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Politica

Profughi ucraini accolti in un bene confiscato alla camorra

Il Comune richiede un finanziamento da 200mila euro al Viminale e punta tutto su Asharam Santa Caterina

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I profughi di guerra ospitati in un bene confiscato alla camorra. La commissione straordinaria, giunta a Castellammare di Stabia dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, ha deciso di puntare sugli immobili sottratti ai clan per dare una casa a chi scappa dal conflittao in Ucraina. Con una delibera commissariale (con i poteri della giunta) è stato approvato il progetto.

Il Comune di Castellammare così facendo partecipa alla selezione indetta dal ministero dell’Interno, con l’obiettivo di individuare beni confiscati alle mafie per accogliere profughi ucraini. A Palazzo Farnese hanno deciso di investire tutto su bene in particolare, quello di via Santa Caterina, quello in cui si è svolte il progetto Asharam. L’amministrazione prevede di investire 200mila euro per adeguare la struttura, soldi che arriverebbero dal ministero dell’Interno, così da rendere accogliente il bene confiscato e poterlo destinare a chi scappa dall’Ucraina per via della guerra.

dadimar


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Attualità

Boom di turisti a Castellammare, il Comune crea aree di sosta per gli autobus

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Boom di turisti in città, il Comune crea aree di sosta per gli autobus. E’ questa l’ultima disposizione della commissione straordinaria, alle porte della primavera e con gli alberghi e altre strutture ricettive vicini al sold out. Da qui la necessità di prevedere degli stalli in periferia per non far transitare i bus turistici nel già congestionato centro cittadino di Castellammare.

Arriva così l’ordinanza firmata dal comandante Antonio Vecchione, che motiva il provvedimento facendo proprio riferimento “ai flussi turistici sempre più crescenti e non più concentrati in determinati periodi dell’anno ed a una indispensabile regolamentazione della sosta dei bus turistici in città connessa ai vigenti provvedimenti per la prevenzione e il contenimento dell’inquinamento atmosferico”. Da qui “la necessità di individuare e regolamentare un’area idonea alla sosta dei bus turistici”.

L’area è stata individuata nella periferia nord di Castellammare di Stabia, in via Alcide de Gasperi, tra lo stabilimento ex MeridBulloni e il centro Medi.

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Cronaca

Il Comune nega agli ultras la festa di compleanno della Juve Stabia

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Dopo aver seguito il percorso burocratico previsto, oggi, a due giorni dall’evento in Villa Gabola per vivere insieme al quartiere un bene comune, in occasione del compleanno della Juve Stabia domenica 19 marzo, è stata negata l’autorizzazione da parte del Comune di Castellammare.
É protesta a Castellammare: “Tanti sono gli sforzi volontari che da settimane noi, Curva Sud UJS, Gli Amici della Filangieri e Stabiesi Post Fata, stiamo facendo per organizzare e diffondere un evento che ha l’obiettivo di aggregare in allegria e mettere la Villa Gabola a disposizione del quartiere e di tanti bambini per i quali erano pronte tante attività.

Le motivazioni dei dirigenti comunali che abbiamo dovuto ascoltare erano ragioni di ordine pubblico, per concomitanza con gara Juve Stabia-Latina e, udite udite, mancanza di personale per apertura/chiusura Villa. A poche ore dalla prima PEC inviata, alla quale il Comune ha reagito non segnalando criticità, questi due elementi, la gara e la disponibilità di personale, erano già noti a chi di dovere ed è inoltre una falsità che l’evento rappresenti un problema di ordine pubblico, dopo il grande successo e l’assenza di alcun tipo di criticità durante il primo evento di riapertura della Villa Gabola del 5 marzo. Il tutto, quando normalmente e tristemente la Villa Gabola è chiusa tutte le domeniche.

Intanto, esprimiamo pacificamente così il nostro dissenso e lo faremo anche domenica 19 marzo di mattina all’esterno della Villa Gabola, augurandoci ancora che il buon senso possa prevalere e che possa celebrarsi una giornata nata dagli stabiesi per gli stabiesi, senza interessi di alcun tipo se non quelli legati al vivere insieme un bene comune”.

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Politica

Duro documento della Dc stabiese: “Basta con i soliti nomi che hanno distrutto Castellammare”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera dal segretario cittadino della Dc stabiese.

Ed eccoci qui a leccarci le ferite, a fare polemiche su tutto, a guardare chi da lontano costruisce su Stabia, a criticare tutto quello che Voi politicanti stabiesi siete stati capaci a distruggere.

E già, si pensa alla corsa alla poltrona, i soliti nomi, i soliti partiti, le solite liste civiche con dietro il “burattinaio” di turno. Ma non vi vergognate, con quale coraggio, stato d’animo, vi presentate?

Avete distrutto Stabia, l’avete strappata dalle mani dei suoi cittadini, l’avete consegnata nelle mani della malavita, una società di pseudo-politici egoisti, finalizzata a distruggere ma non a costruire, un esercito di neofiti, dilettanti, acchiappatori di voti, incapaci di guardare oltre il più veto personalismo.

Leggo: “Fermiamo lo scippo alla città” ….!!! ”occorre una riflessione”…….!!! “città sospesa”…..!!!, soliti personaggi che hanno governato per decenni ora si accorgano che bisogna salvare la città. E quando avete governato voi? Che avete fatto? Avete distrutto tutto come Attila, povera Castellammare, poveri stabiesi.
Una città gioiello l’avete smembrata con l’ingovernabilità fatta di compromessi, per tenere calda la “poltroncina”.
Ora si guarda ai viciniori, persone che lavorano per la propria Comunità, che invidia tutto questo mi fa…ma è da plauso, lavorano bene, vedi S. Maria la Carità, Lettere, Sant’Antonio Abate, Gragnano.

Un rigo a parte lo voglio scrivere per il Sindaco di Pompei e per la sua Giunta, per il lavoro che stanno facendo per la propria Comunità, ed ora un progetto immenso: “Porto di Pompei” di Marina di Stabia, “Fiera del Lavoro”, aziende che incontrano i giovani in cerca di figure professionali per il settore turistico alberghiero, uno dei tanti progetti, un Politico che costruisce. (è forse questo… occasioni perse?).

E voi? Una lunga spirale di chiacchiere. Voi pensate alle prossime amministrative, ai voti che liste occasionali, allestite con improvvisazione, vi riporteranno su quella sedia, guarite dalla vostra malattia che si chiama “disonestà”. Fate spazio ai giovani.
Appello agli Stabiesi, mettete da parte gli individualismi, archiviate coloro che cambiano casacca, basta con i soliti nomi, mandateli a casa.
CAMBIATE OGGI E NON DOMANI DATE UN FUTURO AI VOSTRI FIGLI.

Salvatore Coda

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