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Cronaca

Il 22 febbraio 1931 il varo dell’Amerigo Vespucci nelle acque di Castellammare di Stabia

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Era il 22 febbraio del lontano 1931 quando nelle acque di Castellammare di Stabia la nave scuola Amerigo Vespucci toccò mare. Appartenente alla Marina Militare , fu progettata assieme alla sua gemella, la Cristoforo Colombo, da Francesco Rotundi, direttore dei Regi cantieri navali di Castellammare di Stabia. Di dimensioni maggiori rispetto alla Colombo, è adoperata per l’addestramento, al termine del primo anno di corso, degli allievi dell’Accademia Navale di Livorno.
Dopo il varo nelle acque stabiesi, la Vespucci partì alla volta di Genova il 2 luglio del medesimo anno e in ottobre ricevette la bandiera di combattimento, consegnata nelle mani di Augusto Radicati, suo primo comandante. Lunga 83 metri e larga 16, la Vespucci ha trasportato la fiamma olimpica in occasione delle Olimpiadi tenutesi al Roma nel 1960, giungendo, via mare, a Siracusa.
Un motivo d’orgoglio, un simbolo d’appartenenza per Castellammare di Stabia aver dato i natali alla “nave più bella del mondo”, così riconosciuta a seguito dell’incontro con la portaerei statunitense USS Indipendence nel Mediterraneo nel 1962.

 

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