Politica
Il Comune taglia i posti all’asilo Carducci, sommossa dei genitori

L’asilo “Carducci” verso la riduzione dei posti disponibili per i tanti bambini e le famiglie stabiesi che vedono leso il diritto all’iscrizione nella scuola comunale, fino ad oggi eccellenza nel panorama formativo.E’ quanto si legge nella determina a firma del dirigente del II settore, che nell’atto di approvazione della graduatoria provvisoria per i nuovi ingressi scrive: “anche qualora gli istanti fossero utilmente collocati nella graduatoria definitiva, non è assicurata la frequenza in quanto l’Ente sta valutando soluzioni organizzative alternative a quella attuale che potrebbero determinare una contrazione del numero di posti disponibili”.
Una frase messa in calce al documento che getta ombre sul prossimo anno scolastico.Per questo motivo in qualità di comunità scolastica della “Carducci” ci appelliamo alla Commissione Straordinaria, garante di legalità e buona amministrazione: “Chiediamo che l’intera città scenda in difesa della nostra scuola, che ogni mamma, papà ed ex alunno si senta chiamato in causa in questo continua mortificazione che la comunità della “Carducci” sta subendo. Sono ormai sei mesi che assistiamo ad un estenuante braccio di ferro tra la comunità scolastica e il dirigente del settore e gli uffici.
Non comprendiamo il motivo per il quale la Carducci anziché potenziata venga mortificata continuamente.A marzo senza nessun preavviso la riduzione di orario che abbiamo subito senza poter valutare assieme una soluzione diversa, ora per il nuovo anno si pensa a ridurre le classi?
Chi e dove l’ha deciso?E’ chiaro e deplorevole il tentativo di voler ridurre per poi chiudere o chissà, affidare la scuola a qualche privato.
Sentiamo parlare in tutta Italia di fondi Pnrr riservati all’apertura di nuovi asilo e nido, di tutela e potenziamento della maternità e delle fasce deboli, di politiche per l’infanzia.Dobbiamo constatare con profonda amarezza che Castellammare non si trova in Italia, e persino una scuola che negli anni ha rappresentato l’eccellenza per l’infanzia, viene presa di mira per scopi tutt’altro che educativi” fanno sapere i genitori.
Politica
Castellammare, D’Apice :”La risposta di Eav sulla stazione di Ponte Persica è inaccettabile”

“La risposta di EAV conferma un’impostazione miope, distaccata e del tutto scollegata dalla realtà del nostro territorio”. Non ci sta il consigliere d’opposizione D’Apice sulla risposta di Eav in merito alle stazioni Terme e Ponte Persica.
“Parlano- dice il consigliere -di fermate “soppresse”, di “flussi trascurabili” e di “efficienza della linea”, ma ignorano due fatti fondamentali: Moregine è chiusa e la fermata Castellammare Terme è un’infrastruttura strategica per il rilancio delle Terme di Stabia e del turismo cittadino.”
“EAV continua a trattare il nostro territorio come una variabile secondaria. Ci dicono che Ponte Persica è “demolita” e non ripristinabile. Ma si dimenticano di dire che la stazione di Moregine, indicata come sostitutiva, è oggi chiusa. Di quale servizio alternativo stanno parlando? A chi serve Moregine se non è nemmeno attiva?”
Il consigliere punta il dito anche contro la superficialità con cui viene liquidata la stazione Castellammare Terme: «Definirla “fatiscente” e ignorarla per questo è assurdo. È come dire che una scuola chiusa per anni non debba più riaprire solo perché serve manutenzione. Quella fermata rappresenta una chiave concreta per il rilancio delle Terme di Stabia, patrimonio identitario e motore economico della città.»
La mobilità pubblica non può essere gestita solo con logiche aziendali, continua il consigliere. «Ogni fermata cancellata è un pezzo di territorio che perde connessione, servizi e possibilità di sviluppo. È ora che Regione Campania e vertici EAV ascoltino realmente le esigenze della città»
Il consigliere chiederà al consiglio comunale di approvare una mozione per chiedere formalmente:
•Il ripristino prioritario della fermata di Castellammare Terme, in sinergia con un piano di rilancio turistico e termale;
•La verifica e riapertura della fermata di Ponte Persica;
•la covocazione di un tavolo istituzionale urgente con EAV e Regione Campania,per discutere nel merito le esigenze del territorio e le possibili soluzioni
“Non accettiamo tagli mascherati da razionalizzazioni. Castellammare ha bisogno di più mobilità pubblica”
Politica
Castellammare, De Gregorio dice no alla riapertura delle stazioni Ponte Persica e Terme

Niente riapertura delle stazioni di Ponte Persica e Castellammare Terme. È secca la risposta di Eav alle richieste del consiglio comunale stabiese.Il presidente De Gregorio lo scrive in una missiva indirizzata al presidente del consiglio comunale, che pubblichiamo integralmente:
La fermata di Ponte Persica è stata soppressa ed eliminata nel 2017, in quanto incompatibile ed interferente con i lavori di raddoppio della tratta Torre Annunziata – Castellammare di Stabia, finanziati ex lege 80/84.
Il progetto del suddetto raddoppio è stato approvato in Conferenza dei Servizi in data 22/09/1998.Ciò premesso, si rappresenta che l’impianto in argomento era caratterizzato da uno scarsissimo traffico viaggiatori e, nell’ambito degli stessi lavori finanziati ex lege 80/84, è stata realizzata la nuova stazione di Moregine non lontana dal vecchio impianto di Ponte Persica.
Ciò premesso, l’eventuale ripristino della Fermata di Ponte Persica, tecnicamente non sarebbe realizzabile nella stessa sede del vecchio impianto, oggi demolito e la cui sede è stata occupata dal secondo binario del raddoppio in argomento, per cui non appare realizzabile.
Per quanto riguarda la fermata di Castellammare Terme, inoltre, la stessa è dismessa da oltre 20 anni e l’impianto è del tutto fatiscente.Anche questo impianto era interessato da un flusso viaggiatori del tutto trascurabile.
L’eventuale ripristino richiederebbe di fatto il completo rifacimento del fabbricato viaggiatori, comprese banchina e pensilina, e quindi un finanziamento ad hoc.
Come concetto generale, al di là degli investimenti per i lavori di realizzazione degli impianti, la creazione di una qualsiasi località di servizio (fermata ferroviaria) su una linea comporta un allungamento dei tempi di percorrenza sulla direttrice stimabile in 4/5 minuti, tra decelerazione, servizio viaggiatori ed accelerazione e richiederebbe un costo di esercizio annuo di circa 500 mila €, tra presenziamento e manutenzione, al momento non disponibile.
Ultime Notizie
Castellammare, Base Popolare chiede spiegazioni su Palazzo del Fascio

Una interrogazione scritta a cui è chiamato a rispondere il sindaco Vicinanza, quella presentata dal consigliere Maurizio Apuzzo, di Base Popolare Democratici e Progressisti per far chiarezza sulla vicenda relativa alla mediazione di Palazzo del Fascio.Il movimento che in aula ha eletto Apuzzo cerca risposte riguarda la convenienza per il comune di Castellammare rispetto all’accordo transattivo raggiunto con l’ATI Valentino Giuseppe – IMPREGIVA Sri, in seguito alle controversie legali derivanti dalla ristrutturazione del palazzo di Corso Garibaldi .
Cinque i punti al centro della richiesta volta a chiarire quali reali vantaggi possa generare questa operazione per il Comune, specialmente alla luce dei costi potenziali associati alla nuova gara d’appalto.
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