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Fincantieri, operai a lavoro con oltre 50 gradi. Braccio di ferro per gli orari più comodi

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Non è difficile che in questi giorni più di un operaio abbia dovuto ricorrere alle cure degli infermieri nello stabilimento Fincantieri di Castellammare.Le temperature roventi che si registrano sui luoghi di lavoro, nonostante sul mare, fanno tremare i polsi.

Proprio a causa delle condizioni di lavoro estreme alle quali sono sottoposti gli operai, ci sarebbe un braccio di ferro tra la direzione fincantieri ed alcune ditte appaltatrici.Alcune ditte hanno chiesto ed ottenuto una rimodulazione in orario “più fresco”, mentre per altre invece la direzione della holging di Marghera non ha voluto sentire ragioni.

Sarebbero altissime le temperature alle quali sono costretti a lavorare gli operai per le ultime rifiniture a bordo nave.Si raggiungono, ed in alcuni casi si superano anche, i 54 gradi centigradi.

Condizioni estreme che mettono a dura prova gli operai che fino ad ora, ed in malo modo, stanno sopportando.Secondo quanto trapela dallo stabilimento di via Caio Duilio gli operai avrebbero proposto di lavorare in turni notturni o concentrare il lavoro di mattina, ma nessuna risposta arriva dalla direzione Fincantieri.

Sordi sembrano anche i sindacati che accettano il rifiuto senza batter ciglio.Intanto anche il Governo sta valutando una soluzione al lavoro oltre i 36 gradi centitradi.

La soluzione più accreditata in queste ore, ma naturalmente ancora una ipotesi al vaglio dei tavoli di concertazione, risulterebbe la cassa integrazione immediata.Resta solo da capire tempi e modalità di applicazione. È evidente però che, a questo punto, ogni decisione vedrà applicazione l’estate prossima visto che ormai l’estate 2023 è al giro di boa.

Anche il meteo pare sia pronto a dare una tregua.Questi ultimi colpi di coda di caldo torrido, infatti, pare siano in dirittura d’arrivo e che da giovedi prossimo le temperature si stabilizzeranno sulle medie stagionali.

Ciro Serrapica

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