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Non è Pasquetta senza il carciofo di Schito arrostito: un’eccellenza stabiese
Castellammare di Stabia. Non c’è Pasquetta senza il Carciofo di Schito, un’eccellenza tutta stabiese la cui coltivazione si estende per l’intera piana ai piedi dei Monti Lattari. Il Violetto di Schito è conosciuto e chiamato così perchè tipico della frazione Annunziatella. Conosciuti già in epoca romana, questi carciofi violetti hanno ritrovato un habitat unico e particolarmente favorevole nell’ager stabiese che è prevalentemente concentrata nell’area Nord della città, tanto da essere una particolarità della famiglia del carciofo la cui coltivazione avviene anche all’estero.
Questa zona agricola era famosissima per l’alta qualità degli ortaggi prodotti ed era denominata “gli orti di Schito”.
Il carciofo di Castellammare è una forma della varietà “Romanesco”, da cui si differenzia per il periodo di produzione anticipata e il colore delle brattee, verdi con sfumature viola. La precocità del prodotto è data dalla mitezza del clima, dalla scelta dei carducci che sono germogli erbacei laterali che spuntano intorno alle piante madri. Inoltre, un’altra tradizione e tecnica tipica stabiese era quella di coprire la prima infiorescenza apicale, la mammolella, con coppette di terracotta.

Il violetto di Schito alla brace © 2020 StabiaNews.it
Ora si utilizzano anche dei vasi in plastica. Così si protegge il frutto dai raggi del sole rendendo quindi il carciofo tenero e chiaro. Questo prodotto della terra ha un legame particolare con Pasqua tanto da diventare un piatto tipico della festa. Questo legame è dato dal fatto che il periodo di normale produzione coincide con il periodo di Pasqua. Il carciofo rappresenta un ingrediente molto versatile, usato per tantissime preparazioni. In special modo, a Pasquetta, viene arrostito. Non c’è Pasquetta senza carciofo arrostito diventando quindi un piatto cardine nel lunedì dell’Angelo.
Si usa il carciofo intero, posto direttamente nella brace. Il periodo di cottura va tra i 20 e 30 minuti. Dopo la cottura viene ripulito dalle foglie bruciacchiate e condito con sale, pepe, aglio fresco, olio e prezzemolo. Spesso si utilizzano anche insaccati come ulteriore condimento. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK