la giovane, insieme ad altre due persone, aveva trascorso qualche ora in un albergo di Lettere. Quando raggiungono la camera trovano al suo interno un 46enne di Scafati già noto alle forze dell’ordine e una 31enne incensurata di origini venezuelane. Con loro anche 1 chilo e mezzo di cocaina e 3650 euro in banconote di vario taglio. Entrambi sono finiti in manette per detenzione di droga a fini di spaccio ma continuano le indagini per ricostruire a ritroso la storia dei tre.

Cronaca
Morì senza ricovero, giustizia per Schiavone: condannato il medico

La morte di Vincenzo Schiavone fu dovuta ad un’imperizia. È arrivata a distanza di più di 4 anni la condanna per il medico che dimise dall’ospedale il sindacalista e lavoratore della nettezza urbana che morì a causa di un infarto dopo essersi recato al San Leonardo.
Una vittoria per la famiglia: “Giustizia e verità è stata fatta su una morte assurda – si legge nel messaggio diffuso dai familiari di Schiavone – La famiglia fin dal primo momento parlò di imperizia, imprudenza, negligenza. Dati che emersero anche dalla relazione autoptica che fu predisposta dal Tribunale di Torre Annunziata.
Quella di Vincenzo fu un’odissea finita male. La famiglia da sempre unita nel ricordo del sindacalista esprime soddisfazione anche se nessuna sentenza potrà più restituire indietro l’amato Vincenzo, resosi protagonista di tante battaglie in città per i lavoratori”.
Cronaca
Emergenza criminalità a Castellammare: sfonda la vetrina di un negozio, ferito si dà alla fuga

E’ sempre più emergenza criminalità a Castellammare di Stabia. Raid a un negozio di tabacchi, l’ennesimo furto ai danni dei commercianti stabiesi. Nel mirino una rivendita di Santa Maria dell’Orto, in pieno centro, presa di mira da un ladro. In pratica il malvivente ha sfondato la vetrina per portare via materiale di pelletteria di un discreto valore. La rottura del vetro ha però causato il ferimento del ladro, che si è allontanato sanguinante, riuscendo a portare via soltanto poche cose.
Si tratta del secondo episodio nel giro di pochi giorni. Almeno due settimane fa lo stesso negozio ha subito anche una rapina. Tutto questo a riprova che l’emergenza criminalità è ancora nervo scoperto per la città di Castellammare di Stabia.
Cronaca
Ratti e spazzatura nel centro città: degrado ed abbandono nel salotto buono di via Roma

Degrado ed incuria nel centro di Castellammare di Stabia. Sono anni ormai che le aree dove dovrebbero esere ricostruiti due palazzi nella centralissima via Roma a Castellammare sono diventate vere e proprie discariche. Nonostante numerose denuncedi residenti e richieste di pulizia, seguite poi da ordinanze comunali, le aree rimangono sede di cumuli di rifiuti di ogni genere. Il contenzioso che ricade sull’area non è materia semplice, tanto da bloccare le operazioni di ricostruzione. Negli anni, varie amministrazioni comunali si sono succedute ed altrettanti funzionari e dirigenti comunali hanno letto i documenti per la ricostruzione, ma tutto rimane fermo al palo. Area in stato di abbandono ed oggetto di lancio di rifiuti da parte di alcuni residenti. «Dai palazzi intorno qualcuno fa anche il “lancio del sacchetto” dal proprio balcone» dice un residete della zona. Nell’ultimo anno il commissario prefettizio ha ordinato almeno due volte alla proprietà di pulire l’area, ma nulla è accaduto fino ad ora. Ultima in ordine di tempo è l’ordinanza del 2 febbraio scorso ”… adottare ad horas … gli interventi di pulizia e di manutenzione…”, ma ad oggi ancora nulla. L’area rimane una discarica a cielo aperto, covo di ratti e focolaio di probabili infezioni. Nel centro della città.
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