Politica
Maria Rosaria Boccia non si ferma e rilancia la sua candidatura
Maria Rosaria Boccia rilancia la propria candidatura al fianco di Stefano Bandecchi, presentandosi al Gran Caffè Napoli con un attacco frontale alla politica regionale e rivendicando la centralità di sanità e trasporti nel suo programma.
Boccia ha parlato di una “persecuzione durata un anno e mezzo”, sostenendo di non aver commesso irregolarità e denunciando la violazione della propria privacy, finita anche “sulle reti nazionali”. Ha ricordato di aver valutato il ritiro dopo l’avviso di garanzia, per tutelare la famiglia, ma di aver scelto di andare avanti. “Ho portato persino il mio libretto universitario – ha dichiarato – perché ora indagano anche sul mio percorso di laurea. Vorrei capire su cosa si fonda questa indagine”.
La candidata lamenta inoltre l’assenza di confronto con esponenti istituzionali: “Abbiamo chiesto un dialogo con Cirielli e Fico, ma non abbiamo mai ricevuto risposte. Se siamo qui è perché abbiamo qualcosa da proporre”. Boccia rivendica la scelta di scendere in campo con Bandecchi, definito “un grande imprenditore che vuole cambiare la regione”. E attacca il clima da spettacolo che spesso caratterizza il dibattito politico: “La campagna elettorale non può ridursi a folklore. Servono proposte concrete”.
Non sono mancati affondi sugli avversari: Boccia ha criticato il senatore Gasparri e ricordato la propria attività istituzionale, rivendicando due mozioni e una proposta di legge sulla sanità. Ha inoltre annunciato un libro in uscita, in cui promette rivelazioni sul “sistema di governo”.
Accanto a lei, Stefano Bandecchi ha rilanciato con toni decisi la sua piattaforma politica, puntando sulla reindustrializzazione e sulla necessità di un nuovo modello energetico nazionale. “Gli stipendi italiani sono tra i più bassi secondo l’Ocse – ha affermato – eppure destra e sinistra, che sono sempre state al governo, oggi si presentano come il nuovo. Il Sarno è ancora inquinato, la Circumvesuviana in crisi, la sanità continua a funzionare male”.
Bandecchi ha difeso con forza la candidata, definendola “una donna forte, attaccata ogni giorno”, e ha citato la propria esperienza di sindaco di Terni come esempio di gestione efficiente: riduzione dei costi, incremento del personale sanitario, creazione di opportunità di lavoro e investimenti senza ricorrere a mutui. “La disoccupazione è diminuita – ha ricordato – mentre i governi nazionali, di qualsiasi colore, non sono riusciti a migliorare la vita degli italiani”.
L’intervento si è chiuso con un richiamo personale alle difficoltà affrontate dalla candidata e con l’ambizione, da parte del candidato presidente, di ridare dignità economica e sociale alla regione. “L’Italia non ha più un’industria – ha affermato – e manca una programmazione seria nella sanità. Noi vogliamo restituire lavoro, ricchezza e un orizzonte alle persone”.