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Cronaca

Coronavirus, c’è la conferma dall’ASL: positivi quattro infermieri, 0 casi tra i cittadini

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Pronto-Soccorso-SanLeonardo

Castellammare di Stabia. Arriva la conferma dell’ASL e della Protezione Civile. Quattro infermieri del Pronto Soccorso sono risultati positivi al test per il Coronavirus. Questi operatori si aggiungono alla lista dei positivi che arriva intono a quota 20, medici e altre professionalità della struttura sanitaria compresi. La notizia già trapelata nel pomeriggio trova la sua conferma con una nota fatta pervenire dal Comune di Castellammare di Stabia e dal Sindaco Gaetano Cimmino che ha comunicato di aver presentato un esposto in Procura.   “I nostri sospetti – dice Cimmino –  purtroppo erano fondati. E l’operazione verità andrà avanti: nei giorni scorso ho presentato un esposto in Procura allo scopo unico di salvaguardare i miei cittadini da eventuali comportamenti lesivi da parte dell’azienda sanitaria locale. Ancora oggi, nonostante le richieste inoltrate e i numerosi solleciti per fare chiarezza su quanto sta accadendo nell’ospedale, non abbiamo ottenuto risposte ufficiali. Chiediamo chiarezza e trasparenza e pretendiamo i nomi dei responsabili di questa situazione inaccettabile. In gioco c’è la salute dei medici, degli infermieri e di tutto il personale sanitario dell’ospedale. In gioco c’è la salute dei pazienti. In gioco c’è la salute di tutti i cittadini. Nessuna comunicazione relativa a nuovi contagi a Castellammare ci è pervenuta dall’Asl e dalla Protezione Civile della Regione Campania nelle ultime 24 ore. Restano 21, quindi, i cittadini contagiati: 16 tuttora positivi, 3 deceduti, 2 guariti. La polizia municipale, inoltre, ha controllato oggi 199 persone munite di autocertificazione comprovante la valida motivazione per uscire di casa e ha denunciato un cittadino. Sono 132, infine, le persone in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva”.
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Leggi anche: Coronavirus, personale positivo al San Leonardo: il caso finisce in Procura

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Cronaca

Sorrento, Luci d’Artista salvo il bando da 1,7 milioni

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Musica nei locali commerciali: Il sindaco fa marcia indietro e revoca la sua stessa ordinanza

Sorrento avrà le sue luminarie per le festività natalizie.La commissaria dice sì e da l’ok al bando per le luci d’artista.  Via libera dunque alla procedura negoziata di affidamento del servizio di ideazione, noleggio, istallazione, montaggio, manutenzione, assistenza e smontaggio delle luminarie natalizie per il triennio 2025/2028

L’importo complessivo stanziato per il servizio ammonta a 1 milione e 700 mila  euro.

La documentazione complessiva relativa all’appalto, incluso il capitolato speciale, sarà trasmessa alla centrale di committenza dell’Università del Sannio, l’ente che procederà a pubblicare la gara.La scelta è quella di mettere su un progetto pluriennale che attraverso le lucine colorate faccia da richiamo per i turisti e illumini il Natale dei cittadini di Sorrento

 

 

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Cronaca

Cade una trave, operaio muore sul colpo. Altra tragedia sul lavoro

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Musica nei locali commerciali: Il sindaco fa marcia indietro e revoca la sua stessa ordinanza

Un’altra tragedia sul lavoro.Questa volta a Trecase, in provincia di Napoli, dove un 61enne carpentiere che era impegnato in lavori edili per la ristrutturazione esterna di una villetta sarebbe stato colpito alla testa da una trave in muratura precipitata, per cause in corso di accertamento, dal primo piano dell’immobile.

L’uomo, Francesco De Simone originario di Torre Annunziata, è deceduto sul colpo e sono in corso accertamenti dei carabinieri del Nucleo Investigativo torrese.La procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro della salma per la successiva autopsia.

Dai primi accertamenti pare che l’uomo non fosse in regola e che il cantiere – sequestrato – sia stato avviato senza le previste autorizzazioni.Indagini dei carabinieri di Torre Annunziata coordinati dalla procura di oplontina con il pm sul posto.

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Castellammare, finto cieco preleva al Bancomat. Arrestata coppia

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Musica nei locali commerciali: Il sindaco fa marcia indietro e revoca la sua stessa ordinanza

E’ finita in manette una coppia di coniugi stabiesi il cui marito fingeva di essere cieco.I due per anni hanno finto truffato lo Stato.L’uomo era stato riconosciuto falsamente cieco assoluto sebbene fosse solo ipovedente.Sono stati gli uomini della Guardia di Finanza a stanare la coppia tramite lunghi appostamenti e una certosina attività investigativa.

Alla coppia, la Compagnia della Guardia di Finanza Castellammare di Stabia e coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, aveva già sequestrato in maniera preventiva l’importo di 124.794,05 euro.Per oltre 20 anni, la coppia ha percepito una maggiore pensione e relativa indennità di accompagnamento, per un importo superiore complessivamente a 150.000 euro, sebbene il finto cieco conducesse una vita senza necessità di ausilio alcuno.

Le indagini, espletate mediante attività tecniche, acquisizioni documentali e servizi di osservazione e pedinamento, hanno accertato la capacità dell’uomo di orientarsi in luoghi pubblici affollati e negli spazi, anche non frequentati quotidianamente, senza mostrare alcun tipo di impedimento o indecisione, nonché di svolgere quotidiane operazioni, come le interazioni con uno sportello bancomat o il riporre il denaro nel proprio portafogli dopo aver ricevuto – e controllato – il resto per una commissione effettuata in un esercizio commerciale, incompatibili con una condizione di cecità Refrattari ai provvedimenti cautelari reali già eseguiti, all’atto della visita medica di revisione disposta dall’Ufficio INPS territorialmente competente, a seguito di comunicazione da parte della Guardia di Finanza, gli odierni arrestati hanno reiterato le condotte simulatorie volte a far ritenere l’uomo completamente non vedente e quindi non autonomo, anche mediante la presentazione degli esiti di una visita oculistica, non approfondita, che aveva basato la diagnosi su un esame strumentale risalente al 2010, ritenuto falso sulla scorta delle emergenze investigative, effettuato appena 3 mesi dopo e da parte di un altro sanitario, rispetto all’analogo esame effettuato dall’INPS all’esito del quale l’indagato era stato declassato a cieco parziale.Le condotte descritte traevano in inganno la commissione medica giudicatrice, che, benché a conoscenza dell’esistenza di un’indagine per il delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato in ordine alla simulazione di cecità totale, in maniera evidentemente non sufficientemente approfondita, non riteneva necessaria la prescrizione di ulteriori esami strumentali e confermava la condizione di cecità assoluta dell’uomo.Significativa, in proposito, è la circostanza per cui un dirigente di medicina legale dell’Asl NA3 Sud, già facente parte della commissione che aveva escluso la condizione di cecità assoluta dell’uomo, e un medico oculista, consulente tecnico della Procura, al termine della visione di alcune riprese video del soggetto percettore dei maggiori ratei pensionistici, hanno affermato che il soggetto destinatario dell’odierna misura cautelare aveva posto in essere azioni assolutamente incompatibili con la condizione di cecità assoluta.

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