Attualità
Al via i lavori della rete fognaria di Gragnano, un passo verso la balneabilità

Un nuovo tassello entra a far parte del grande puzzle di interventi per il disinquinamento del fiume Sarno e il recupero della piena balneabilità nel Golfo di Napoli. Sono stati avviati, infatti, i lavori per il completamento della rete fognaria del Comune di Gragnano. Le opere, comprese nel programma Energie per il Sarno e finanziate dalla Regione Campania per oltre 10 milioni di euro, consentiranno di raggiungere un nuovo, importante obiettivo ambientale: l’eliminazione di 20 scarichi di acque reflue nel torrente Vernotico, affluente del rivo San Marco, contribuendo al risanamento della Valle dei Mulinie al miglioramento della qualità delle acque marine stabiesi. Inoltre, saranno portati a depurazione i reflui di 18.000 abitanti e sarà esteso il servizio di fognatura a circa 5000 abitanti. Gli interventi prevedono la realizzazione di 8,5 chilometri di nuova rete fognaria e di ulteriori strategiche infrastrutture, tra cui 5 impianti di sollevamento e un ponte tubo sul Vernotico che colletterà i reflui provenienti dal bacino di destra del torrente, eliminando di fatto i vari scarichi in ambiente. Giovedì mattina, presso l’impianto di depurazione Foce Sarno, l’adempimento degli ultimi passaggi burocratici con la firma del verbale di consegna dei lavori. Ieri pomeriggio, invece, l’inaugurazione del cantiere in piazza Mercato, a cui ha partecipato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “Oggi avviamo uno degli interventi più significativi del nostro programma di risanamento ambientale, che ci consente di bonificare ulteriormente il litorale stabiese e l’intero Golfo di Napoli. Un risultato eccezionale, che stiamo realizzando grazie anche ai numerosi altri interventi in corso sul territorio, funzionali al completo recupero della balneabilità”.
Presenti anche il Presidente dell’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo, il Presidente di Gori, Sabino De Blasi, l’Amministratore Delegato di Gori, Vittorio Cuciniello, il Coordinatore del Distretto Sarnese-Vesuviano dell’Ente Idrico Campano, Raffaele Coppola, e il Sindaco di Gragnano, Nello D’Auria.
“Per la prima volta la Campania, grazie alla proficua sinergia tra Eic, Regione Campania ed il gestore Gori, è impegnata nella realizzazione di un programma di interventi serio, organico, concreto e monitorabile sul portale energieperilsarno.it. La bonifica del Sarno per noi non è una medaglia da appuntare in petto, ma la volontà di dimostrare che, quando la buona politica vuole, sa risolvere i problemi” dichiara ilPresidente dell’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo.
“Energie per il Sarno è un programma di 44 interventi che prevede una vasta azione di completamento degli schemi fognari e depurativi. Attraverso il dialogo costante con le amministrazioni comunaliabbiamo intercettato le esigenze dei territori, trasformandole in obiettivi concreti che stiamo realizzando anche grazie alla collaborazione dei cittadini. Le opere avviate oggi a Gragnano rappresentano un passo importante per l’intera comunità. Si tratta di interventi determinanti per il potenziamento del servizio, che avranno un significativo impatto ambientale in termini di disinquinamento dei corpi idrici superficiali e di miglioramento della qualità delle acque marine” sottolinea il Presidente di Gori, Sabino De Blasi.
“Questi interventi testimoniano il proseguimento di una sinergia che funziona e si pone a servizio dei territori, raccogliendo le istanze e risolvendo i problemi. Il programma Energie per il Sarno ha un obiettivo che contribuirà anche al rilancio dei nostri luoghi, restituendo ai cittadini il godimento del fiume e un ecosistema sano. Stiamo lavorando tutti insieme per fare in modo che questo obiettivo diventi realtà entro il 2025” il commento del Coordinatore del Distretto Sarnese-Vesuviano dell’Ente Idrico Campano, Raffaele Coppola.
“L’avvio delle opere di completamento della rete fognaria del Comune di Gragnano rappresenta un importante passo avanti per lo sviluppo del nostro territorio. In sinergia con la Regione Campania e il governatore Vincenzo De Luca, grazie al lavoro messo in campo dall’Ente Idrico Campano guidato da Luca Mascolo e al gestore del distretto Gori, porteremo finalmente a compimento un lavoro importante di programmazione, che metteremo a frutto con un intervento strategico per Gragnano e per l’intero comprensorio. Stiamo lavorando per dare impulso alla crescita di tutto il territorio, attraverso azioni mirate che vanno nella direzione dello sviluppo nel segno della sinergia e della condivisione di intenti per il bene dei cittadini” conclude il Sindaco di Gragnano, Nello D’Auria.
Attualità
Sigilli al centro di salute mentale: è inagibile

Infiltrazioni d’acqua che hanno spinto i vigili del fuoco ad apporre i sigilli. Chiuso il centro di salute mentale di via Carrese.
I locali dell’Asl sono risultati inagibili dopo le forti piogge del week end. Il sopralluogo dei vigili del fuoco di ieri pomeriggio non ha lasciato spazio ad alternative.
Così da domani pazienti e dipendenti si ritroveranno a non poter usufruire della struttura sanitaria. Il primario ha infatti convocato tutti i lavoratori domani mattina per comunicare le modalità per proseguire le attività.
Una bella grana per l’Asl Napoli 3 che dovrà porre rimedio in tempi molto stretti per garantire le cure ai tanti pazienti del territorio.
Attualità
Castellammare allagata: corso Vittorio Emanuele impraticabile

Prime pioggie d’autunno con i vecchi disagi. Allagate le strade del centro di Castellammare. Corso Vittorio emanuele impraticabile nei pressi dell’incrocio con via del Carmine per i soliti allagamenti. Percorribile ma con fatica via tavernola, sempre a causa degli allagamenti. Il problema delle due arterie cittadine che si allagano è ormai noto e da anni accade con le prime pioggie. Purtroppo la causa non si riesce ad individuare, nemmeno per cercare di mitigare il problema. E’ vero però che l’intesità della pioggia scesa, e che ancora cade sull’area stabiese, è imponente, seppur abbia cominciato a piovere da poco tempo.
***SEGUONO AGGIORNAMENTI***
Attualità
Castellammare entra a far parte del sito Unesco: investimenti per oltre 200 milioni
Ampliata la cosiddetta Buffer Zone del sito Unesco, la città stabiese entra a pieno titolo nel Grande Progetto Pompei

Il Comitato del Patrimonio Mondiale ha approvato la proposta di ampliamento della cosiddetta Buffer Zone (zona cuscinetto) del sito UNESCO 829 “Aree Archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata”, al termine di un iter durato circa 10 anni.
Dieci sono i Comuni coinvolti e gravitanti nel territorio della nuova Buffer Zone, che oggi raggiunge un’estensione complessiva di 17,26 kmq comprendente Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno Trecase, Pompei e Castellammare di Stabia a fronte degli originari 0,24 kmq che interessavano i soli Comuni di Pompei, Torre Annunziata ed Ercolano nel 1997.
La revisione della Buffer Zone consentirà di proseguire in modo ancor più incisivo nell’azione avviata tra istituzioni e Comuni, finalizzata a promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio, nel pieno rispetto dell’Eccezionale Valore Universale (OUV) del sito.
La proposta approvata fu avanzata nel corso del 2021 e la sua formulazione nasce dal lavoro coordinato condotto dal Parco archeologico di Pompei e dal Parco archeologico di Ercolano, in sinergia con l’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura. La nuova perimetrazione della zona cuscinetto tiene conto di una serie di richieste e suggerimenti avanzati da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale, e nasce dal condiviso intendimento di potenziare le strategie di protezione del sito seriale e di ispirare a queste le attività di riqualificazione e rigenerazione dei territori circostanti. Centrale nella proposta presentata dal Ministero è stata la tutela del paesaggio e delle visuali da e sui siti archeologici, valori che sono stati ritenuti fondamentali per lo sviluppo culturale, sociale ed economico dell’area.
Il territorio di riferimento è stato, nel frattempo, interessato da un piano strategico, elaborato dall’Unità Grande Pompei (UGP) in condivisione con gli enti locali coinvolti e approvato nel 2018 dal suo Comitato di Gestione (che riunisce i Sindaci dei Comuni che oggi ricadono nella nuova Buffer Zone) i cui obiettivi sono il potenziamento dell’attrattività turistica dell’area, il miglioramento dell’accessibilità ai siti della cultura, il recupero ambientale dei paesaggi degradati e compromessi e la riqualificazione urbana.
Per la realizzazione del piano strategico nel corso del 2022 è stato sottoscritto il Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) “Vesuvio-Pompei-Napoli” che prevede l’impiego, per la realizzazione di interventi già programmati che trovano una cornice unitaria nella nuova Buffer Zone, il finanziamento di 20 progetti per un totale di 156 milioni di euro e di ulteriori 14 interventi, valutati ad alta priorità dal Ministero della Cultura e direttamente finanziati per un totale di oltre 70 milioni di euro.
Allo stato attuale si sta procedendo alla redazione e all’aggiornamento del piano di gestione relativo al Sito UNESCO, orientato a una governance partecipata mediante intese con enti territoriali, partnership con soggetti privati, associazioni, fondazioni e imprese, coinvolgendo attivamente i cittadini che sono chiamati anch’essi alla protezione e alla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio di questo luogo.
“L’approvazione da parte dell’UNESCO dell’ampliamento della zona cuscinetto Pompei-Ercolano-Torre Annunziata è un risultato importante e il raggiungimento di un obiettivo fondamentale nel percorso di continua valorizzazione, protezione e sviluppo sostenibile di un territorio ricco di straordinarie testimonianze storiche dal valore universale di sito Patrimonio dell’Umanità – ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – Si tratta della conferma della lungimiranza del progetto che adesso riceve un’ulteriore spinta alla realizzazione di quella grande area archeologica che supera i confini delle singole città per riunirle in un grande sito, unico nel suo genere. Il mio ringraziamento per il lavoro svolto va ai sindaci dei Comuni coinvolti, ai Direttori dei Parchi archeologici di Pompei ed Ercolano, Gabriel Zuchtriegel e Francesco Sirano, all’Ufficio UNESCO del Ministero e a tutti coloro i quali si sono impegnati. Ora, grazie ai finanziamenti del ‘Contratto Istituzionale di Sviluppo Vesuvio-Pompei-Napoli’ e agli ulteriori fondi messi a disposizione dal Ministero, è il momento di realizzare quei progetti che porteranno ulteriore linfa e crescita in tutta la zona”.
Per il Direttore Generale Musei, Massimo Osanna, “La definizione della Buffer Zone di uno dei più importanti siti archeologici del mondo rappresenta allo stesso tempo un successo e una sfida per il futuro non solo per Pompei, Ercolano e Oplontis, ma per l’intero sistema museale italiano. La Direzione generale Musei è impegnata nello sviluppo di modalità di gestione sempre più avanzate e coerenti con i valori riconosciuti dall’UNESCO che sono da tutelare e diffondere. Anche sulla base della mia personale esperienza sono certo che questo felice momento contribuirà a rafforzare nelle comunità locali la consapevolezza dell’eccezionale ed unico valore culturale che pervade e unisce i territori abbracciati dalla Buffer Zone”.
