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Il 70 % degli studenti stabiesi vuole andare via da Castellammare. E conoscono poco Viviani e le Terme

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Studenti

<div dir="auto" data-removefontsize="true" data-originalcomputedfontsize="16">Il 70% dei giovani stabiesi, dopo gli studi, non continuerà a vivere a Castellammare di Stabia, nonostante il 66,3% affermi di amare la città.Sono alcuni dei dati venuti fuori dalla presentazione dei risultati del questionario “La mia Città” sottoposto nei mesi scorsi a studenti frequentanti le scuole superiori situate sul territorio di Castellammare di Stabia.

Promotore dell’iniziativa Antonio Sessa, giovane cittadino stabiese ed ex rappresentante degli studenti dell’Istituto alberghiero “Raffaele Viviani”, oggi presidente dell’ Organizzazione Giovanile Giovani Stabiesi Arm impegnata nel contrasto al disagio giovanile.

«Il questionario trova la sua motivazione nella necessità di mettere all centro della vicenda amministrativa, culturale e sociale, i giovani ha spiegato Sessa- Ogni comunità avverte la necessità di recuperare.la propria identità, attraverso lo studio e la conoscenza delle proprie radici e tradizioni, e di evidenziare anche delle priorità per il rilancio di un protagonismo giovanile.

Occorre suggerire le priorità, studiare e trovare le soluzioni.L’e- volversi della società in questi ultimi decenni.

ha privilegiato di fatto l’evoluzione tecnologica e produttiva dando per scontato il patrimonio.storico, culturale, artisti- co, politico ed ambientale del nostro territorio.

Attraverso la conoscenza diretta del territorio, la presa di coscienza che occorre un cambiamento radicale politico, sociale e culturale partendo.dallo studio anche delle radici e delle tradizioni locali.

Ci si propone di stimolare nei Giovani il senso di appartenenza alla comunità di origine, nonché un interesse costruttivo e positivo per il “bene comune” e la valorizzazione del territorio e delle risorse naturali che abbiamo».I risultati sono stati pre- sentati martedì pomerig gio durante l’iniziativa “La città dei giovani” che si è tenuta nella sede dell’associazione “Città viva” e a cui sono intervenuti, oltre ad Antonio Sessa, Nino di Maio, presidente del forum delle associazioni familiari della regione Campania, e Veronica Santaniello, presidente dell’associazione “L’isola dei ragazzi”.

Il questionario si è basato su un mix di domande at risposta aperta e chiusa a cui hanno risposto studenti .

 La grande fuga dei giovani stabiesi il 70% vuole lasciare la città Il sondaggio effettuato su  studenti delle scuole superiori: 2 su 3 amano Castellammare, ma vogliono andare via Oltre il 20% non conosce Raffaele Viviani e le Terme PIACE LA TUA CITTÀ?HAI MAI ASSAGGIATO IL BISCOTTO DI CASTELLAMMARE?

delle scuole superiori di Castellammare.Alla domanda “Ti piace la tua città?” il 66% ha risposto “si”, il 30,4% “abbastan- za”, il 3,3% “no”. «Un dato questo tutto sommato positivo ha commentato Sessa durante la presen- tazione che evidenzia come i giovani siano at- taccati alla propria terra nonostante le forti critici- Michele De Feo QUANTO INTERESSE DAI ALLA POLITICA?

SAI CHI È RAFFAELE VIVIANI?FAI PARTE DI QUALCHE ASSOCIAZIONE?

tà».Un risultato che però è stato completamente ribaltato dagli esiti alla domanda: “Dopo gli stu- di continuerai a vivere nella tua città?” a cui gli studenti hanno risposto “no” per il 70%.

Un dato tremendo ma che pur- troppo è in perfetta linea con i trend nazionali.Nel questionario è stata messa alla prova anche la conoscenza dei giovani della cultura stabiese.

