Cronaca
Covid, l’allert dell’ Unità di Crisi: “Castellammare comune ad alto rischio”
Castellammare tra i primi comuni per rischio alto
Una previsione di oltre 254.000 casi di covid19 in Campania al 28 febbraio, rispetto ai 223.000 del primo febbraio. E’ l’allarme lanciato dall’Unità di Crisi della Regione sul Covid nella relazione emessa dopo l’ultima riunione per verificare l’incidenza dei contagi scolastici. Per questo la Regione ha elaborato sulla base degli algoritmi un sistema di alert territoriale per individuare Comuni, Province o Macro aree “soggette ad incremento dei contagi idonei ad impattare in maniera significativa sull’incidenza della malattia a livello regionale”. Il primo grande comune è Torre Annunziata, con una percentuale di positività del 21,4% e una differenza del 539% sulla media regionale. Nelle prime posizioni anche Castellammare di Stabia, Pompei, Salerno e Torre del Greco. A questa tabella si aggiunge la specifica dei contagi per fascia d’età, in base ai quali i sindaci dei singoli comuni possono valutare le misure da adottare. Tra i 145 inseriti nella lista non figura Napoli, che non supera la soglia di criticità ma, fa notare l’Unita’ di crisi, considerata la vastità e l’eterogeneità del territorio, è utile monitorare la situazione dei singoli quartieri attraverso la piattaforma ‘Sinfonia’ della Regione. Nell’area della città metropolitana di Napoli e particolarmente in quella di competenza dell’ASL Napoli 3 Sud si è registrato un significativo “boost” dei contagi, la cui natura è ancora oggetto di studio anche a livello molecolare per comprenderne le motivazioni. In particolare vengono portati gli esempi di Torre Annunziata, arrivata al 29,24% di tamponi positivi, e di Castellammare di Stabia, che il 7 febbraio ha toccato il 30,86% di tamponi positivi. “L’analisi previsionale – sottolinea l’Unità di crisi nella relazione tecnica – non e’ mai stata interpretata come un approccio causalistico di tipo ‘magico’, ma come un approccio scientifico, non finalizzato alla predizione del futuro, ma all’analisi di possibili scenari e dell’andamento di un dato evento con il relativo impatto su ambienti, strutture ed eventi circostanti. Tale analisi, dunque, conferisce la possibilità di eventualmente adottare contromisure, di valutarne l’impatto e pertanto di essere di ausilio nei processi decisionali finalizzati a mitigazione o contenimento”.