“Siamo felicissimi di aver raggiunto questo successo, frutto di un lavoro di squadra per cui ringrazio il Ministero della Cultura, l’Unità Grande Pompei e i colleghi di Ercolano – ha sottolineato il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – Con la nuova Buffer Zone la nostra visione della ‘Grande Pompei’, una rete di siti in cui nei prossimi anni investiremo più di 230 milioni di euro, trova finalmente un’adeguata cornice istituzionale che vede riuniti intorno a un tavolo gli attori principali del territorio. Oggi abbiamo la possibilità, grazie anche al digitale, di fare dei siti intorno a Pompei un grande parco diffuso che consente ai visitatori di scoprire un territorio ricco di cultura e tradizioni, ed è questa la nostra priorità”.
“Non si può che esprimere soddisfazione per questa approvazione che appare come un netto miglioramento rispetto all’impostazione ereditata dai tempi dell’iscrizione del sito a Patrimonio dell’Umanità. – ha aggiunto il Direttore del Parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano. – La proposta discende dal desiderio di condividere e promuovere il comune riconoscimento del meraviglioso e unico rapporto che intercorre tra l’antica città di Ercolano, il territorio e le comunità intorno, aprendo la prospettiva verso le ricchezze culturali e paesaggistiche ai piedi del vulcano che mappano la storia di questo luogo prima e dopo l’eruzione del 79 d.C. Mi pare di potere sperare che anche grazie a questa Buffer Zone si possa avanzare nel lavoro di coinvolgimento e consapevolezza che portiamo avanti anche grazie al più che ventennale partenariato pubblico privato con la fondazione filantropica Packard Humanities institute: Ercolano antica non è un’isola nel mare del tempo passato e remoto, ma parte di un paesaggio vivente con molti strati di storia, di cultura, di vite e personalità umane.”
“L’approvazione della proposta di ampliamento della Buffer Zone testimonia il deciso impegno dello Stato e delle sue istituzioni per garantire non solo la tutela più ampia del patrimonio archeologico dell’area ma anche per promuovere lo sviluppo del suo tessuto sociale ed economico, in coerenza con le esigenze di conservazione e valorizzazione del sito UNESCO – ha affermato il Gen. B. Giovanni Capasso, Direttore della struttura di supporto attuazione e programmi – Unità Grande Pompei – Tale decisione è destinata a consolidare ulteriormente la cooperazione tra Amministrazione centrale ed enti locali per il rilancio socio-economico e turistico dei territori della Buffer Zone. La realizzazione del piano strategico, le cui linee di indirizzo rappresentano un solido riferimento anche per le attività di programmazione e pianificazione dei singoli attori istituzionali, sarà adesso la grande sfida che saremo chiamati ad affrontare per il rilancio e la riqualificazione ambientale e urbanistica di tutto il territorio interessato”.
Attualità
Estate finita, arrivano i temporali: scatta l’allerta meteo

Attualità
Don Maurizio Esposito nuovo parroco all’Annunziatella

Sarà Don Maurizio Esposito a guidare la parrocchia dell’Annunziatella. Prenderà il posto di Don Antonio Staiano, scomparso improvvisamente tra lo sgomento e il dolore di tutta la comunità del quartiere residenziale di Castellammare di Stabia. Don Maurizio proviene proprio dalla parrocchia di origine di Don Antonio, a Moiano di Vico Equense.
Le nomine di nuovi parroci nell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia sono state ufficializzate proprio ieri durante le celebrazioni eucaristiche. Quindi Don Maurizio Esposito sarà il parroco della parrocchia Santissima Annunziata in Castellammare di Stabia. Don Salvatore Iaccarino sarà parroco della parrocchia Gesù Redentore in Sant’Antonio Abate.
Don Gianluigi Persico sarà parroco della parrocchia San Renato Vescovo, in Moiano Vico Equense.
Il Diacono Pasquale Fiorillo svolgerà il suo Ministero Diaconale presso la parrocchia Santi Ciro e Giovanni in Vico Equense.
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