Il 16,3% ha dichiarato di non conoscere le Terme.Stabiane, il 21,7% di non conoscere Raffaele Viviani, il 28,3% di non aver mai assaggiato il biscotto di Castellammare.

Nel test somministrato spazio anche alla sfera politica e associativa.Alla domanda: “Quanto interesse dai alla politica”, ponendo come opzioni di risposta una scala da 1 a 5, dove l’uno è il livello più basso, il 25% degli intervistati ha indicato “1”, il 18,5% “2”, il 32,6% “3”, il 15,2% “4”, e solo l’8,7 % “5”.

Inoltre l’87% degli intervistati ha dichiarato di non far parte di nessuna associazione e, di questi, solo il 2,6 % ne ha fatto parte in passato.Infine il 64,1% ha dichiarato di voler far parte di un’associazione giovanile che si prende cura della città.

Alla domanda aperta: “Di cosa ha bisogno la tua città?” gli studenti.hanno risposto di “una buona amministrazione”, “sindaco e cittadini con senso di responsabilità verso la città”, “di centri e spazi verdi per noi giovani”, “pulizia e sicurezza”, “più ospedali”, “di potenziare le proprie ricchezze favorendo la creazione di posti di lavoro, di rafforzare la sicurezza rendendo la città un ambiente in cui giovani e vecchi desiderano vivere”, “di gente civile”.

Le risposte selezionate sono state quelle che tra i test si sono ripetute più volte.Lo stesso criterio è stato.

utilizzato per la domanda. “Cosa vorresti cambiare della tua città?” a cui gli studenti hanno risposto con “un’amministrazione competente che riesca in ogni area di competenza a fare il meglio possibile collaborando inoltre con tutte la realtà presenti sul territorio che riescono nel loro raggio d’azione a contribuire con professionalità, amore e passione alla cura, prevenzione e sostegno di un cittadino dell’ambiente stesso”, “la mentalità, la pulizia delle strade e il decoro urbano, la balneabilità sul lungomare”, “ridurre l’inquinamento”, “potenziare i mezzi pubblici che non sono per niente puntuali o utili”, “la pulizia della città, “i cittadini più responsabili”, “strutturazione de- gli edifici abbandonati”.Spazio anche ai pareri sulla villa comunale, lo spazio di aggregazione giovanile per antonomasia a Castellammare.

I giovani hanno chiesto “più spazi per diverse.attività”, “la riqualifica dell’arenile”, l’introduzione di “tavoli per consumare cibo”, di “qual- che attrezzo ginnico e chiosco beverage e food”.

Altri invece immaginano il lungomare “impeccabile nella manutenzione del verde, dell’illuminazione con eventi che possano attrarre bam- bini e adulti e con una spiaggia completamente balneabile per accoglie- re i residenti e i turisti”.Alla fine dell’incontro è stata lanciata la proposta di stipulare il “Patto per i Giovani” tra scuole, enti del territorio, comune, Città Metropolitana e Regione affinchè vengano prese in considerazione le problematiche sollevate dagli esiti del questionario.


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Castellammare, al via gli interventi di sanificazione e pulizia dell’arenile

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Proseguono gli interventi di sanificazione e derattizzazione su tutto il territorio di Castellammare di Stabia.La sanificazione della Villa Comunale e l’intervento di pulizia sull’arenile, ad opera di Velia Ambiente, effettuato nella mattinata di sabato, si inserisce in un piano più ampio che comprenderà operazioni di disinfestazione e derattizzazione, già programmate fino a dicembre, e che interesseranno le aree degli istituti scolastici, la biblioteca comunale, il cimitero, e le aree di aggregazione dei vari quartieri della città.

“Grazie a questi interventi costanti possiamo garantire una qualità dell’ambiente sempre migliore e tutelare la salute pubblica.

