Politica
Scioglimento, arriva l’ora della sentenza: c’è fiducia nel centrodestra stabiese

C’è grande fiducia nel centrodestra stabiese. Nelle ore che separano la città dalla sentenza del Tar, si respira un clima positivo negli ambienti dell’ex maggioranza. Sui social e sulle chat di gruppo si nota un certo ottimismo. Domani infatti potrebbe essere depositata la sentenza del terza sezione del tribunale amministrativi di Roma sulla richiesta di annullamento del provvedimento di scioglimento per infiltrazioni camorristiche. Si fa leva sulla carenza di documentazione consegnata ai legali dell’ex sindaco Gaetano Cimmino e dei suoi fedelissimi.
Se il ricorso dovesse essere accolto, si andrebbe a elezioni subito, nella primavera di quest’anno, come da scadenza naturale del mandato. L’ex giunta avrebbe anche la possibilità di ritornare con pieni poteri a Palazzo Farnese, fino alle elezioni, ma questa sembra un’ipotesi remota. Infatti, il centrodestra potrebbe optare per la rinuncia e puntare tutto sul voto di primavera per tornare a guidare la città.
Il tutto mentre in città si scaldano i motori dal punto di vista politico. Con il nuovo anno sono diversi gli incontri già tenuti dalle varie forze politiche, in realtà molte civiche stanno ragionando per trovare una quadra. Ma gli equilibri politici sono ancora tutti da definire, soprattutto nel centrosinistra, diviso da civismo e fase congressuale che vedrà protagonista il Partito Democratico.
Il centrodestra, invece, attende con ansia la sentenza del Tar per capire quale sarà il suo futuro. Domani potrebbe arrivare il primo verdetto.
Daniele Di Martino

Politica
Patto tra Comune e Regione per il nuovo “Ospedale delle Acque”, via libera alla riconversione delle Terme

Via libera all’ospedale al posto delle Terme. Il Comune di Castellammare di Stabia e Regione Campania siglano il patto per acquistare i beni di proprietà della Sint, altrimenti destinati a finire all’asta nell’ambito della procedura di concordato presso il tribunale di Torre Annunziata. Dalle stime ufficiali il patrimonio immobiliare del Solaro vale 21 milioni di euro, a fronte di una massa debitoria di 13 milioni accumulata in questi anni dalla Sint. Secondo quanto disposto dai giudici della sezione fallimentare del tribunale oplontino, la massa debitoria dovrà essere estinta entro il 2025. Quindi i tempi sono anche stretti, considerando che la curatela per rispettarli dovrebbe mettere all’asta i beni quanto prima.
In quest’ottica si inserisce il progetto benedetto dal governatore De Luca: acquisire il patrimonio termale in compartecipazione con il Comune di Castellammare di Stabia e trasferirci l’ospedale San Leonardo, già ribattezzato “Ospedale delle Acque”.
Si sono fatti passi in avanti, perché dopo la delibera di giunta regionale con cui De Luca confermava l’indirizzo di acquisire i beni del Solaro, arriva anche la delibera della commissione straordinaria che regge le sorti del Comune di Castellammare. Così facendo i commissari hanno espresso parere favorevole, non solo a consentire l’acquisto da parte della Regione, ma anche ad acquisire una parte dei beni del Solaro come l’area parcheggio, il parco idropinico, Villa Ersilia rinunciando ai crediti che il Comune vanta dalla Sint.
Regione Campania, invece, si occuperebbe di liquidare il resto della massa debitoria agli altri creditori, tra cui anche gli ex dipendenti termali che si sono visti riconoscere un cospicuo risarcimento con tanto di sentenza della Corte di Cassazione.
Nella delibera a firma dei commissari Cannizzaro, Passerotti e Valentino si conferma “una proficua interlocuzione tra la Commissione Straordinaria e la Regione Campania”, nel corso della quale Palazzo Santa Lucia ha “incaricato, con apposita delibera, i competenti Uffici dell’istruttoria preordinata alla valutazione sulla destinazione delle aree del Solaro, di proprietà della S.I.N.T. S.p.A. in liquidazione, all’edificazione di un complesso sociosanitario destinato anche ad ospitare il Nuovo Ospedale di Castellammare e sui presupposti giuridico-amministrativi e sulle condizioni economiche per l’acquisto dell’area”.
Si sono svolte già riunioni tecniche tra la Regione, la commissione straordinaria, l’amministratore unico della S.I.N.T. e l’avvocato rappresentante del Collegio incaricato per la liquidazione. Incontri nei quali, si legge nella delibera dei commissari, i partecipanti hanno verificato la fattibilità della procedura, nonostante il patrimonio sia oggetto di procedura di concordato presso la sezione fallimentare del Tribunale di Torre Annunziata.
“In occasione degli incontri tecnici svolti presso la Regione – si legge ancora nella delibera – era stata valutata l’ipotesi, al fine di conseguire l’acquisizione delle aree occorrenti alla realizzazione della struttura socio-sanitaria, di procedere alla estinzione totale, a cura delle Regione stessa, dei debiti della SINT SpA, al fine di liberarla dalla procedura concorsuale cui deve essere sottoposta, chiudere la fase della liquidazione della Società e trasferire i beni”.
Daniele Di Martino
Politica
Tassa di soggiorno, approvate le tariffe: i turisti pagano fino a 2 euro al giorno

