Politica
L’opposizione boccia Cimmino. “E’ ostaggio della sua maggioranza, il suo è un anno di non amministrazione”

Castellammare di Stabia. “Il sindaco è ostaggio della maggioranza, il suo è un anno di non amministrazione”. L’opposizione in consiglio comunale, senza mezzi termini, parla ad un anno di amministrazione Cimmino attaccandone il suo non governo del territorio. “Ormai siamo allo striscione del primo anno di mandato, caro Sindaco, ed è tempo di convocare un doveroso consiglio comunale sulla attuazione delle linee di mandato come prevede la legge e come vuole la città – scrivono Iovno, Scala, Nastelli, De Angelis, Di Martino, Donnarumma, Esposito Eutalia, Nappi e Laura Cuomo – La sbornia elettorale, la luna di miele, la pazienza dovuta, una attesa rispettosa delle prime iniziative ma adesso basta. Proclami roboanti, una grancassa mediatica che per i primi tempi ha funzionato, un po’ di maquillage politico poi il nulla! Ed adesso le prime rogne, il giocattolo sta per implodere anzi per esplodere. Ne è la prova la sua manifesta incapacità di nominare il Vice Sindaco in sostituzione del compianto Lello Radice. Nonostante si voglia far finta di niente non è possibile ne ammissibile che una città come la nostra sia priva di una figura così importante. Ma la comprendiamo. Lei è ormai ostaggio della sua maggioranza e toccare una pedina farebbe cadere il castello di carta costruito molto faticosamente. Castello di carte all’inizio accettato ma ben presto i neo consiglieri hanno capito le regole del gioco e vogliono giocare. Tra assessori tecnici o pseudo tecnici tra assessori di centro destra e anche centro sinistra perché negarlo, la frattura si è consumata. Ormai ci sono tre squadre in campo i sovranisti, i fedeli e gli attendisti, tutti a caccia di una poltrona anche se di questi tempi si chiama visibilità. Certo non prevedeva che tra capo e collo Le cadesse la vicenda Olimpo ma tant’è prima o poi dovrà fare i conti con le vicende e gli uomini coinvolti. A proposito non si dimentichi di costituirsi parte civile ai primi di luglio. Ed intanto il tempo se ne va ed una città vive alla giornata con problemi quotidiani di viabilità nonostante i suoi interventi serali da far impallidire il miglior Alberto Sordi, tra una differenziata che non decolla, tra una programmazione che stenta, tra una macchina comunale al collasso, ed in anonima presenza in città, con le associazioni ( che fine ha fatto la amministrazione condivisa? ), con tessuto economico. Le restano quattro anni ancora, certo non le vogliamo portare sfiga ma se il buongiorno si vede dal mattino allora siamo a notte fonda”. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK
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Politica
Elezioni regionali, ora il centrodestra accelera sul prefetto Di Bari

La notizia dell’ultima ora è la discesa in campo del prefetto Michele Di Bari.Il centrodestra sta accelerando sull’alto funzionario per cercare di arginare la candidatura di Roberto Fico a capo della coalizione di centro sinistra.
Tramontata l’ipotesi, quella più vincente di Giosy Romano, sui cui Cirielli ha messo il veto nonostante fosse gradito a Giorgia Meloni, il centrodestra ha chiesto ufficialmente a Di Bari di impegnarsi in prima persona.Nelle ultime ore era spuntata anche l’ipotesi di Catello Maresca, ma il magistrato dovrebbe essere comunque candidato al consiglio regionale.
Le prossime ore sono decisive per capire se l’operazione Di Bari può concludersi positivamente e a stretto giro.
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Politica
Elezioni regionali, spunta il nome di Catello Maresca per il centrodestra
Il magistrato potrebbe essere il nome giusto per mettere d’accordo Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia

Il centrodestra non ha ancora scelto.L’annuncio di Roberto Fico ha mandato ancora più in tilt Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
Tramontata ormai l’ipotesi Giosy Romano, che preferisce restare a capo della Zes del Mezzogiorno, dove sta raggiungendo obiettivi importanti per la crescita economica del Sud.Romano era l’unico candidato in grado di contrastare l’armata messa su a sinistra.
E allora meglio puntare su un outsider.Edmondo Cirielli annusa la sconfitta e non è più convinto di scendere in campo.
Si fa quindi spazio un’ipotesi che potrebbe mettere tutti d’accordo: Catello Maresca.Nome civico e di garanzia, ma allo stesso tempo legato agli ambienti di centrodestra e in particolare a Franco Silvestro e Fulvio Martusciello.
Il magistrato anticamorra sarebbe un nome gradito non solo a Forza Italia, ma anche a Fratelli d’Italia.A questo punto sarebbe una battaglia dura da combattere e Maresca è l’unico che avrebbe manifestato la volontà di provare a scardinare il centrosinistra in Campania.
Si attende il benestare anche di Azione, che ha già annunciato di non voler sostenere Roberto Fico.Le prossime ore sono decisive per la scelta del candidato del centrodestra.
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Politica
Elezioni regionali, accordo con Schlein per Casillo vice di Roberto Fico

Sarà Mario Casillo il vice di Roberto Fico.E’ l’indiscrezione molto insistente che da giorni fa il giro delle stanze di partito del campo largo campano.
Un accordo che l’attuale capogruppo del Pd in consiglio regionale avrebbe raggiunto con l’area che fa riferimento a Elly Schlein, che – è bene ricordarlo – in Campania è in netta minoranza.L’accordo prevede, però, pari dignità nella formazione delle liste e un “aiutino” a eleggere un candidato di riferimento dell’area Schlein.
La coppia Saracino-Ruotolo, infatti, propone un’esponente storica della sinistra napoletana molto impegnata nel sociale: Anna Riccardi, con un passato in Rifondazione comunista e Sinistra e Libertà.Insegnante e presidente della Fondazione Figli di Maria, che a Napoli ha raggiunto importanti risultati nel sociale.
L’accordo, infatti, prevede una discesa in campo di Riccardi in coppia con uno dei candidati proposti da Casillo, in modo da garantirne l’elezione.Tra i principali indiziati c’è il sindaco dimissionario di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno.
Non a caso Anna Riccardi è proprio originaria della città di Massimo Troisi.La Riccardi dovrebbe quindi essere anche capolista del Partito Democratico.
Quest’accordo di “buon vicinato” garantirebbe il benestare dell’area Schlein alla nomina di Mario Casillo a vicepresidente della Regione Campania e il via libera alla candidatura solitaria di Piero De Luca alla segreteria regionale del Pd.A rompere le uova nel paniere al Partito Democratico ci sarebbe la lista Casa Riformista, il nuovo soggetto di Matteo Renzi al battesimo in Campania, pronto a lanciare lo “spin off” di Italia Viva sulla scena politica nazionale.
Casa Riformista, il cui simbolo è stato svelato da Armando Cesaro, sembra avere una grossa spinta sui territori.
Sono tanti i consiglieri comunali che si stanno avvicinando a quella che dovrebbe essere la Margherita 2.0, il cui progetto sembra molto interessante.Renzi, dopo aver abbandonato il progetto del centro, si è lanciato nella costituzione dell’area riformista da affiancare al Pd e la Campania sembra il laboratorio politico giusto per verificarne la fattibilità.
Il Movimento Cinque Stelle ha annusato puzza di bruciato, temendo di perdere seggi a favore di Casa Riformista, ed ha già lanciato l’allarme sugli incandidabili.Nel mirino ci sarebbe proprio Armando Cesaro, che in realtà non ha particolari problemi giudiziari.
Anzi, quelli che aveva li ha risolti, ma nel mirino ora è finito il passato del padre Giggino, da qualche anno fuori dalla politica attiva.Nella lista di Casa Riformista è lanciatissimo anche Ciro Buonajuto, ex sindaco di Ercolano, molto legato a Renzi e Maria Elena Boschi.
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