Attualità
Viale della Reggia di Quisana, il monito del Pd: “Da tutelare gli alberi secolari”
In merito alla questione che vede al centro gli ippocastani secolari del viale che conduce alla Reggia di Quisisana, il PD Castellammare di Stabia chiede “il rispetto della normativa che salvaguarda l’ambiente e gli elementi che lo compongono, grazie ai quali il nostro territorio resta ancora salubre”.
“Infatti – si legge in una nota del Pd stabiese -, nonostante le emissioni di anidride carbonica causata dal trasporto – di tipo esclusivamente privato su gomma – e dal pesante traffico cittadino, la presenza del “polmone verde” dei Boschi di Quisisana, insieme al mare, garantisce un ricambio veloce e continuo – soprattutto durante le ore di luce – dell’aria che respiriamo.La normativa che tutela il verde, oggi – alla luce dei cambiamenti climatici che vedono il nostro territorio da alcuni anni soggetto a trombe d’aria e fenomeni monsonici – è ancora più urgente da rispettare, tanto più per quanto riguarda le piante secolari che frenano potenziali eventi franosi e sono diventate scrigni di biodiversità insostituibili, in quanto punti di riferimento delle specie che negli ultimi decenni hanno abitato la zona ai piedi del Monte Faito, contribuendo a mantenerne inalterati i delicati equilibri che la rendono un’oasi verde utile alla salute di tutti.
Tale zona, da secoli ricordata come particolarmente salubre col nome di Domus de loco sano, é stata abbandonata negli ultimi decenni con il conseguente degrado che ne impedisce la fruizione da parte della cittadinanza e dei flussi turistici, con grave danno socio economico per tutte le categorie che vivono legalmente nel territorio Stabiano.Da alcuni anni si era riusciti a sottrarre la Reggia e le aree circostanti all’abbandono, prima con il restauro dell’edificio principale e poi con l’agognata apertura del Museo Archeologico di Stabiae “Libero d’Orsi”.
La prolungata chiusura del Museo vede nuovamente la zona isolata dai percorsi quotidiani di residenti e forestieri.Auspichiamo pertanto che il Museo venga presto riaperto e chiediamo alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli di emettere quanto prima il dovuto provvedimento di messa in tutela degli alberi secolari del Viale degli Ippocastani e di tutta l’area di Quisisana – con il ripristino di tutte le specie arboree eventualmente divelte negli ultimi mesi – sottraendo tali monumenti viventi a qualsiasi dubbio riguardante la loro salvaguardia nel rispetto della normativa vigente e a garanzia della salubrità del territorio stabiese a vantaggio di tutti coloro che vivono e/o soggiornano a Castellammare”.
Attualità
Castellammare, al via gli interventi di sanificazione e pulizia dell’arenile
Proseguono gli interventi di sanificazione e derattizzazione su tutto il territorio di Castellammare di Stabia.La sanificazione della Villa Comunale e l’intervento di pulizia sull’arenile, ad opera di Velia Ambiente, effettuato nella mattinata di sabato, si inserisce in un piano più ampio che comprenderà operazioni di disinfestazione e derattizzazione, già programmate fino a dicembre, e che interesseranno le aree degli istituti scolastici, la biblioteca comunale, il cimitero, e le aree di aggregazione dei vari quartieri della città.
“Grazie a questi interventi costanti possiamo garantire una qualità dell’ambiente sempre migliore e tutelare la salute pubblica.
Inoltre, nei prossimi mesi, provvederemo ad ampliare il numero di cestini per la raccolta dei rifiuti lungo tutta la Villa Comunale, così da soddisfare le esigenze dei cittadini e mantenere l’area più pulita e accogliente” – commenta il sindaco Luigi Vicinanza.
Attualità
Marina di Stabia cancella la dicitura Castellammare dalle brochure informative. Ormai è rottura con la città.
Castellammare di Stabia scompare completamente dalle brochure di Marina di Stabia.Ormai la società che gestisce il Marina ha decretato un taglio netto con la città delle acque.
Città dove territorialmente si trova il porto turistico tra i più importanti del Mediterraneo.Città sbeffeggiata dalla società di gestione.
Cittadini privati delle famose opere a terra che la società avrebbe dovuto realizzare in cambio dei finanzaimenti pubblici ricevuti per costruire il porto.La rottura con la città di Castellammare non viene da tanto lontano, ma si fissa in poco meno di un anno fa quando, la società che gestisce il Marina, sigla un accordo con il comune di Pompei ed inserisce nella dicitura “Porto di Pompei”.
A Castellammare ci fu una levata di scudi e l’indignazione fu tanta, ma così è rimasto tutto.Non sono servite a niente.
Come a niente sono servite tutte le manifestazioni e esternazioni sul fatto che la società dovrebbe restituire i fondi pubblici ricevuti semplicememente per il fatto che non ha terminato i lavori.Ci sarebbe poi una variante alla riqualificazione del waterfront stabiese che ha visto perdere 2 piazze, una tra le quali dovrebbe essere quella sorta di isola con giostrine su via De Gasperi.
Per non parlare poi della promessa di garanzia per i livelli occupazionali.Insomma, Marina di Stabia ha solo sfruttato Castellammare di Stabia per mungere fondi pubblici e fare i propri comodi, e vuole continuare a farlo.
Infatti è in atto un braccio di ferro tra società e Comune proprio per l’avvio delle tanto nominate opere a terra.Chi parla di speculazione, chi di diritto commerciale, altri ancora di dovere imprenditoriale, intanto i capannoni sono fatiscenti e tali rimangono.
Ennesimo caso stabiese di abbandono e sfruttamento della cosa pubblica.
Ciro Serrapica
Cronaca
Incubo racket: spari in traversa Schito
La camorra torna a sparare per intimidire.Per incutere paura, terrore.All’alba di questa mattina, poco prima delle 6, in via Traversa Schito sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco.L’obbiettivo, secondo le prime indagini svolte dai Carabinieri, sarebbe un’azienda che si occupa di ristorazione collettiva.
I proiettili si sono conficcati in una saracinesca e in un furgone parcheggiato.Secondo alcune indiscrezioni, nulla farebbe ricondurre ad una richiesta estorsiva, ma tant’è.Intanto Castellammare, per certi versi, sembra essere caduta nel baratro del terrore come anni fa.Sempre più spesso si sente di rapine, furti, scippi e risse.
Passi indietro rispetto alla serenità dei cittadini ed alla vita civile. Solo nella notte scorsa sarebbero state rubate 3 auto, proprio nella zona intorno a via Schito.Evento che si aggiunge agli spari in traversa Schito.Eventi che costringono i cittadini a barricarsi in casa ed a frequentare sempre meno la città.Tutto a danno del singolo o del commercio locale.
Una città proiettata al turismo ed allo sviluppo che, purtroppo, è obbligata sotto il giogo della camorra e della malavita che, da anni, tiene sotto scacco tutti gli stabiesi.In queste ore è in corso il consiglio comunale dove, la minoranza, sta chiedendo maggiori controlli in città, ricevendo però dal sindaco “il contentino” del prolungamento dell’orario della municipale fino a mezzanotte.Solo il sabato e la domenica.Solo novembre e dicembre.
Poco si sta facendo per la sicurezza dei cittadini, quasi nulla, ma pare che a nessuno importi.
Ciro Serrapica
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