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D’Apice: “Pagliacciate sulla camorra, con il Pd al governo hanno ucciso un consigliere”. Ma il segretario del partito era l’attuale sindaco

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Emanuele-D'Apice

Castellammare di Stabia. “Quando la nostra città era Governata dal PD è stato ucciso un Consigliere Comunale. Smettetela con queste pagliacciate, ormai vi conoscono tutti”. Sacrosanta verità quella di Emanuele D’Apice, consigliere fidatissimo del sindaco, nel replicare agli attacchi del Partito Democratico sulla mancata costituzione di parte civile al processo dei falò. Ma il consigliere dimentica un particolare di non poco conto: di quel Pd Gaetano Cimmino ne era il segretario. Sì, proprio lui, l’attuale sindaco, ora forzista convinto. Questo particolare non è sfuggito di certo al Pd. E allora: apriti cielo. “Caro Consigliere D’Apice – si legge nella nota dei Dem stabiesi – leggiamo con sommo dispiacere il suo post, scritto di getto in preda ad un raptus di nervosismo misto ad irritazione politica. Lei, come tanti nella sua maggioranza, ha ormai perso la bussola del buonsenso, del buongoverno e delle buone pratiche. Sarà la giovane età, la esuberanza ma il suo è un clamoroso autogol. Sarebbe stato facile risponderLe che il segretario del PD cui lei fa riferimento è il suo attuale Sindaco, sarebbe stato facile risponderLe che nel 2017 il primo ad alzare il livello della discussione sul tema camorra è stato l’ex Primo cittadino che si rivolse, sua sponte, alla Prefettura all’Antimafia ed alla DDA, sarebbe facile risponderLe rammentandolo a tutti che, le resta difficile quanto poco credibile ergersi a paladino dell’anti camorra, sarebbe stato facile liquidarla così . Ma in verità la cosa che ci preoccupa di più è che un consigliere comunale voglia liquidare la mancata costituzione di parte civile in un processo per camorra come “una pagliacciata”. È evidente che nella sua scala di valori la lotta alla Camorra non ha una priorità ma rappresenta un accidente della vita sociale. È evidente che l’incidenza devastante della camorra sul tessuto sociale ed economico dei nostri territori è una cosa che non la preoccupa. È evidente che Lei vuole scientemente mettere la testa sotto la sabbia su un tema trasversale che non esime alcuno da responsabilità. Tutto questo ci preoccupa assai per quello che rappresenta in città e per il suo futuro impegno per il bene che non ci rassicura affatto. Per non farla lunga, ripeta insieme a tutti in maniera laica giammai blasfema ma lo faccia con coscienza e non per circostanza: la camorra è una montagna di merda. Le servirà a ritrovare una strada, a ritrovare una retta via nell’impegno politico cosa che, ahi noi, pensiamo non abbia mai avuto”. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

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Elezioni regionali, ora il centrodestra accelera sul prefetto Di Bari

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Musica nei locali commerciali: Il sindaco fa marcia indietro e revoca la sua stessa ordinanza

La notizia dell’ultima ora è la discesa in campo del prefetto Michele Di Bari.Il centrodestra sta accelerando sull’alto funzionario per cercare di arginare la candidatura di Roberto Fico a capo della coalizione di centro sinistra.

Tramontata l’ipotesi, quella più vincente di Giosy Romano, sui cui Cirielli ha messo il veto nonostante fosse gradito a Giorgia Meloni, il centrodestra ha chiesto ufficialmente a Di Bari di impegnarsi in prima persona.Nelle ultime ore era spuntata anche l’ipotesi di Catello Maresca, ma il magistrato dovrebbe essere comunque candidato al consiglio regionale.

Le prossime ore sono decisive per capire se l’operazione Di Bari può concludersi positivamente e a stretto giro.

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Elezioni regionali, spunta il nome di Catello Maresca per il centrodestra

Il magistrato potrebbe essere il nome giusto per mettere d’accordo Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia

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Musica nei locali commerciali: Il sindaco fa marcia indietro e revoca la sua stessa ordinanza

Il centrodestra non ha ancora scelto.L’annuncio di Roberto Fico ha mandato ancora più in tilt Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.

