Politica
Rivoluzione sul litorale di via De Gasperi, arrivano le scogliere: aggiudicato il maxi appalto
Un altro tassello della commissione antimafia: la messa in sicurezza del litorale di via De Gasperi.L’inizio dei lavori è ormai a un passo e ad aggiudicarsi l’appalto è stato il Consorzio Stabile FENIX SCARL con sede a Bologna.
L’intervento ora costerà poco più di tre milioni, in base al ribasso presentato dalla ditta aggiudicatrice.Si tratta di un progetto finanziato con i fondi PNRR, un progetto che prevede il completamento dell’intervento definito nel progetto generale del 2006 con le opere che all’epoca furono rinviate ad una fase successiva per mancanza di risorse finanziarie e che consistono nella realizzazione di 8 pennelli (scogliere) trasversali alla costa di lunghezza complessiva ciascuno pari a circa 60 metri ed il ripascimento morbido dell’arenile con sabbie provenienti da cave marine per una volumetria pari a circa 63.000 metri cubi, a cui va ad aggiungersi il riutilizzo di circa 11.000 metri cubi di sabbia proveniente in parte dalla risagomatura della spiaggia tergo del molo di sottoflutto di Marina di Stabia ed in parte dallo scavo dell’imbasamento dei pennelli.
In sostanza con quest’intervento si cercherà di allungare la spiaggia, ridotta ormai al minimo in alcuni tratti di via De Gasperi, con il mare che “sbatte” contro i capannoni industriali.
LE CARATTERISTICHE
Per quanto riguarda i pennelli, questi sono previsti con scogli in pietra lavica di seconda categoria per una quantità complessiva pari a circa 20.400 tonnellate e saranno in parte emersi ed in parte sommersi in modo tale da mitigare l’impatto visivo ed allo stesso tempo ridurre la volumetria di materiale da impiegare ed hanno la funzione di confinare il materiale sabbioso nella zona di apporto, preservandolo dalle azioni di trasporto longitudinale (parallele alla costa) che tenderebbero a movimentare il sedimento.
Politica
Castellammare, nervi a fior di pelle a Palazzo Farnese: lite furiosa tra due consiglieri
Nervi tesi a Palazzo Farnese. A Castellammare di Stabia non c’è pace per la maggioranza di centrosinistra, litigiosa e ancora alla ricerca di una vera quadra.
E capita che, dopo due tesissimi consigli comunali, si arrivi quasi alle mani. E’ accaduto ieri mattina a palazzo di città, nel bel mezzo delle commissioni consiliari, tra i corridoi della politica stabiese.
Due consiglieri di maggioranza sarebbero arrivati quasi alle mani, a sentire il racconto dei presenti, proprio mentre nelle sale terzo piano si teneva la commissione urbanistica. Si sono sentite le urla e sono volate parole grosse, poi un assessore ha evitato che si arrivasse alle mani.
In quel momento anche il sindaco Gigi Vicinanza era in giro tra le stanze di Palazzo Farnese e ha cercato di fare da paciere, tanto da invitare i due consiglieri nella sua stanza.
Alla fine ci sarebbe stato un chiarimento, una stretta di mano. Ma è chiaro che i nervi sono tesissimi e a giudicare dagli ultimi due consigli comunali, i numeri iniziano a traballare, tanto da indurre il sindaco a sondare il terreno per nuovi accordi politici per cercare di rinforzare la maggioranza.
Alberto Cimmino
Politica
Castellammare dice addio al Geometra Pappalardo, storico esponente di Forza Italia
Giacca e spilla al petto, rigorosamente di Forza Italia. La stessa dal 1994, l’anno della nascita del partito di Silvio Berlusconi. Castellammare dice addio a Luigi Pappalardo, per tutti il Geometra, esponente storico di Forza Italia.
Se ne va all’età di 76 anni, dopo una lunga malattia, ma che non gli ha impedito di candidarsi alle ultime elezioni amministrative nella lista Forza Stabia. L’ultimo gesto d’amore verso la sua città.
Il suo ultimi incarico di partito l’ha guadagnato per acclamazione all’ultimo congresso provinciale di Forza Italia, quando fu eletto coordinatore provinciale senior. Un simbolo per il partito stabiese di Berlusconi, un teorico forzista che ha fatto la storia a Castellammare di Stabia.
Chi vi scrive ha avuto l’onore e il piacere di contare sulla collaborazione del Geometra Pappalardo per la realizzazione di un progetto sulla legalità, organizzato al Liceo Scientifico. L’impegno del Geometra fu provare a portare un magistrato antimafia nell’auditorium del Severi e ci riuscì favorendo la presenza di Catello Maresca, allora pm della Dda di Napoli impegnato nella lotta contro il clan dei Casalesi. Per il Geometra la cultura della legalità era l’asse portante del suo essere politico e professionista.
Non resta che tributare l’ultimo saluto al Geometra domani, 12 ottobre, alle ore 15:00 nella chiesa di San Vincenzo a Castellammare di Stabia.
Daniele Di Martino
Politica
Castellammare, si litiga anche sulle antenne. L’ordinanza del sindaco diventa un boomerang
Doveva essere un consiglio comunale per raggiungere un obiettivo comune.E invece, a Castellammare, anche un’antenna telefonica divide la politica.
Il consiglio comunale di ieri, chiesto dall’opposizione, aveva l’obiettivo di fermare l’installazione del ripetitore di via Schito in seguito alla petizione cittadina con oltre mille firme.Alla vigilia del consiglio si paventava l’ipotesi di firmare, unitariamente (maggioranza e opposizione) una mozione per scongiurare l’installazione.
E invece il sindaco Vicinanza si è presentato con l’aria del “primo della classe”, portando un’ordinanza già firmata: “Nella giornata di ieri ho provveduto a firmare un’ordinanza con la quale vieto qualunque attività finalizzata ai lavori di realizzazione dell’antenna telefonica a via Schito – ha spiegato il sindaco – Ho annunciato il provvedimento nel corso del consiglio comunale monotematico dedicato proprio alla soluzione della questione.In queste settimane diversi cittadini avevano manifestato, anche attraverso una raccolta firme, preoccupazione per la salute pubblica relativamente all’autorizzazione data dal Comune, durante la gestione commissariale, per l’installazione di una stazione radio telefonica a via Schito”.E proprio l’ordinanza è stata motivo di scontro, perché secondo l’opposizione espone il Comune di Castellammare di Stabia al rischio di un ricorso al Tar.
Poi, secondo gli spifferi di Palazzo Farnese, nemmeno il segretario generale era convinta del tutto nel firmare questa ordinanza, con il rischio di una forzatura.Un boomerang insomma.
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