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Castellammare, stop alle assunzioni di parenti dei politici sciolti per infiltrazioni camorristiche

La stretta dei commissari antimafia

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Parenti dei politici nelle ditte che lavorano per il Comune.Arriva la stretta della commissione antimafia di Castellammare di Stabia, guidata dal Prefetto Raffaele Cannizzaro.

Lo stop riguarda i familiari dei consiglieri comunali e assessori sciolti per infiltrazioni camorristiche il 24 febbraio 2022, su indicazione del Consiglio dei ministri allora guidato dal premier Draghi.Sono in particolare le cooperative che gestiscono servizi per conto di Palazzo Farnese, ma anche ditte appaltatrici.

I dipendenti assunti da queste società hanno compilato un’autodichiarazione in cui certificano di non essere parenti dei componenti dell’ultimo consiglio comunale sciolto per infiltrazioni.La stretta riguarda non solo familiari fino al quarto grado di parentela, indipendentemente se responsabili dello scioglimento o meno, ma anche di affini o comunque persone che frequentano stabilmente uno degli ex consiglieri comunali.

Una disposizione, quella di Palazzo Farnese, che è stata istituita già da qualche mese su iniziativa della commissione antimafia che regge le sorti del Comune stabiese.Chiaramente il riferimento è a quanto contenuto nella relazione della commissione d’accesso, o meglio il capitolo dedicato ai parenti di consiglieri comunali e assessori assunti da cooperative in appalto con il comune di Castellammare di Stabia.


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Terremoto in Forza Italia, lo strappo si consuma tra Patriarca e Martusciello

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Terremoto in Forza Italia in Campania.Lo strappo si consuma proprio nell’area stabiese,  tra Annarita Patriarca e Fulvio Martusciello.

Le nuove nomine della segreteria regionale scatenano una reazione a catena, con le conseguenti dimissioni della Patriarca da segretaria provinciale di Napoli assieme ai fedelissimi del direttivo, tra cui l’ex sindaco di Castellammare, Gaetano Cimmino.Proprio a Castellammare sembra aver vinto la linea di Franco Cascone e Nello Di Nardo, nominati rispettivamente vicesegretario regionale del partito e componente della segreteria regionale.

Il segretario regionale Fulvio Martusciello ha ufficializzato una serie di nomine per rafforzare la struttura del partito in Campania. “Accanto al coordinatore regionale vicario Pasquale Perrone Filardi, sono stati nominati Franco Cascone come vice coordinatore regionale, e i componenti della segreteria regionale l’on.Nello Di Nardo, il senatore Raffaele De Rosa e l’on.

Ermanno Russo.Dario Colombo, di Torre del Greco, assume invece il ruolo di responsabile regionale per le adesioni”, come riferisce una nota.

“Siamo certi che l’esperienza che accomuna ognuno dei prescelti ci renderà ancora più forti in Regione Campania”, ha dichiarato Martusciello.

Nuove adesioni a Forza Italia si registrano nel casertano tra cui il sindaco di Maddaloni Andrea De Filippo e un nutrito gruppo di fedelissimi tra assessori e consiglieri comunali.Tutto in ottica elezioni regionali, che stanno spaccando anche il Pd sulla futura candidatura di Vincenzo De Luca.

Un terzo mandato non ancora digerito dai vertici nazionali ma caldeggiato dal partito campano.


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Attualità

Marina di Stabia cancella la dicitura Castellammare dalle brochure informative. Ormai è rottura con la città.

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Castellammare di Stabia scompare completamente dalle brochure di Marina di Stabia.Ormai la società che gestisce il Marina ha decretato un taglio netto con la città delle acque.

Città dove territorialmente si trova il porto turistico tra i più importanti del Mediterraneo.Città sbeffeggiata dalla società di gestione.

Cittadini privati delle famose opere a terra che la società avrebbe dovuto realizzare in cambio dei finanzaimenti pubblici ricevuti per costruire il porto.La rottura con la città di Castellammare non viene da tanto lontano, ma si fissa in poco meno di un anno fa quando, la società che gestisce il Marina, sigla un accordo con il comune di Pompei ed inserisce nella dicitura “Porto di Pompei”.

A Castellammare ci fu una levata di scudi e l’indignazione fu tanta, ma così è rimasto tutto.Non sono servite a niente.

Come a niente sono servite tutte le manifestazioni e esternazioni sul fatto che la società dovrebbe restituire i fondi pubblici ricevuti semplicememente per il fatto che non ha terminato i lavori.Ci sarebbe poi una variante alla riqualificazione del waterfront stabiese che ha visto perdere 2 piazze, una tra le quali dovrebbe essere quella sorta di isola con giostrine su via De Gasperi.

Per non parlare poi della promessa di garanzia per i livelli occupazionali.Insomma, Marina di Stabia ha solo sfruttato Castellammare di Stabia per mungere fondi pubblici e fare i propri comodi, e vuole continuare a farlo.

Infatti è in atto un braccio di ferro tra società e Comune proprio per l’avvio delle tanto nominate opere a terra.Chi parla di speculazione, chi di diritto commerciale, altri ancora di dovere imprenditoriale, intanto i capannoni sono fatiscenti e tali rimangono.

Ennesimo caso stabiese di abbandono e sfruttamento della cosa pubblica.

 

Ciro Serrapica


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Base Popolare “Apriamo una nuova fase”

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Aprire una nuova fase che coinvolga maggiormente il Consiglio Comunale e la città”.E’ la richiesta che avanza Base Popolare Democratici e Progressisti in consiglio comunale rappresentata da Maurizio Apuzzo .

Ancora una volta il gruppo utilizza il portale Lo Scaffale per condividere riflessioni e documenti utili allo sviluppo di una riflessione.

“Base Popolare Democratici e Progressisti con l’assemblea del 28 ottobre ha voluto offrire un contributo alla maggioranza che ha vinto – con Vicinanza sindaco – le elezioni.Il nostro intento è quello di spingere affinchè non si resti bloccati in attesa di avvicendamenti nella giunta comunale facendo prevalere, invece, la necessità di definire priorità e un pieno coinvolgimento sulle scelte da compiere. É una preoccupazione, ne siamo certi, anche di altri gruppi consiliari.

Abbiamo dunque provato, per queste ragioni, a segnalare alcune urgenze e i rischi che Castellammare sta correndo.Le scelte fatte in precedenza, i progetti che ne sono derivati sulla base delle risorse legate al Pnrr e il CIS, incideranno sulla possibilità di cambiare il presente e di costruire una prospettiva futura su basi più solide.

Dobbiamo adesso “approfittare” con intelligenza e decisione di opportunità che difficilmente, anche per i problemi che stanno emergendo a livello non solo europeo, potranno ripresentarsi negli anni a venire La nostra proposta di cambiare passo, costruire ” Passaggi di Partecipazione “ e entro Marzo un’assise cittadina, va in questa direzione.Sul sito lo scaffale  abbiamo ancora una volta pubblicato dei documenti che speriamo possano aiutare il confronto e la discussione di cui la città ha un profondo bisogno”


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