Attualità
Colpo ai clan, esulta l’associazione anticamorra: «Scongiurato il pericolo pizzo»
«Un grandissimo riconoscimento di gratitudine ai Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, diretti dal capitano Carlo Venturini, per la brillante operazione odierna contro i clan D’Alessandro e Di Martino». Così il presidente di SOS Impresa e coordinatore del Circolo della Legalità di Castellammare di Stabia. Quest’oggi i militari hanno notificato 26 ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere, 7 ai domiciliari e 5 con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) ad altrettanti esponenti di spicco dei clan stabiesi e gragnanesi che gestivano lo spaccio di marijuana e cocaina.
«È stato inflitto un ennesimo e duro colpo alle organizzazioni criminali di Castellammare di Stabia
e Gragnano – continua Cuomo -. Bloccare le finanze dei clan è un primo passo per indebolirli e
sconfiggerli del tutto. Le forze dell’ordine nel comprensorio stabiese stanno operando nel migliore
dei modi da diversi anni e lo dimostrano le decine di operazioni che sono state realizzate. Anche in
un periodo complicato come quello post Covid-19, già due operazioni anti droga sono state
completate. Sono risultati che lasciano ben sperare per il futuro. A loro va tutta la nostra
gratitudine». Per il presidente del Circolo della Legalità «eliminare definitivamente la presenza
della criminalità dalla città di Castellammare di Stabia è possibile visto l’ottimo lavoro delle forze
dell’ordine tutte. Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, guidati da illustri e validissimi
comandanti, stanno svolgendo un lavoro egregio. Oggi i cittadini sono più liberi».
«Questi ottimi risultati raggiunti fin qui non devono comunque allentare la tensione. I clan oggi
sono feriti e in un periodo di crisi economica senza precedenti tenteranno qualsiasi strategia per
confermare il loro potere criminale. Abbiamo avuto diverse segnalazioni di come le organizzazioni
criminali si siano occupate dei pacchi alimentari durante il periodo di lockdown aumentando il
consenso sociale nei quartieri a rischio. Inoltre, gli emissari delle cosche potrebbero tornare alla
carica per le estorsioni ai danni dei commercianti già colpiti dalla crisi. Il tutto senza dimenticare
l’urgente bisogno di denaro per molte famiglie e piccole attività commerciali ed artigianali che
potrebbero finire nelle mani degli usurai. La strada per liberare l’area stabiese dalle camorre
storiche e recenti è ancora molto impegnativa ma con l’ottimo lavoro fin qui svolto dalle forze
dell’ordine presenti sul territorio, ci sono tutte le condizioni per raggiungere la meta. È necessario,
però, una più vasta e convinta collaborazione dei cittadini onesti per completare il percorso prima e
meglio».
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