Politica
Addio a Catello Chiacchio, l’ultimo comunista amico di Napolitano
L’ultimo comunista dell’ex Stalingrado del Sud.Castellammare dice addio a Catello Chiacchio, storico esponente della sinistra stabiese, più volte consigliere comunale del Partito Comunista e vicesindaco di Flavio Di Martino, ex sindaco socialista anch’egli scomparso nel 2020.
Catello Chiacchio si è poi iscritto al Pd e ha partecipato al processo evolutivo del partito Comunista, passando per PDS, Ds e infine Partito Democratico.Ma è stato un protagonista indiscusso della prima repubblica stabiese.
Chiacchio è sempre stato il riferimento di Giorgio Napolitano a Castellammare, con l’ex presidente della Repubblica ha conservato un rapporto di amicizia.Sui social il primo a salutare Catello Chiacchio è Tonino Scala, con un lungo e sentito ricordo: “Catello Chiacchio non c’è più, ha deciso di andarsene, in silenzio, in una calda mattina di primavera che sa d’estate.
Per me Catello ha rappresentato tanto non solo sul piano politico. È stato un compagno, vero, un amico, sincero, un padre, comprensivo, un fratello, generoso. È stato il primo, forse l’unico, a credere veramente in me.Ho sempre apprezzato la sua vivacità.
La sua voglia di vivere.Il suo saper costruire relazioni con tutti.
Il suo saper ridere della vita e alla vita.Il suo essere politico fuori e dentro al palazzo.
Da ragazzino mi ha aiutato a crescere, a guardare la città per capire il mondo.Da adulto mi ha accompagnato ad attraversare la strada anche lontano dalle strisce pedonali.
Per un periodo della mia vita ho avuto solo lui.Ero isolato, nell’angolo.
Non solo politico.Una cosa che non dimenticherò mai fu quando me lo trovai fuori casa, vivevo da solo in una mansarda con pipistrelli annessi.
Aveva saputo di alcune minacce ricevute per una speculazione edilizia in atto che poi, grazie a questa battaglia, non si realizzò più.Erano gli anni novanta Non scendevo da casa da una settimana.
Venne a dormire con me per giorni. “Se ci sono io con te nessuno si permetterà di fare niente.Se poi te fanne coccose almeno non muori da solo”.
Sapeva anche nei momenti drammatici usare ironia. “Sai come saremo belli quando insieme ci presenteremo da Sa Pietro?Eccoli sti due cacacazzi, mi raccomando nun facite guai pure qui!” Condividevamo un letto singolo, una sedia e un televisore in bianco e nero.
Mangiammo spaghetti e pomodori in scatola per un sacco di tempo.Fumava.
Come un turco.Si dice così vero?
Fumava e fumava ancora.Parlava e fumava.
E rideva.Sotto e sopra quei baffi che sapevano di fumo e vita.
Insieme ce ne siamo fatte di risate…Tanti i ricordi, tanti i momenti di vita vissuta intensamente.
Gli ho voluto bene.Mi ha voluto bene più di un padre.
Grazie Catello per avermi insegnato ad amare la vita e gli altri più di me stesso.Questo è un pregio ed un difetto lo so, ma son contento di essere così.
Al Padreterno e a San Pietro chiedo comprensione in fondo Catello ha solo amato gli altri e la vita.Che la terra ti sia lieve Catello compagno mio”.
Il ricordo del Partito Democratico: “Con Catello Chiacchio se ne va un pezzo importante della storia del nostro partito quella fatta di passione e genuinità nei rapporti ma anche di risate e comprensione .Catello era un compagno che c’era sempre , con il quale perdersi in tante discussioni che terminavano sempre con il sorriso .
Grazie Catello per quello che ci hai dato per quello che ci hai trasmesso.La comunità del Pd non ti dimenticherà mai”.
Daniele Di Martino
Politica
Castellammare, nervi a fior di pelle a Palazzo Farnese: lite furiosa tra due consiglieri
Nervi tesi a Palazzo Farnese. A Castellammare di Stabia non c’è pace per la maggioranza di centrosinistra, litigiosa e ancora alla ricerca di una vera quadra.
E capita che, dopo due tesissimi consigli comunali, si arrivi quasi alle mani. E’ accaduto ieri mattina a palazzo di città, nel bel mezzo delle commissioni consiliari, tra i corridoi della politica stabiese.
