Politica
Terme, ecco il nome del gruppo che vuole investire. Già partecipò al bando della giunta Pannullo
Gli acquirenti per Terme di Stabia ci sono. Ormai non è più un mistero. E hanno anche un nome e cognome. Si tratta dei fratelli Corrado e Paolo Negri, azionisti della Ingenre, il gruppo fondato 25 anni fa e che si occupa di investimenti immobiliari. Per far comprendere meglio il tenore e la solidità dell’azienda è bene ricordare l’opera in via di realizzazione del Maximall tra Pompei e Torre Annunziata.
Un interessamento, quello dei fratelli Negri, che parte da lontano e che già qualche anno fa vide i due imprenditori fare un sondaggio per rilevare la gestione di Terme di Stabia.
Questa volta è diverso. Come rivelato da Vincenzo Sica, liquidatore della Sint, i due imprenditori hanno mostrato interesse concreto e con un progetto già definito, vale a dire la realizzazione di una rsa per anziani e di un centro di medicina cardiovascolare collegato al San Raffaele di Milano, struttura sanitaria molto cara al presidente Silvio Berlusconi.
In realtà, i fratelli Negri questa proposta la formularono nel periodo in cui la città era amministrata dalla giunta Pannullo. Tra il 2017 e il 2018, Palazzo Farnese riuscì a partorire una manifestazione d’interesse volta a ricercare investitori. E a rispondere all’appello furono proprio i fratelli Negri, proponendo la stessa e identica proposta fatta pervenire ora al liquidatore della Sint, Vincenzo Sica. L’interessamento non andò a buon fine, perché saltò il banco a Palazzo Farnese e il sindaco Toni Pannullo fu sfiduciato anche dagli attuali leader di centrodestra (Gaetano Cimmino e Nello Di Nardo, all’epoca parte integrante del centrosinistra). Con l’arrivo del commissario, quella procedura di rilancio di Terme di Stabia non fu portata avanti e tutto si fermò. Ora è proprio quel centrodestra, paradossalmente, a raccogliere i frutti di quel bando che portò all’interessamento dei fratelli Negri.
Daniele Di Martino