Attualità
Ville di Stabia, nuovo record di presenze. Cresce anche il Museo archeologico

Un altro record per le ville di Stabia e il Museo Archeologico.Un aprile che sorride e che fa registrare il pieno nei siti archeologici di Castellammare di Stabia.
Numeri che fino a poco tempo fa erano impensabili e invece le migliorie e gli investimenti voluti dal Parco archeologico di Pompei stanno già risollevando i tesori di Stabia.Nel mese di aprile, quindi, si è registrato un nuovo record: 6.462 visitatori hanno ammirato villa Arianna e villa San Marco, mentre il 1.699 hanno visitato il museo archeologico Libero D’Orsi nella reggia di Quisisana.
Numeri che fanno sognare.E che impongono alla prossima amministrazione una seria programmazione in termini di servizi rivolti all’offerta turistica e culturale della città di Castellammare di Stabia.
Cronaca
Funivia, le 5 ipotesi sulle cause del disastro. Domani le autopsie

Un nuovo sopralluogo nel dirupo della morte, poi le autopsie.Proseguono spedite le indagini sul disastro della funivia del Faito.Sul caso indaga la squadra mobile di Napoli e il commissariato di polizia di Castellammare di Stabia, coordinati da un pool di magistrati con a capo il procuratore Nunzio Fragliasso, l’aggiunto Giovanni Cilenti e i pm titolari dell’inchiesta Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio.Sono diverse le piste a cui si sta lavorando, anche se dalla procura oplontina non trapelano particolari, trattandosi di un’indagine molto complessa e che si annuncia anche piuttosto lunga, a giudicare anche dai precedenti del Mottarone.
LE IPOTESI
Sono cinque le ipotesi che i tecnici mettono sul tavolo.
La prima: impatto sul sostegno 3 per vento e retrocessione.Poi: scavallamento della fune portante dal sostegno 3 e rottura della fune traente.E ancora: uscita traente da pulegge contrappeso e successiva rottura, con vettura 2 che si trascina a valle un ramo di traente superiore.Infine: rottura della testa fusa vettura 2 e mancato intervento dei freni o chiusura parziale dei freni con conseguente fusione dei ferodi e perdita di presa.
L’INCHIESTA
Tra queste ipotesi la Procura sta lavorando senza sosta, con una piccola pausa solo per il periodo pasquale.
Infatti, domani sarà la volta delle autopsie.Si partirà dalle ore 13 presso l’obitorio del Cimitero di Castellammare di Stabia.Anche se si tratterà prettamente di un esame esterno viste le condizioni in cui sono stati ritrovati i corpi dai soccorritori.
QUATTRO INDAGATI
La Procura di Torre Annunziata, in vista dell’esame autoptico sulle salme delle quattro vittime del disastro della funivia del Monte Faito, previsto per domani, ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati: si tratta di dirigenti e dipendenti dell’Eav, l’ente gestore gestore dell’impianto dove giovedì scorso si è verificata la tragedia.Gli indagati sono Marco Imparato (responsabile esercizio e manutenzione della funivia) Pasquale Sposito (direttore generale), Giancarlo Gattuso e Pasquale di Pace, entrambi dipendenti dell’Ente Autonomo Volturno.
Tutti gli indagati avranno la possibilità di nominare un perito di parte.
Cronaca
Quattro indagati per il disastro della funivia del Faito | I NOMI

Quattro indagati per il disastro della funivia del Faito.Tra questi dirigenti e dipendenti dell’Eav, società che gestisce l’impianto.
La Procura di Torre Annunziata, in vista del conferimento dell’esame autoptico sulle salme delle quattro vittime del disastro della funivia del Monte Faito, previsto per giovedì prossimo 24 aprile, ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati: si tratta di dirigenti e dipendenti dell’Eav, l’ente gestore gestore dell’impianto dove giovedì scorso si è verificata la tragedia.Gli indagati sono Marco Imparato (responsabile esercizio e manutenzione della funivia) Pasquale Sposito (direttore generale), Giancarlo Gattuso e Pasquale di Pace, entrambi dipendenti dell’Ente Autonomo Volturno.
Politica
Disastro della funivia, la politica stabiese a De Luca: “Non abbandoniamo di nuovo il Faito”
Documento del consiglio comunale di Castellammare

E’ difficile da dimenticare la tragedia del giovedì santo. Castellammare di Stabia cerca di reagire al disatro che ha causato quattro vittime, facendo ripiombare la città in un incubo. I consiglieri comunali stabiesi hanno firmato un documento in cui chiedono di non abbandonare il Faito. L’obiettivo è riaprire la strada e assicurare trasporto pubblico, anche senza funivia. Di seguito il documento diffuso da Palazzo Farnese:
La tragedia che ha colpito la Funivia del Monte Faito ha lasciato un segno profondo nell’intera comunità di Castellammare di Stabia. Questo è il momento della responsabilità e dell’impegno. Questo è il tempo della coesione, non della divisione. È il tempo della concretezza, non della polemica.
Il nostro ruolo, di amministratori della città, ci impone di trasformare questo momento di riflessione in un’occasione di ripartenza, unitaria e concreta, per tutta la città.
Il dolore è ancora forte e presente. Il nostro pensiero va, con rispetto e partecipazione, alle famiglie delle vittime. Ma oggi, come comunità, siamo chiamati a reagire, a stringerci attorno ai valori che ci uniscono e a guardare con responsabilità e visione al futuro del nostro territorio.
Siamo certi che le autorità competenti proseguiranno con rigore nel loro lavoro di accertamento delle responsabilità. Ma noi, come istituzioni locali, abbiamo il dovere di aprire una nuova fase fatta di ascolto, di progettualità e di impegno collettivo.
Monte Faito rappresenta una parte fondamentale del patrimonio naturale, culturale e identitario della nostra città. È nostro compito restituirgli dignità, sicurezza e piena accessibilità. La rinascita del Faito — e con esso, della città intera — deve partire da un nuovo senso di responsabilità condivisa.
Il Consiglio Comunale si farà promotore di un confronto serio e costruttivo con la Regione Campania e la Città Metropolitana di Napoli, affinché siano garantite le risorse necessarie per un piano strutturale che includa la messa in sicurezza della viabilità, il ripristino degli impianti e la valorizzazione dell’intera area.
Inoltre, si chiederà alla Regione Campania di attivarsi, nell’immediato, presso l’EAV affinché siano istituite navette dirette da Castellammare verso il Monte Faito, in modo da garantire un collegamento rapido e funzionale. Una misura temporanea, ma fondamentale per dare un sostegno concreto all’economia del territorio ed evitare che l’assenza della funivia possa mettere definitivamente in ginocchio le attività commerciali, ristorative e ricettive presenti nella zona.
Questo percorso dovrà essere condiviso con i cittadini, le associazioni, le imprese e tutte le forze vive del territorio. Solo attraverso una visione comune potremo trasformare il dolore in energia, e il silenzio in voce collettiva.
Castellammare saprà rialzarsi. Insieme. Con coraggio, determinazione e amore per la propria terra.
Il Consiglio Comunale di Castellammare di Stabia
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