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Cronaca

Sant’Antonio Abate, rifiuti incendiati: denunciati due imprenditori

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“Grazie all’eccellente lavoro svolto dagli agenti della Polizia Locale abatese, sono stati individuati e denunciati all’autorità giudiziaria i responsabili del rogo doloso di rifiuti avvenuto nei giorni scorsi nei pressi del Marna, a due passi dal depuratore di Scafati”.Ad annunciarlo è Ilaria Abagnale, sindaca di Sant’Antonio Abate.

L’allarme era scattato nel pomeriggio di domenica 13 agosto, in località Fosso del Mulino, dove era stato appiccato un incendio ad un cumulo di rifiuti speciali (un materasso, alcuni pannelli di mobili verniciati, una sedia) sversati illegalmente poco prima.L’incendio si era rapidamente esteso alle sterpaglie presenti in zona fino a raggiungere il vicino impianto di depurazione gestito dalla Gori, ed è stato essenziale l’intervento dei Vigili del Fuoco per domare le fiamme.

“Grazie all’acquisizione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti – spiega la sindaca Ilaria Abagnale – gli agenti agli ordini del comandante Giuseppe Capuano hanno individuato ed identificato due uomini, che sono stati denunciati”.

Si tratta di E.M.ed E.G., titolari di una attività di commercio all’ingrosso di rottami, ripresi da alcune telecamere a bordo di un motocarro per il trasporto dei rifiuti.

La Polizia Locale di Sant’Antonio Abate ha provveduto a denunciare alla Procura di Torre Annunziata i due uomini per i reati abbandono di rifiuti, incendio doloso e disastro ambientale, sottolineando anche i loro precedenti per gestione illecita di rifiuti.

“Da tempo stavamo raccogliendo segnalazioni di sversamenti illeciti di rifiuti nei pressi delle sponde del Marna – afferma Ilaria Abagnale – ed avevamo messo in piedi una serie di iniziative per sensibilizzare i cittadini alla difesa dell’ambiente e alla cura della raccolta differenziata, intensificando anche i controlli sul posto.Grazie alla Polizia Locale abatese, adesso sono stati identificati i primi presunti responsabili che sono stati denunciati per reati ambientali.

Il Marna e l’ambiente in generale – conclude la sindaca di Sant’Antonio Abate – sono beni preziosi che dobbiamo tutelare e difendere, per il futuro dei nostri territori e per la salute di tutti”.


Cronaca

Castellammare e Gragnano piangono Ivana, morta a 37 anni per un malore

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Muore a 37 anni per un malore improvviso.Tragedia nella notte a Gragnano per la scomparsa di Ivana Chierchia, giovane mamma che appena due mesi fa aveva dato alla luce un bambino.

Ivana era molto conosciuta a Castellammare e Gragnano, soprattutto perché gestiva la scuola privata “Gli occhi del bambino”, proprio al confine tra le due città.Sono risultati vani tutti i tentativi di rianimare la giovane donna da parte dei sanitari.

I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 26 marzo, alle nove nella Chiesa di Sant’Erasmo, in via Castellammare.Sui social sono centinaia i messaggi di cordoglio e lo sconforto dei tanti amici.

 

 


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Cronaca

Sant’Antonio Abate, operaio muore incastrato in un impianto di smaltimento rifiuti

La vittima è un 50enne di Gragnano

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Operaio muore sul lavoro, incastrato in un macchinario.Tragedia a Sant’Antonio Abate in un impianto di smaltimento rifiuti di via Casoni Marna.

La vittima è un 50enne di Gragnano, Nicola Sicignano, dipendente di una ditta di smaltimento rifiuti di Sant’Antonio Abate, morto durante un turno di lavoro.Secondo una prima ricostruzione ancora da verificare, il 50enne sarebbe rimasto incastrato con il braccio e la testa nel nastro trasportatore della linea di lavoro.  L’area è stata sequestrata.

Indagini in corso dei carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata con la collaborazione del NIL di Napoli e dell’ASL di Napoli.


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Cronaca

Barca rubata a Salerno ritrovata nelle acque di Castellammare

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Barca rubata a Salerno ritrovata nella acque stabiesi.Gli uomini della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia diretti dal Capo del Compartimento marittimo Capitano di Fregata (CP) Andrea Pellegrino, di concerto con la Guardia Costiera di Salerno e sotto il coordinamento della Direzione marittima di Napoli del Contrammiraglio Gaetano ANGORA hanno ritrovato, arenata nelle acque dello stabilimento balneare “STONE” sito nel comune di Castellammare di Stabia, un natante di colore bianco di circa 7 metri modello “MIMI’ 19”.

In particolare a seguito di una segnalazione pervenuta alla centrale operativa della Guardia Costiera stabiese si veniva a conoscenza dell’abbandono di un natante nelle acque antistanti la località Pozzano.Immediatamente scattavano le indagini ed i sopralluoghi nella zona segnalata.

Durante l’attività di polizia giudiziaria i militari del comandante Andrea Pellegrino, attraverso l’analisi della mappatura del GPS presente a bordo e a una ispezione dell’unità abbandonata, riuscivano a ricostruire l’intera dinamica dei fatti ed a risalire al proprietario dell’unità oggetto di furto che risultava essere una persona di 60 anni residente nel comune di San Valentino Torio, il quale informato dei fatti, dichiarava che, per quanto in sua conoscenza, la sua imbarcazione era regolarmente ormeggiata alla Marina di Arechi del comune di Salerno e, quindi, risultava essere completamente ignaro di tutta la vicenda.Preso atto dell’accaduto e dopo aver sporto formale denuncia di furto, il natante (senza alcun tipo di danno subito) con gli oggetti e le dotazioni di bordo veniva consegnato al legittimo proprietario, senza che la stessa avesse procurato danni all’ambiente marino.

Secondo i primi accertamenti svolti dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia chi era a bordo dell’imbarcazione si sarebbe allontanato via terra lasciando l’unità sull’arenile stabiese.Al momento le generalità degli autori del furto non sono note e le indagini restano in corso.


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