Politica
Vozza scrive a De Luca: “Aiutaci a evitare il sottopasso”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dall’ex sindaco Salvatore Vozza indirizzata al presidente Vincenzo De Luca.
Caro Presidente,
il giornale Metropolis ha riportato alcune valutazioni, riprese dalla tua diretta social, sullo sforzo in corso da parte di EAV per la tratta della circumvesuviana Torre Annunziata –Castellammare – Sorrento e le proteste e perplessità che si sono espresse per la prevista realizzazione di un sottopasso che ha lo scopo di eliminare un passaggio a livello.Perplessità che ti confermo essere anche la mia e che il Comune ha sempre espresso, dalla prima conferenza di servizio del 2000.
Del resto, con sindaci che si sono alternati dal 2016 e fino alla delibera approvata dal C.Comunale di Castellammare del 14.05.2019, anche l’EAV aveva convenuto di stralciare il punto del sottopasso e del sovrappasso.
La richiesta dell’eliminazione del sottopasso, sulla quale hanno concordato – su iniziativa dell’Ascom – associazioni e le forze politiche tutte, non è sorretta da motivazioni pretestuose, né dalla volontà di contrastare i programmi dell’Eav, ma dalla particolare importanza della zona di Castellammare dove l’opera dovrebbe essere realizzata.
Un punto nevralgico che coinvolge oltre 22 mila cittadini che vi abitano, diversi istituti scolastici, molte attività commerciali e un’arteria stradale importante che consente lo spostamento verso e da altri Comuni .
É stato proposto, in questi 24 anni, dal momento che non è previsto o non è realizzabile il doppio binario fino a Sorrento, di fermarsi alla nuova stazione di Viale Europa; proposta che avrebbe evitato anche di perforare la collina di Varano dove è ubicata l’antica Stabia.
Nel 2017 inaugurasti tu il cantiere per la nuova stazione ed era annunciato che l’opera si realizzasse in due anni.
Ne sono strascorsi più di sei.
Quanto tempo occorrerà per realizzare il sottopasso?
Da cantiere sono previsti più di due anni, ma l’esperienza consiglia almeno di raddoppiare la previsione.
É possibile che questi aspetti non siano stati valutati, che manchi un piano per realizzare anche una nuova e diversa viabilità, con interventi strutturali che garantiscano sviluppo e vivibilità all’intero quartiere e a Castellammare?
E’ la mancanza di un piano serio , e non certamente i cittadini ,a ridurre il tutto a un Sì o a un No al sottopasso.
E comunque, la consolidata convinzione del Comune avrebbe dovuto spingere l’Eav a muoversi con valutazioni più attente circa le proposte avanzate in più riprese dall’Ente, sugli impegni assunti e non mantenuti.
Le cose mai realizzate riguardano: la nuova stazione e i parcheggi a Pioppaino, la nuova stazione e i parcheggi a Castellammare centro, con l’ascensore per raggiungere le nuove Terme, la nuova stazione di Castellammare Terme, il mantenimento della stazione di P.Persica, la riapertura estiva della stazione di Pozzano.
Nei piani Eav, invece, Pozzano e la stessa stazione dello Scraio, utili per raggiungere il mare, sono state ridotte a vie di fuga per la galleria.Nei fatti abolite!
Castellammare è una città seria e attenta, e sa apprezzare quando le Istituzioni danno risposte importanti, com’è avvenuto nel caso della tua scelta di realizzare nell’area delle Terme il nuovo ospedale, evitando così che un patrimonio già distrutto finisse all’asta.
Ti chiedo dunque di continuare a seguire la nostra città, questo territorio e l’evolversi di alcune “ vertenze”; penso a Fincantieri, alle risorse per le aree portuali, alla necessità di fare sì che le aree industriali dismesse possano diventare, con progetti adatti, fattori di sviluppo.
Con questo spirito positivo ti chiedo anche di facilitare la composizione di un tavolo di lavoro sul programma Eav, così come chiesto nel documento ultimo da Ascom e forze politiche e sociali; daremmo in questo modo, sul piano del dialogo costruttivo, una risposta a un quartiere e ad una città che si avvia ad affrontare una complicata campagna elettorale dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale.
Salvatore Vozza
Politica
Camorra a Castellammare, Ruotolo: “Inquietante parentela di un consigliere”

