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Castellammare “non più zone grigie”

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Le voci di Stabia Unica e Progetto Stabia si aggiungono in queste ore a quelle che dicono che : “Castellammare non può più permettersi zone grigie”.

”Ogni giorno, nuovi dettagli riportati dalla stampa nell’ambito dell’inchiesta in corso – scrivono – delineano il quadro di una città attraversata da interferenze e presenze che nulla hanno a che fare con la buona politica.Tra queste, anche riferimenti a presunti contatti con ambienti vicini al clan D’Alessandro: elementi che, pur non configurando accuse formali, non possono essere liquidati come semplice rumore di fondo.

Dagli articoli emergono inoltre presunti collegamenti tra alcune delle persone coinvolte nell’inchiesta e altri rappresentanti istituzionali.Non ci sono consiglieri indagati, ma il rischio che la camorra tenti di infiltrarsi capillarmente tra i banchi del Consiglio comunale non può essere ignorato.

Per questo chiediamo al Sindaco Luigi Vicinanza un atto di responsabilità.Castellammare non ha bisogno di galleggiare nell’ambiguità: ha bisogno di una scelta netta, irreversibile, dalla parte della trasparenza.

La richiesta di una Commissione d’Accesso non è una resa né un favore agli avversari politici: è l’unico strumento che può restituire credibilità all’amministrazione e fugare ogni dubbio.Quando al governo della città c’era il centrodestra, la stessa coalizione oggi al fianco del Sindaco invocò l’arrivo della Commissione come garanzia contro possibili infiltrazioni.

Oggi, invece, prevale un silenzio inspiegabile.Non vorremmo che questa doppia morale porti a essere severi solo con gli avversari e indulgenti con gli alleati.

Se davvero tutto è in regola, proprio una Commissione indipendente può certificarlo.Perché, allora, non chiederla apertamente?

C’è poi un altro silenzio che pesa: quello dei partiti che parlano solo quando conviene e dei candidati al Consiglio regionale che attraversano il territorio in cerca di voti ma non trovano una sola parola per difendere la città che li sostiene. È un silenzio che sa di opportunismo e paura di disturbare equilibri fragili.Castellammare non ha bisogno di equilibristi.

Ha bisogno di responsabilità, di scelte chiare, di coraggio.Chi ricopre un ruolo pubblico lo dimostri.

Chi non se la sente, si faccia da parte”

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