Politica
Castellammare perde il finanziamento del bando Sport e Periferie

Castellammare di Stabia. Giovedì 6 giugno è stata approvata la graduatoria finale dei progetti presentanti e Castellammare non risulta essere tra le vincitrici del bando. Il Fondo “Sport e Periferie” è finalizzato in particolare alla ricognizione degli impianti sportivi esistenti, alla realizzazione e rigenerazione, al completamento e adeguamento di impianti sportivi destinati all’attività agonistica nazionale. “Abbiamo approvato la graduatoria finale dei progetti presentati nell’ambito del bando Sport e Periferie”. Ha annunciato al termine della Conferenza Unificata del 6 giugno il presidente Stefano Bonaccini – Saranno così finanziati con 72 milioni – ha spiegato Bonaccini – progetti a favore della diffusione della cultura dello sport nelle zone più svantaggiare del Paese e nelle periferie urbane. E’ chiara l’importanza di questi interventi rivolti a ridurre, attraverso lo sport, le differenze di opportunità sociali, rilevando la società civile presente sul territorio. Lo sport ti pone nelle condizioni di essere alla pari con gli altri. Le attività sportive – conclude Bonaccini – infatti aiutano sicuramente i giovani a superare il senso di abbandono e a sentirsi partecipi di progetti di vita collettivi. La Conferenza delle Regioni ha espresso alcune raccomandazioni, tra queste di prevedere, per i progetti in graduatoria, la pubblicazione del dettaglio dei punteggi assegnati per singolo criterio e per i progetti esclusi, la pubblicazione dei motivi di esclusione e di considerare nella distribuzione delle risorse le due Province autonome di Trento e Bolzano individualmente”. Castellammare risulta non essere finanziata. L’annuncio l’ha fatto il consigliere comunale di opposizione Francesco Nappi attraverso il suo profilo Facebook. “Dopo i 600.000,00 euro persi lo scorso anno, ne aggiungiamo altri 500.000,00 per un totale di 1,1 milioni di Euro – scrive – E cosi la speranza per il Rione CMI di avere un’area sportiva diventa sempre più un sogno. Il tempo della campagna elettorale e delle promesse è finita da un pezzo e pian piano l’inadeguatezza di questa amministrazione viene a galla, fallimento dopo fallimento! Bene, bravi, bis”. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
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Politica
Elezioni regionali, ora il centrodestra accelera sul prefetto Di Bari

La notizia dell’ultima ora è la discesa in campo del prefetto Michele Di Bari.Il centrodestra sta accelerando sull’alto funzionario per cercare di arginare la candidatura di Roberto Fico a capo della coalizione di centro sinistra.
Tramontata l’ipotesi, quella più vincente di Giosy Romano, sui cui Cirielli ha messo il veto nonostante fosse gradito a Giorgia Meloni, il centrodestra ha chiesto ufficialmente a Di Bari di impegnarsi in prima persona.Nelle ultime ore era spuntata anche l’ipotesi di Catello Maresca, ma il magistrato dovrebbe essere comunque candidato al consiglio regionale.
Le prossime ore sono decisive per capire se l’operazione Di Bari può concludersi positivamente e a stretto giro.
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Politica
Elezioni regionali, spunta il nome di Catello Maresca per il centrodestra
Il magistrato potrebbe essere il nome giusto per mettere d’accordo Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia

Il centrodestra non ha ancora scelto.L’annuncio di Roberto Fico ha mandato ancora più in tilt Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
Tramontata ormai l’ipotesi Giosy Romano, che preferisce restare a capo della Zes del Mezzogiorno, dove sta raggiungendo obiettivi importanti per la crescita economica del Sud.Romano era l’unico candidato in grado di contrastare l’armata messa su a sinistra.
E allora meglio puntare su un outsider.Edmondo Cirielli annusa la sconfitta e non è più convinto di scendere in campo.
Si fa quindi spazio un’ipotesi che potrebbe mettere tutti d’accordo: Catello Maresca.Nome civico e di garanzia, ma allo stesso tempo legato agli ambienti di centrodestra e in particolare a Franco Silvestro e Fulvio Martusciello.
Il magistrato anticamorra sarebbe un nome gradito non solo a Forza Italia, ma anche a Fratelli d’Italia.A questo punto sarebbe una battaglia dura da combattere e Maresca è l’unico che avrebbe manifestato la volontà di provare a scardinare il centrosinistra in Campania.
Si attende il benestare anche di Azione, che ha già annunciato di non voler sostenere Roberto Fico.Le prossime ore sono decisive per la scelta del candidato del centrodestra.
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Elezioni regionali, accordo con Schlein per Casillo vice di Roberto Fico

Sarà Mario Casillo il vice di Roberto Fico.E’ l’indiscrezione molto insistente che da giorni fa il giro delle stanze di partito del campo largo campano.
Un accordo che l’attuale capogruppo del Pd in consiglio regionale avrebbe raggiunto con l’area che fa riferimento a Elly Schlein, che – è bene ricordarlo – in Campania è in netta minoranza.L’accordo prevede, però, pari dignità nella formazione delle liste e un “aiutino” a eleggere un candidato di riferimento dell’area Schlein.
La coppia Saracino-Ruotolo, infatti, propone un’esponente storica della sinistra napoletana molto impegnata nel sociale: Anna Riccardi, con un passato in Rifondazione comunista e Sinistra e Libertà.Insegnante e presidente della Fondazione Figli di Maria, che a Napoli ha raggiunto importanti risultati nel sociale.
L’accordo, infatti, prevede una discesa in campo di Riccardi in coppia con uno dei candidati proposti da Casillo, in modo da garantirne l’elezione.Tra i principali indiziati c’è il sindaco dimissionario di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno.
Non a caso Anna Riccardi è proprio originaria della città di Massimo Troisi.La Riccardi dovrebbe quindi essere anche capolista del Partito Democratico.
Quest’accordo di “buon vicinato” garantirebbe il benestare dell’area Schlein alla nomina di Mario Casillo a vicepresidente della Regione Campania e il via libera alla candidatura solitaria di Piero De Luca alla segreteria regionale del Pd.A rompere le uova nel paniere al Partito Democratico ci sarebbe la lista Casa Riformista, il nuovo soggetto di Matteo Renzi al battesimo in Campania, pronto a lanciare lo “spin off” di Italia Viva sulla scena politica nazionale.
Casa Riformista, il cui simbolo è stato svelato da Armando Cesaro, sembra avere una grossa spinta sui territori.
Sono tanti i consiglieri comunali che si stanno avvicinando a quella che dovrebbe essere la Margherita 2.0, il cui progetto sembra molto interessante.Renzi, dopo aver abbandonato il progetto del centro, si è lanciato nella costituzione dell’area riformista da affiancare al Pd e la Campania sembra il laboratorio politico giusto per verificarne la fattibilità.
Il Movimento Cinque Stelle ha annusato puzza di bruciato, temendo di perdere seggi a favore di Casa Riformista, ed ha già lanciato l’allarme sugli incandidabili.Nel mirino ci sarebbe proprio Armando Cesaro, che in realtà non ha particolari problemi giudiziari.
Anzi, quelli che aveva li ha risolti, ma nel mirino ora è finito il passato del padre Giggino, da qualche anno fuori dalla politica attiva.Nella lista di Casa Riformista è lanciatissimo anche Ciro Buonajuto, ex sindaco di Ercolano, molto legato a Renzi e Maria Elena Boschi.
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