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Vico Equense, scarichi abusivi sequestro per l’isola ecologica
Sequestrata l’isola ecologica a Vico Equense .Questa mattina la Guardia di Finanza della Stazione Navale di Napoli, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su
conforme richiesta della Procura della Repubblica, hanno proceduto al sequestro del “Centro di
Raccolta – Isola Ecologica” del Comune di Vico Equense (Na), situato in località Massaquano.
I reati contestati sono quelli previsti e puniti dagli artt. 137, comma 1, e 255, comma 1.1, del
decreto legislativo 152/2006 (Testo Unico Ambientale), in materia ambientale, relativi allo scarico
abusivo delle acque di dilavamento dell’isola ecologica in corpo idrico superficiale (Rivo) e al
deposito incontrollato di rifiuti al suolo, nonché il reato di cui all’art. 650 del codice penale, per il
mancato rispetto del provvedimento interdittivo emesso dalla Civica Amministrazione.Si procede nei confronti del legale rappresentante della società “Super Eco srl” di Cassino (Fr),
quale società affidataria del servizio della raccolta per i rifiuti urbani per il Comune di Vico Equense.
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Le indagini, espletate congiuntamente dalla Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Castellammare di Stabia e dalla Guardia di Finanza della Stazione Navale di Napoli e coordinate
dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che si sono avvalse anche del supporto del personale tecnico del S.I.I. (Servizio Idrico Integrato) della “GORI”, hanno permesso di accertare che il “Centro di Raccolta – Isola Ecologica”, “, nonostante fosse gravato da un’ordinanza di chiusura emessa dal Comune di Vico Equense per motivi di sicurezza, funzionava regolarmente.Le attività di controllo dalla polizia giudiziaria hanno permesso di accertare che all’interno del
piazzale, ove è ubicata l’Isola ecologica del Comune di Vico Equense, erano presenti sul suolo
evidenti tracce di percolato che provenivano da alcuni cassoni pieni di rifiuti, che stazionavano
all’interno dell’area.
Inoltre, è stato rilevato che due vasche, facenti parte dell’impianto di trattamento dei rifiuti, erano
divelte nella sottostante scarpata a causa di una frana che aveva interessato un tratto del rivo
Ponticello, posto al confine con l’isola ecologica, e aveva dato origine all’ordinanza di chiusura di
quest’ultima.Tale circostanza induceva ad eseguire delle prove di continuità idrauliche mediante l’immissione di
sostanza tracciante eco compatibile.
Le suddette operazioni permettevano di accertare che il
percorso dei reflui non era corrispondente al grafico allegato all’A.U.A. (Autorizzazione Unica
Ambientale) volturata alla “Super Eco srl” dal precedente gestore, e che gli stessi, invece di essere
recapitati nella pubblica fognatura, venivano scaricati abusivamente e senza il preventivo trattamento depurativo, nel vicino Rio Ponticello.