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Cronaca

Finto carabiniere truffa un’anziana, ma quello vero sventa il colpo

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La truffa del “finto Carabiniere” e la somma da pagare per evitare l’arresto del proprio nipote. Una piaga sociale che miete vittime quotidianamente nonostante l’impegno delle diverse istituzioni, non da meno l’Arma dei Carabinieri che da sempre effettua campagne di sensibilizzazione in tal senso. Gli obiettivi sono quasi sempre gli anziani e questa volta la storia si conclude positivamente.
Ci troviamo a Piano di Sorrento e un Carabiniere della stazione di Vico Equense, libero dal servizio, sta passeggiando quando nota una persona.

E’ un uomo ed è appena uscito da un parco residenziale, c’è però un particolare che stimola la curiosità del militare che per istinto o per ragione non perde l’attenzione su quell’individuo e decide di seguirlo. L’uomo sta parlando contemporaneamente con 2 telefoni cellulari e per questo motivo il Carabiniere lo segue e contatta i colleghi della locale stazione. Pochi minuti e la pattuglia – in contatto con il collega – arriva. Scatta il controllo e la perquisizione dell’uomo, si tratta del 36enne maranese Dario Manfredi, già noto alle forze dell’ordine. Il 36enne viene trovato in possesso di 150 euro in contanti e diversi gioielli e non è in grado di giustificare la propria presenza lì. Spetta ai militari di ricostruire il percorso del 36enne. Si citofona alle diverse abitazioni presenti fino a quando una signora afferma di aver appena ceduto tutto ciò di cui era in possesso a un “carabiniere”: suo nipote doveva essere liberato.

I Carabinieri – quelli veri – comprendono cosa sia appena avvenuto e restituiscono quanto trovato alla donna. La vittima – 88enne – era stata contattata da una persona che diceva di essere suo nipote. C’era da pagare una multa di 6mila euro altrimenti lo avrebbero arrestato. La nonna non aveva esitato a consegnare allo pseudo-carabiniere i soldi in contanti, i monili in oro e tutti i gioielli conservati da una vita. La vicenda fortunatamente si è conclusa bene e ad essere arrestato è il 36enne che è in attesa di giudizio.

Le truffe agli anziani sono un problema serio e diffuso che si verifica quando persone senza scrupoli cercano di ingannare gli anziani per ottenere denaro o informazioni personali. Queste truffe possono avere conseguenze finanziarie e emotive devastanti per le vittime.

Ci sono diverse modalità comuni attraverso le quali gli anziani possono essere presi di mira. Una delle truffe più comuni è quella del truffatore che si spaccia per un rappresentante di una società o un organismo governativo. Questa persona può contattare l’anziano per telefono o di persona, affermando di avere bisogno di informazioni personali o chiedendo pagamenti per una determinata ragione. Ad esempio, il truffatore potrebbe fingere di chiamare dalla banca dell’anziano e richiedere il numero di conto o la password per motivi di “sicurezza”. In realtà, l’obiettivo del truffatore è ottenere queste informazioni per commettere frodi o rubare i risparmi dell’anziano.

Altre truffe comuni includono falsi investimenti, in cui gli anziani sono convinti a investire in prodotti finanziari fasulli o schemi di arricchimento rapido. I truffatori utilizzano tattiche persuasive per convincere le persone anziane che l’investimento proposto è sicuro e redditizio, quando in realtà si tratta di una truffa. Gli anziani possono perdere notevoli quantità di denaro in questi tipi di truffe.

Le truffe telefoniche sono anche una pratica comune, in cui i truffatori contattano gli anziani per telefono fingendosi rappresentanti di società o organizzazioni legittime. Possono offrire premi o servizi gratuiti, ma alla fine cercano di ottenere informazioni personali o dati finanziari. Alcuni truffatori possono anche minacciare le vittime con conseguenze legali o finanziarie se non cooperano.

La truffa degli “enkeltrick” (truffa del nipote) è un altro esempio diffuso di truffa agli anziani. In questa truffa, i truffatori si presentano come un nipote in difficoltà finanziarie e chiedono all’anziano di inviare denaro immediatamente. Sfruttando l’emozione e la preoccupazione dell’anziano per il benessere del nipote, i truffatori cercano di convincere la vittima a trasferire fondi senza esitazione.

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Cronaca

Castellammare, inseguiti dai carabinieri seminano il panico in scooter: arrestati

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Castellammare di Stabia: contromano inseguiti dai carabinieri, seminano il panico tra i passanti. Due giovani arrestati.

Sono fuggiti ad un controllo dei carabinieri, sfrecciando per le strade di Castellammare di Stabia. Erano in scooter, senza targa, casco slacciato e – scopriranno poi i militari – senza assicurazione. Nonostante l’alt hanno dato gas alle due ruote e invertito il senso di marcia.

I Carabinieri della sezione radiomobile stabiese non sono stati a guardare. Sono partiti all’inseguimento, tallonando lo scooter per molti chilometri.
Mettendo in pericolo i pedoni, i due in moto hanno imboccato strade contromano, salendo anche sui marciapiedi.