Inoltre, nei prossimi mesi, provvederemo ad ampliare il numero di cestini per la raccolta dei rifiuti lungo tutta la Villa Comunale, così da soddisfare le esigenze dei cittadini e mantenere l’area più pulita e accogliente” – commenta il sindaco Luigi Vicinanza.


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Attualità

Marina di Stabia cancella la dicitura Castellammare dalle brochure informative. Ormai è rottura con la città.

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Studenti

Castellammare di Stabia scompare completamente dalle brochure di Marina di Stabia.Ormai la società che gestisce il Marina ha decretato un taglio netto con la città delle acque.

Città dove territorialmente si trova il porto turistico tra i più importanti del Mediterraneo.Città sbeffeggiata dalla società di gestione.

Cittadini privati delle famose opere a terra che la società avrebbe dovuto realizzare in cambio dei finanzaimenti pubblici ricevuti per costruire il porto.La rottura con la città di Castellammare non viene da tanto lontano, ma si fissa in poco meno di un anno fa quando, la società che gestisce il Marina, sigla un accordo con il comune di Pompei ed inserisce nella dicitura “Porto di Pompei”.

A Castellammare ci fu una levata di scudi e l’indignazione fu tanta, ma così è rimasto tutto.Non sono servite a niente.

Come a niente sono servite tutte le manifestazioni e esternazioni sul fatto che la società dovrebbe restituire i fondi pubblici ricevuti semplicememente per il fatto che non ha terminato i lavori.Ci sarebbe poi una variante alla riqualificazione del waterfront stabiese che ha visto perdere 2 piazze, una tra le quali dovrebbe essere quella sorta di isola con giostrine su via De Gasperi.

Per non parlare poi della promessa di garanzia per i livelli occupazionali.Insomma, Marina di Stabia ha solo sfruttato Castellammare di Stabia per mungere fondi pubblici e fare i propri comodi, e vuole continuare a farlo.

Infatti è in atto un braccio di ferro tra società e Comune proprio per l’avvio delle tanto nominate opere a terra.Chi parla di speculazione, chi di diritto commerciale, altri ancora di dovere imprenditoriale, intanto i capannoni sono fatiscenti e tali rimangono.

Ennesimo caso stabiese di abbandono e sfruttamento della cosa pubblica.

 

Ciro Serrapica


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Cronaca

Incubo racket: spari in traversa Schito

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La camorra torna a sparare per intimidire.Per incutere paura, terrore.All’alba di questa mattina, poco prima delle 6, in via Traversa Schito sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco.L’obbiettivo, secondo le prime indagini svolte dai Carabinieri, sarebbe un’azienda che si occupa di ristorazione collettiva.

I proiettili si sono conficcati in una saracinesca e in un furgone parcheggiato.Secondo alcune indiscrezioni, nulla farebbe ricondurre ad una richiesta estorsiva, ma tant’è.Intanto Castellammare, per certi versi, sembra essere caduta nel baratro del terrore come anni fa.Sempre più spesso si sente di rapine, furti, scippi e risse.

Passi indietro rispetto alla serenità dei cittadini ed alla vita civile.  Solo nella notte scorsa sarebbero state rubate 3 auto, proprio nella zona intorno a via Schito.Evento che si aggiunge agli spari in traversa Schito.Eventi che costringono i cittadini a barricarsi in casa ed a frequentare sempre meno la città.Tutto a danno del singolo o del commercio locale.

Una città proiettata al turismo ed allo sviluppo che, purtroppo, è obbligata sotto il giogo della camorra e della malavita che, da anni, tiene sotto scacco tutti gli stabiesi.In queste ore è in corso il consiglio comunale dove, la minoranza, sta chiedendo maggiori controlli in città, ricevendo però dal sindaco “il contentino” del prolungamento dell’orario della municipale fino a mezzanotte.Solo il sabato e la domenica.Solo novembre e dicembre.

Poco si sta facendo per la sicurezza dei cittadini, quasi nulla, ma pare che a nessuno importi.

Ciro Serrapica


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