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Recupero delle acque termali, il M5S propone al ministro il progetto “Città parco”

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Il Movimento Cinque Stelle propone il progetto “Città parco” per il recupero delle acque termali.E’ in un’interrogazione a firma dei parlamentari Gaetano Amato, Sergio Costa, Carmen Di Lauro e Caramiello la richiesta al ministro dell’Ambiente.

Nel documento si ripercorre tutta la storia delle Terme e si evidenzia la necessità di recuperare la vocazione termale della città, proprio attraverso questo progetto.

“Le terme di Castellammare di Stabia, edificate nel lontano 1836, rappresentano uno dei più importanti punti di riferimento culturali dell’intera regione e una delle mete più ambite della Penisola, in virtù di una raccolta di differenti tipi di acque minerali che consentono la risoluzione di un ampio spettro di patologie e malesseri – si legge nel testo dell’interrogazione l’interesse culturale intorno alle terme verte, inoltre, sulla possibilità, avanzata dai periti, di costituire la prima «Città-parco» sul territorio italiano, azione che consentirebbe a Castellammare di Stabia di riappropriarsi delle sue acque e accedere ai relativi finanziamenti europei, nonché di attirare un nuovo bacino turistico; è già stata avviata un’intesa tra i comuni di Castellammare di Stabia, Lettere, Gragnano e Casola di Napoli per la realizzazione del «Parco delle acque minerali e delle sorgenti termali e minerali»; grazie alla presenza di 28 distinte fonti minerali, divise in Antiche Terme e Nuove Terme, le terme di Castellammare di Stabia possono fregiarsi di una varietà idrica senza paragoni, comprensiva di numerose tipologie di acque solforose, bicarbonato-calciche e medio minerali, in grado di approvvigionare lo stabilimento con una pluralità di risorse utile da reinvestire nei più disparati trattamenti clinici ed estetici; le terme di Castellammare di Stabia, divise in due distinte strutture, si configurano come un centro polifunzionale rivolto alla cura di corpo e spirito, all’interno del quale ai siti dedicati alle diverse terapie, si accompagna l’edificazione di un moderno centro estetico rivolto alla salute della pelle; le terme di Castellammare di Stabia, assurte ad autentico splendore in epoca borbonica per volere di Ferdinando I, rappresentano uno dei più mirabili esempi di quanto il termalismo moderno abbia saputo trarre insegnamenti preziosi dalle antiche evidenze empiriche per offrire un continuo adeguamento di proposte e di intenti terapeutici, che trovano nelle 28 sorgenti il loro minimo comune denominatore attraverso le differenti fasi storiche; le sorgenti Vanacore e Stabiane, ubicate all’interno delle Terme, sono qualificate come acqua pubblica ai sensi dell’articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica n. 238 del 1999”.Poi la richiesta di intervento sulle sorgenti: “l’acqua contenuta dalle sorgenti, in seguito ad analisi svolte dal dipartimento di chimica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, risulta potabile e di qualità; secondo le stesse analisi, sono emersi rischi di carattere idrogeologico che, in caso di mancato intervento, porterebbero a problemi di sicurezza strutturale nella zona interessata; le sorgenti, inoltre, ad oggi non ancora tutelate, hanno causato danni strutturali in un edificio pubblico adibito ad abitazioni civili sito in via Visanola; dette sorgenti attualmente non vengono adeguatamente sfruttate e le loro acque sversano in mare, causando lo spreco di un bene pubblico particolarmente rilevante, soprattutto in relazione alla fase di siccità in corso su tutto il territorio nazionale”

Da qui la richiesta al  Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica di “adottare iniziative di competenza volte a individuare modalità di intervento atte a recuperare il bene pubblico in questione, anche tramite un incontro con tutti i soggetti interessati” e al Ministro della cultura per “adottare iniziative volte a sostenere la realizzazione del progetto «Città-parco» e le successive azioni volte a tutelare e implementare il prestigio culturale del territorio in questione”.