“Pieno sostegno al lavoro della magistratura: il clan D’Alessandro è il principale nemico della città”.Sandro Ruotolo, europarlamentare e consigliere comunale di Castellammare interviene dopo il blitz che ha portato a 11 arresti, tra cui esponenti del clan D’Alessandro tra cui persone con parentele con un consigliere comunale.E poi colletti bianchi.Ruotolo rompe il silenzio della politica, finora assente su questo piano: “L’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare disposte dalla magistratura inquirente antimafia nei confronti di esponenti di rilievo del clan D’Alessandro rappresenta un ulteriore colpo nell’azione di contrasto della camorra stabiese.Il quadro che si sta delineando ci impone una riflessione profonda e sincera, lo abbiamo detto più volte: la camorra è radicata nel tessuto sociale, politico ed economico della città, arruola professionisti, colletti bianchi e “insospettabili”, azzera i confini che dividono l’economia legale da quella illegale, condiziona la vita di Castellammare.Il presunto controllo del vecchio sistema di video-sorveglianza cittadino è inquietante, così come il coinvolgimento di due tecnici e sarebbe gravissimo se risultasse vera la notizia di un rapporto di parentela di un consigliere di maggioranza con alcuni dei soggetti coinvolti nell’inchiesta.La famiglia Oscurato è sicuramente un pezzo fondamentale della più ampia consorteria criminale dei D’Alessandro, storicamente impegnata nella gestione dei videopoker, imposti, come risulta anche dall’ultima inchiesta giudiziaria, ad una ampissima rete di esercenti commerciali.Venerdì 23 maggio, nel trentatreesimo anniversario della strage di Capaci, presso l’Asharam Santa Caterina, presenteremo le prime conclusioni del lavoro dell’Osservatorio anticamorra stabiese.
Abbiamo iniziato questo lavoro perché non abbiamo mai sottovalutato il peso condizionante della camorra: al centro della nostra riflessione il peso sempre più crescente di false liste civiche, di familismi consolidati e di un meccanismo di raccolta del consenso elettorale basato su sistemi clientelari e sul controllo sociale e politico di interi pezzi del nostro territorio.Siamo in campo, per sostenere l’opera di trasparenza avviata nel palazzo del Comune, che deve essere per noi una casa di vetro, e il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura e andremo avanti con le migliori forze ed energie della città per sconfiggere la camorra, che a Castellammare continua ad avere lo stesso cognome: D’Alessandro”.
Politica
Blitz della Dda a Castellammare, il silenzio della politica
Il clan D’Alessandro controllava il sistema di videosorveglianza. Tra gli arrestati un cugino di un politico di centrosinistra

Il blitz di ieri della Dda a Castellammare che ha portato all’arresto di 11 persone, tra cui due colletti bianchi, sembra non aver scosso la politica più di tanto.Nella città sciolta per infiltrazioni camorristiche dove in aula un consigliere eletto nelle fila della lista che, fa capo proprio al primo cittadino, solo qualche settimana fa ha parlato di ”scuse all’ex sindaco” senza che nessuno del suo gruppo battesse ciglio, nemmeno gli arresti di ieri fanno rumore.Nessun rigo per complimentarsi con il lavoro delle forze dell’ordine.Eppure tra le frasi intercettate ce n’è una da far tremare i polsi in cui un arrestato chiede ad un altro un insospettabile geometra: “Puoi vedere se l’impianto è in funzione?” e l’altro gli risponde “si c’è un amico mio all’ex Pretura e chiedo”.
Emerge poi che uno degli arrestati, che ha un legame di parentela con un consigliere che siede tra i banchi della maggioranza, nel 2021 si reca in prima persona da un dipendente del comune per avere notizie su un pestaggio.Anche se i fatti al centro dell’inchiesta risalgono a quattro anni fa, sorprende che comunque la politica cittadina tra un saluto al Vespucci, un Consiglio Comunale sulla tragedia del Faito, e qualche convegno sulle tematiche ambientali non trovi un attimo per esprimersi sulle ultime inchieste giudiziarie che hanno interessato la città.
Politica
Roberto Vannacci fa tappa in Campania
Vannacci e il suo “mondo al contrario” al MaxiMall Pompei venerdì 16 maggio

“Il mondo al contrario”, più che un libro è una corrente di pensiero o meglio ancora un movimento.Quello fondato da Roberto Vannacci, generale dell’Esercito prestato alla politica e ora europarlamentare della Lega.
Il Vannacci pensiero fa tappa in Campania.Appuntamento a venerdì 16 maggio al Maximall Pompei, ore 17:00, presso il cinema teatro Nexus appena inaugurato.
Saranno presenti simpatizzanti e personalità del mondo politico e delle professioni.Introduce il dibattito l’avvocato e commissario MIM Lello Di Capua, promotore dell’evento.
Intervengono Gianluca Cantalamessa, senatore della Lega, e Gianpiero Zinzi, coordinatore regionale del partito di Salvini.
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