Tramontata ormai l’ipotesi Giosy Romano, che preferisce restare a capo della Zes del Mezzogiorno, dove sta raggiungendo obiettivi importanti per la crescita economica del Sud.Romano era l’unico candidato in grado di contrastare l’armata messa su a sinistra.

E allora meglio puntare su un outsider.Edmondo Cirielli annusa la sconfitta e non è più convinto di scendere in campo.

Si fa quindi spazio un’ipotesi che potrebbe mettere tutti d’accordo: Catello Maresca.Nome civico e di garanzia, ma allo stesso tempo legato agli ambienti di centrodestra e in particolare a Franco Silvestro e Fulvio Martusciello.

Il magistrato anticamorra sarebbe un nome gradito non solo a Forza Italia, ma anche a Fratelli d’Italia.A questo punto sarebbe una battaglia dura da combattere e Maresca è l’unico che avrebbe manifestato la volontà di provare a scardinare il centrosinistra in Campania.

Si attende il benestare anche di Azione, che ha già annunciato di non voler sostenere Roberto Fico.Le prossime ore sono decisive per la scelta del candidato del centrodestra.

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Elezioni regionali, accordo con Schlein per Casillo vice di Roberto Fico

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Musica nei locali commerciali: Il sindaco fa marcia indietro e revoca la sua stessa ordinanza

Sarà Mario Casillo il vice di Roberto Fico.E’ l’indiscrezione molto insistente che da giorni fa il giro delle stanze di partito del campo largo campano.

Un accordo che l’attuale capogruppo del Pd in consiglio regionale avrebbe raggiunto con l’area che fa riferimento a Elly Schlein, che – è bene ricordarlo – in Campania è in netta minoranza.L’accordo prevede, però, pari dignità nella formazione delle liste e un “aiutino” a eleggere un candidato di riferimento dell’area Schlein.

La coppia Saracino-Ruotolo, infatti, propone un’esponente storica della sinistra napoletana molto impegnata nel sociale: Anna Riccardi, con un passato in Rifondazione comunista e Sinistra e Libertà.Insegnante e presidente della Fondazione Figli di Maria, che a Napoli ha raggiunto importanti risultati nel sociale.

L’accordo, infatti, prevede una discesa in campo di Riccardi in coppia con uno dei candidati proposti da Casillo, in modo da garantirne l’elezione.Tra i principali indiziati c’è il sindaco dimissionario di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno.

Non a caso Anna Riccardi è proprio originaria della città di Massimo Troisi.La Riccardi dovrebbe quindi essere anche capolista del Partito Democratico.

Quest’accordo di “buon vicinato” garantirebbe il benestare dell’area Schlein alla nomina di Mario Casillo a vicepresidente della Regione Campania e il via libera alla candidatura solitaria di Piero De Luca alla segreteria regionale del Pd.A rompere le uova nel paniere al Partito Democratico ci sarebbe la lista Casa Riformista, il nuovo soggetto di Matteo Renzi al battesimo in Campania, pronto a lanciare lo “spin off” di Italia Viva sulla scena politica nazionale.

Casa Riformista, il cui simbolo è stato svelato da Armando Cesaro, sembra avere una grossa spinta sui territori.

Sono tanti i consiglieri comunali che si stanno avvicinando a quella che dovrebbe essere la Margherita 2.0, il cui progetto sembra molto interessante.Renzi, dopo aver abbandonato il progetto del centro, si è lanciato nella costituzione dell’area riformista da affiancare al Pd e la Campania sembra il laboratorio politico giusto per verificarne la fattibilità.

Il Movimento Cinque Stelle ha annusato puzza di bruciato, temendo di perdere seggi a favore di Casa Riformista, ed ha già lanciato l’allarme sugli incandidabili.Nel mirino ci sarebbe proprio Armando Cesaro, che in realtà non ha particolari problemi giudiziari.

Anzi, quelli che aveva li ha risolti, ma nel mirino ora è finito il passato del padre Giggino, da qualche anno fuori dalla politica attiva.Nella lista di Casa Riformista è lanciatissimo anche Ciro Buonajuto, ex sindaco di Ercolano, molto legato a Renzi e Maria Elena Boschi.

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