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Colonia dei Ferrovieri , incendio durante la notte

Intervento di Carabinieri e Vigili del Fuoco

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Sono state prontamente domate le fiamme che questa notte hanno interessato la Colonia dei Ferrovieri a Castellammare di Stabia.Indagini in corso da parte  dei carabinieri della locale compagnia che sono intervenuti a Acton dove, per cause ancora in corso di accertamento, dove si sviluppava un incendio all’interno della palazzina denominata “Palazzo dei Ferrovieri “ attualmente in disuso.

I Vigili del fuoco sul posto hanno spento le fiamme.

 

Colonia dei Ferrovieri da luogo di accoglienza ad edificio abbandonato

Ormai non si contano più gli atti vandalici che l’edificio ha subito nel corso degli anni.Dopo il terremoto del 1980 il degrado ha preso definitivamente il sopravvento su un luogo di straordinaria bellezza che da anni attende il riscatto.  Dalle cronache passate viene fuori che la Colonia di Castellammare nel 1931 ospitava ben 200 figli di ferrovieri oggi è solo rifugio per barboni, senzatetto e oggetto di incursioni vandaliche.

 

 


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Politica

Castellammare, nervi a fior di pelle a Palazzo Farnese: lite furiosa tra due consiglieri

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Nervi tesi a Palazzo Farnese. A Castellammare di Stabia non c’è pace per la maggioranza di centrosinistra, litigiosa e ancora alla ricerca di una vera quadra. 

E capita che, dopo due tesissimi consigli comunali, si arrivi quasi alle mani. E’ accaduto ieri mattina a palazzo di città, nel bel mezzo delle commissioni consiliari, tra i corridoi della politica stabiese. 

Due consiglieri di maggioranza sarebbero arrivati quasi alle mani, a sentire il racconto dei presenti,  proprio mentre nelle sale terzo piano si teneva la commissione urbanistica. Si sono sentite le urla e sono volate parole grosse, poi un assessore ha evitato che si arrivasse alle mani. 

In quel momento anche il sindaco Gigi Vicinanza era in giro tra le stanze di Palazzo Farnese e ha cercato di fare da paciere, tanto da invitare i due consiglieri nella sua stanza. 

Alla fine ci sarebbe stato un chiarimento, una stretta di mano. Ma è chiaro che i nervi sono tesissimi e a giudicare dagli ultimi due consigli comunali, i numeri iniziano a traballare, tanto da indurre il sindaco a sondare il terreno per nuovi accordi politici per cercare di rinforzare la maggioranza. 

Alberto Cimmino


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Politica

Castellammare dice addio al Geometra Pappalardo, storico esponente di Forza Italia

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Giacca e spilla al petto, rigorosamente di Forza Italia. La stessa dal 1994, l’anno della nascita del partito di Silvio Berlusconi. Castellammare dice addio a Luigi Pappalardo, per tutti il Geometra, esponente storico di Forza Italia. 

Se ne va all’età di 76 anni, dopo una lunga malattia, ma che non gli ha impedito di candidarsi alle ultime elezioni amministrative nella lista Forza Stabia. L’ultimo gesto d’amore verso la sua città. 

Il suo ultimi incarico di partito l’ha guadagnato per acclamazione all’ultimo congresso provinciale di Forza Italia, quando fu eletto coordinatore provinciale senior. Un simbolo per il partito stabiese di Berlusconi, un teorico forzista che ha fatto la storia a Castellammare di Stabia. 

Chi vi scrive ha avuto l’onore e il piacere di contare sulla collaborazione del Geometra Pappalardo per la realizzazione di un progetto sulla legalità, organizzato al Liceo Scientifico. L’impegno del Geometra fu provare a portare un magistrato antimafia nell’auditorium del Severi e ci riuscì favorendo la presenza di Catello Maresca, allora pm della Dda di Napoli impegnato nella lotta contro il clan dei Casalesi. Per il Geometra la cultura della legalità era l’asse portante del suo essere politico e professionista. 

Non resta che tributare l’ultimo saluto al Geometra domani, 12 ottobre, alle ore 15:00 nella chiesa di San Vincenzo a Castellammare di Stabia. 

Daniele Di Martino


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