Confermate le tariffe per la tassa di soggiorno. Nessun aumento per alberghi e bed & breakfast di Castellammare di Stabia. La commissione straordinaria guidata dal prefetto Raffaele Cannizzaro ha approvato le tariffe per l’anno 2023, senza rincari rispetto a quello precedente.
Si va da un massimo di 2 euro al giorno, a carico del turista, a un minimo di 1 euro. Per gli alberghi a cinque stelle la tariffa da applicare è di 2 euro al giorno, 1,50 euro per i quattro stelle e 1 euro per le strutture fino a tre stelle. Campeggi e ostelli 1 euro al giorno, così come per bed & breakfast, case vacanze, affittacamere, residence e agriturismi.
Politica
Mezzo milione per riqualificare via Varano, simbolo del degrado a due passi da villa Arianna

Mezzo milione per riaprire via Varano. Finalmente si muove qualcosa. Il Comune di Castellammare di Stabia approva il progetto per la riqualificazione di uno dei posti più degradati. Sono trascorsi circa 15 anni e via Varano non solo è chiusa, ma è una discarica a cielo aperto. La stradina che collega il pianoro di Varano con il centro cittadino, costeggiando il sito archeologico di villa Arianna, rivede la luce. O meglio si prospetta una riapertura una volta conclusi i lavori di messa in sicurezza programmati dal comune.
La commissione straordinaria ha previsto un intervento di messa in sicurezza per consentire l’apertura della stradina. Anche perché proprio la chiusura della stessa ha “invogliato” gli inquinatori seriali stabiesi a renderla un ricettacolo di rifiuti. Di tanto in tanto in quell’area sono state ritrovate anche lastre di amianto, un rifiuto molto pericoloso e costoso da smaltire.
Per non parlare della magra figura di fronte a gruppi di turisti che sempre più di frequente visitano il sito di villa Arianna. Per accedere all’area archeologica è difficile fare a meno di notare il degrado che ruota intorno alle ville romane di Varano.
Adesso si spera in una riqualificazione in tempi brevi. Era ora.
Daniele Di Martino
-
Attualità1 giorno fa
Grande successo per l’evento dei camion illuminati: raccolti 40mila euro per Mariarosaria
-
Cronaca1 giorno fa
Castellammare, sferra un pugno a un dipendente di un supermercato per scappare con la spesa
-
Attualità6 giorni fa
Auto parcheggiate sul marciapiede, caos e proteste per le “mappine” di via Roma
-
Politica6 giorni fa
Duro documento della Dc stabiese: “Basta con i soliti nomi che hanno distrutto Castellammare”
-
Cronaca4 giorni fa
Venditori ambulanti e giocattoli contraffatti in Villa, scatta il maxi-sequestro. Multa record a un bengalese
-
Cronaca5 giorni fa
Droga spedita per posta, sequestrato un pacco con 4 chili di marijuana
-
Attualità2 giorni fa
Boom di turisti a Castellammare, il Comune crea aree di sosta per gli autobus
-
Attualità5 giorni fa
A Santa Maria la Carità arriva il distributore automatico di buste
Carmela Santonicola
30 Gennaio 2023 @ 15:44 at 15:44
Bravo valuta bene governatore non si può coprire uno scempio con un altro poiché quel bene che era un bene ambientale e patrimoniale non può essere sostituito con un nosocomio che si potrebbe fare in molte altre aree della città una di queste potrebbe essere la zona Sud Est di Varano che abbraccerebbe tutti gli altri Comuni