Nonostante le manovre azzardate, i due hanno capito di non avere scampo. Hanno interrotto la marcia e scagliato contro i militari lo scooter. La fuga a piedi è durata poco.
E Marco Messina e Francesco Maggi, 19 e 23 anni, sono finiti in manette.
Dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale. Sono ora ai domiciliari in attesa di giudizio. Sequestrato lo scooter.

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Cronaca

Ruba scooter a Castellammare e Metà, preso grazie alle telecamere

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Ruba due scooter a Castellammare e Metà, preso grazie alle telecamere. Nella mattinata odierna, presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, hanno proceduto alla notifica del provvedimento ad un soggetto 39enne, già detenuto per altra causa, gravemente indiziato in ordine a due reati di furto di scooter.

I furti risalgono l’uno al 4 aprile 2023, a Castellammare di Stabia e l’altro al 21 aprile 2023 a Meta.
In entrambe le circostanze gli autori del reato si erano impossessati di uno scooter con le aggravanti dell’esposizione del veicolo alla pubblica fede, perché parcheggiato sulla pubblica via, e della violenza sulle cose, consistita nel forzarne il bloccasterzo.

Le indagini, espletate dai Carabinieri della Stazione di Piano di Sorrento e coordinate da questa Procura della Repubblica, attraverso l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona ed altre attività di investigazione diretta, hanno consentito di pervenire, con elevata probabilità, all’identificazione dell’autore di entrambi i furti.

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Attualità

Castellammare allagata: corso Vittorio Emanuele impraticabile

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Prime pioggie d’autunno con i vecchi disagi. Allagate le strade del centro di Castellammare. Corso Vittorio emanuele impraticabile nei pressi dell’incrocio con via del Carmine per i soliti allagamenti. Percorribile ma con fatica via tavernola, sempre a causa degli allagamenti. Il problema delle due arterie cittadine che si allagano è ormai noto e da anni accade con le prime pioggie. Purtroppo la causa non si riesce ad individuare, nemmeno per cercare di mitigare il problema. E’ vero però che l’intesità della pioggia scesa, e che ancora cade sull’area stabiese, è imponente, seppur abbia cominciato a piovere da poco tempo.

 

***SEGUONO AGGIORNAMENTI***

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Cronaca

Non accetta la fine della relazione e violenta la fidanzata a soli 17 anni

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Non accetta la fine della relazione, vessa e violenta la fidanzatina. Ha solo 17 anni.

Per delega del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli si comunica che nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Napoli, hanno proceduto all’arresto di un 17enne della Penisola Sorrentina, destinatario della misura cautelare della custodia in IPM, perché gravemente indiziato in ordine a gravissimi episodi di atti persecutori, violenza sessuale e rapina.

Gli eventi risalgono ai mesi di giugno, luglio e agosto 2023, allorché l’indagato, non accettando la fine della relazione sentimentale con la fidanzata, avrebbe costretto la minore a subire atti di violenza, con minacce gravi rivolte anche a prossimi congiunti e costringendola di fatto a vivere in un perdurante stato di ansia e sotto minaccia costante di morte.

I militari, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, espletavano accurate indagini che consentivano di raccogliere il grave quadro indiziario compendiato nel provvedimento cautelare eseguito in data odierna.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso l’istituto penale per i minorenni di Nisida.

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Truffa un’anziana per 40mila euro: arrestato grazie alle telecamere

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Truffa un’anziana per 40mila euro, arrestato grazie alle telecamere. Nella mattinata odierna, a Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia agli arresti domiciliari con lo strumento di controllo del braccialetto elettronico, emessa dal G.l.P. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta di questa Procura della Repubblica, hanno proceduto all’arresto di un 19enne di Napoli, gravemente indiziato in ordine ad una truffa aggravata dall’età avanzata della vittima, nonché dalla rilevante gravità del danno patrimoniale cagionato alla stessa.

L’indagine, svolta dai militari della Stazione Carabinieri di Sorrento e coordinata da questa Procura della Repubblica,
ha consentito di accertare che lo scorso 12 giugno 2023 l’odierno arrestato, in concorso con persone non ancora
identificate, avrebbe truffato una donna 83enne di Sant’Agnello (Na), appropriandosi di denaro contante e monili in
oro per un valore complessivo di circa 40mila euro.

La vittima era stata contattata telefonicamente da uno degli autori del reato, il quale, presentatosi falsamente come il
nipote dell’anziana, aveva rappresentato l’esigenza di corrispondere la cifra di 4000 euro per saldare un debito
asseritamente contratto dallo stesso nipote e, una volta appreso che la malcapitata disponeva solo di 500 euro in
contanti, chiedeva alla p.o. di consegnare tutti gli oggetti preziosi presenti nell’abitazione, facendole credere che
sarebbero stati custoditi presso l’Ufficio Postale di Sorrento a garanzia del pagamento del debito. Successivamente uno
degli autori del reato si era presentato presso l’abitazione della signora, facendosi consegnare 500 euro in contanti e
monili in oro per un peso di 700 grammi (controvalore stimabile, secondo quotazione attuale, circa 40mila euro).

L’indagine, svolta mediante l’analisi delle immagini di sistemi di videosorveglianza della zona e la predisposizione di
mirate attività di investigazione diretta e indiretta, ha consentito di pervenire, con elevata probabilità, all’identificazione
di uno degli autori della truffa nell’odierno arrestato.

All’esito delle formalità di rito, l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

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