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Restauro della Cassa Armonica, il Comune ci riprova con 500mila euro

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Restauro della Cassa Armonica di Castellammare di Stabia, il Comune ci riprova.Dopo aver affidato l’incarico di progettazione nel 2021, poi rimasto lettera morta, è stato pubblicato un nuovo avviso per selezionare un nuovo progettista.

Un incarico per dare finalmente il via ai lavori di restauro da 500mila euro, secondo quanto stanziato dall’amministrazione comunale.Si tratta di un luogo simbolo, iconico, per la città di Castellammare, da anni in preda al degrado.

Spesso e volentieri la cassa arminica è diventato anche teatro di violenza, come nel caso dell’aggressione ai danni di un cittadino straniero poche settimane fa.

La storia

Il padiglione in stile Liberty, progettato dall’architetto Eugenio Cosenza, è stato completato il 28 aprile del 1900, dalla ditta Minieri di Napoli.La Cassa Armonica nel 1909 fu distrutta da una libecciata e successivamente ricostruita dallo stesso architetto che ne abbassò l’altezza, creando in cima uno sfiatatoio e addolcendo le forme;
Successivamente l’opera fu riconsegnata il 4 agosto del 1911 con la fusione degli elementi del nuovo padiglione eseguiti dalla ditta Catello Coppola.

Alla fine degli anni ‘80, a seguito di gravi dissesti statici e a qualche devastazione vandalica, si sono resi necessari dei lavori di restauro affidati nel maggio 1987 alla ditta Ranieri di Pompei
che l’ha riportata all’antico splendore.Ma nel corso degli anni sono stati diversi i crolli che, spesso e volentieri, hanno costretto il Comune a interdire la struttura.

 

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