Due consiglieri di maggioranza sarebbero arrivati quasi alle mani, a sentire il racconto dei presenti, proprio mentre nelle sale terzo piano si teneva la commissione urbanistica. Si sono sentite le urla e sono volate parole grosse, poi un assessore ha evitato che si arrivasse alle mani.
In quel momento anche il sindaco Gigi Vicinanza era in giro tra le stanze di Palazzo Farnese e ha cercato di fare da paciere, tanto da invitare i due consiglieri nella sua stanza.
Alla fine ci sarebbe stato un chiarimento, una stretta di mano. Ma è chiaro che i nervi sono tesissimi e a giudicare dagli ultimi due consigli comunali, i numeri iniziano a traballare, tanto da indurre il sindaco a sondare il terreno per nuovi accordi politici per cercare di rinforzare la maggioranza.
Alberto Cimmino
Politica
Castellammare dice addio al Geometra Pappalardo, storico esponente di Forza Italia
Giacca e spilla al petto, rigorosamente di Forza Italia. La stessa dal 1994, l’anno della nascita del partito di Silvio Berlusconi. Castellammare dice addio a Luigi Pappalardo, per tutti il Geometra, esponente storico di Forza Italia.
Se ne va all’età di 76 anni, dopo una lunga malattia, ma che non gli ha impedito di candidarsi alle ultime elezioni amministrative nella lista Forza Stabia. L’ultimo gesto d’amore verso la sua città.
Il suo ultimi incarico di partito l’ha guadagnato per acclamazione all’ultimo congresso provinciale di Forza Italia, quando fu eletto coordinatore provinciale senior. Un simbolo per il partito stabiese di Berlusconi, un teorico forzista che ha fatto la storia a Castellammare di Stabia.
Chi vi scrive ha avuto l’onore e il piacere di contare sulla collaborazione del Geometra Pappalardo per la realizzazione di un progetto sulla legalità, organizzato al Liceo Scientifico. L’impegno del Geometra fu provare a portare un magistrato antimafia nell’auditorium del Severi e ci riuscì favorendo la presenza di Catello Maresca, allora pm della Dda di Napoli impegnato nella lotta contro il clan dei Casalesi. Per il Geometra la cultura della legalità era l’asse portante del suo essere politico e professionista.
Non resta che tributare l’ultimo saluto al Geometra domani, 12 ottobre, alle ore 15:00 nella chiesa di San Vincenzo a Castellammare di Stabia.
Daniele Di Martino
Politica
Castellammare, si litiga anche sulle antenne. L’ordinanza del sindaco diventa un boomerang
Doveva essere un consiglio comunale per raggiungere un obiettivo comune.E invece, a Castellammare, anche un’antenna telefonica divide la politica.
Il consiglio comunale di ieri, chiesto dall’opposizione, aveva l’obiettivo di fermare l’installazione del ripetitore di via Schito in seguito alla petizione cittadina con oltre mille firme.Alla vigilia del consiglio si paventava l’ipotesi di firmare, unitariamente (maggioranza e opposizione) una mozione per scongiurare l’installazione.
E invece il sindaco Vicinanza si è presentato con l’aria del “primo della classe”, portando un’ordinanza già firmata: “Nella giornata di ieri ho provveduto a firmare un’ordinanza con la quale vieto qualunque attività finalizzata ai lavori di realizzazione dell’antenna telefonica a via Schito – ha spiegato il sindaco – Ho annunciato il provvedimento nel corso del consiglio comunale monotematico dedicato proprio alla soluzione della questione.In queste settimane diversi cittadini avevano manifestato, anche attraverso una raccolta firme, preoccupazione per la salute pubblica relativamente all’autorizzazione data dal Comune, durante la gestione commissariale, per l’installazione di una stazione radio telefonica a via Schito”.E proprio l’ordinanza è stata motivo di scontro, perché secondo l’opposizione espone il Comune di Castellammare di Stabia al rischio di un ricorso al Tar.
Poi, secondo gli spifferi di Palazzo Farnese, nemmeno il segretario generale era convinta del tutto nel firmare questa ordinanza, con il rischio di una forzatura.Un boomerang insomma.
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